IN QUESTO EPISODIO: Dopo essere riuscita a sfuggire alla sua arcinemica Naga (per leggere episodio precedente CLICCA QUI), Biancaneve cerca di raggiungere il castello di suo padre. Dopo una serie di peripezie, la nostra incontra in un piccolo villaggio una vecchia amica: la maga Belinda. La donna racconta di aver perso i suoi poteri magici e spera di riacquistarli recandosi sul Monte Venere per entrare in possesso del Prepuzio Magico, una preziosa reliquia che apparteneva al Dio Giove, custodito da alcuni maghi e maghe. Generosa come sempre, Biancaneve si offre di aiutare Belinda nell'impresa, ma lungo il cammino verso il Monte Venere le due faranno tutta una serie di bizzarri incontri...
Ritorna oggi su ZIC la bella e sexy principessa di Kurtlandia con questo diciassettesimo albo (in ordine cronologico), realizzato dalla pregevole coppia di autori composta da Rubino Ventura e Leone Frollo. "Il Prepuzio Magico" (Biancaneve Anno III - N.3 Marzo 1974), la storia che vi presentiamo oggi, rischiava di avere un editing molto travagliato, in quanto non essendo in possesso dell'albo originale, avrei dovuto editarlo ex novo da un'edizione olandese, mi sarei risparmiato di tradurre i testi, quelli li avevo su una ristampa con vignette rimontate e deturpate (come al solito), ma avrei comunque dovuto rifare tutti i balloon e il lettering e invece... e invece ti spunta fuori l'albo cartaceo originale in possesso di un nostro lettore che si è offerto di scansionarlo per noi, risparmiando al sottoscritto l'ennesima e immane fatica, sarebbe stata l'ultima in quanto i restanti 9 albi li possiedo, fortunatamente, in formato cartaceo e quindi andranno solo "scannati". Quindi... un grazie grande come una casa da parte di tutta la redazione al nostro amico Luca6027, autore delle scan e dell' ottimo editing, ad averne collaboratori esterni di questo calibro!
E veniamo alla storia. Lo sceneggiatore decide di far ritornare in scena la bellissima, biondissima e burrosa maga Belinda che, come sappiamo, ha un vero e proprio debole per la nostra bella principessa. Le due insieme sono un vero spasso e Ventura si diverte a creare tutta una serie di incontri che ostacoleranno il cammino delle due verso la loro meta, creando situazioni divertentissime e mantenendo alta la tensione erotica tra i due personaggi. La sceneggiatura è fluida e scorrevole come sempre e la storia si legge tutta d'un fiato sorretta dagli splendidi (come sempre) disegni di Leone Frollo. Viene, ancora una volta, rimarcata la scioltezza e la naturalezza con la quale Biancaneve fa uso del proprio corpo e della sua sessualità, come si vede in alcune spassosissime sequenze: il Satiro che chiede il pedaggio in natura, il simpatico siparietto con il giovane pastorello Camillo, l'incontro con uno strano animale dotato di un corno particolare o gli gnomi della foresta che rapiscono le due amiche per poterne abusare sessualmente. Una Biancaneve, dunque, sempre più birichina e curiosa di scoprire, sperimentare....una caratteristica, questa, tutta in ascesa come avrete modo di vedere leggendo i restanti episodi di questo fantastico primo ciclo composto da 26 albi. Tante sono le frasi che andrebbero "incorniciate", tra quelle anacronistiche (si veda quella in cui viene citata una famosa trasmissione televisiva degli anni '70) e quelle che, in molti casi, rispecchiano il carattere e la filosofia di vita della nostra, ne cito solo una riguardante la scena con il mercante di cavalli che inforca a tradimento da dietro Belinda, intenta a sollazzarsi in un prato con Biancaneve. Alla domanda dell'uomo "Siete mignotte?", Belinda si dimostra offesa, mentre Biancaneve risponde serafica: "Comunque io non sono offesa...una principessa mignotta vale più di una principessa vergine!" e la verginità, si sa, può essere così noiosa.
Buona lettura a tutti. Vi aspetto nei commenti.
ISI