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mercoledì 7 febbraio 2024

I MITICI FUMETTI: SATANIA - LE STREGHE in..LA MORTE BIANCA (Episodio n.1)

Grazie al ritrovamento e scansione di BD TRASH oggi vi proponiamo una serie ultra-vintage datata 1971, una delle prime serie horror erotiche nate sul filone di eroine ben più famose e fortunate come Jacula e Zora, ma con una protagonista che per la prima volta non è la solita vampira, ne un essere sovrannaturale tipo donna lupo o zombie, ne dichiaratamente una strega, al dispetto del titolo stesso della collana. LE STREGHE è una serie pubblicata per la prima volta nel 1971 dalla UDB, primo nome  (dei tanti) utilizzato dalla casa editrice specializzata in fumetti erotici e destinata poi a divenire negli anni '80 la famigerata GALAX...U D B stava per UGO DEL BUONO nome dell'editore e curatore di queste prime pubblicazioni. La serie non ebbe grossa fortuna concludendosi dopo soli 8 episodi. Nel 1976 però la casa editrice, ora divenuta EDINATIONAL, ripubblica la serie cambiando il titolo in SATANIA sperando forse che l'assonanza con la celebre eroina nera SATANIK potesse far breccia su nuovi lettori. Purtroppo le cose andarono ancora peggio e la collana si interruppe al sesto episodio. Autore di testi e disegni è EROS KARA, che probabilmente era lo pseudonimo di un artista o di un collettivo di autori. Le copertine originali invece erano ad opera di PINO D'ANGELICO. La protagonista ( stando alle notizie dell'ottima guida IMMAGINARIO SEXY di Luca Mencaroni ) era modellata sulle sembianze dell'allora sex symbol italiano, la sfortunata attrice Laura Antonelli (all'epoca protagonista di pellicole erotiche cult come Malizia). I vari amanti della ragazza che si alternavano  in ogni episodio avevano le sembianze di attori celebri di quegli anni come Belmondò, Corrado Pani, Umberto Orsini, Delon... Questa usanza era praticamente una prassi usata da molte pubblicazioni sexy anni 70 e 80 e ancora oggi è spesso usata in molti fumetti hard. Ma veniamo alla trama: Una giovane ragazza inglese, Amy Rogers è attirata da una casa alquanto misteriosa, ci entra e viene sedotta e poi plagiata da un demone dalle sembianze di un uomo molto affascinante. Il demone la spinge ad uccidere, per vendetta, una serie di uomini che la ragazza incontra andando indietro e avanti nel tempo. Uomini con i quali alcune volte fa sesso, di alcuni di loro finisce anche per innamorarsi, ma che il misterioso demone la costringe poi sempre ad uccidere. Ogni vittima che fa, la ragazza diventa sempre più forte e potente, ma anche ricercata dalla polizia ed è costretta quindi a fuggire, nascondersi e cambiare identità. Alquanto originale come trama, almeno per l'epoca, la serie alterna sesso (molto casto visti gli anni di pubblicazione) ad un horror molto più tendente al noir con un intreccio tra il macabro e lo psicologico. L'autore utilizza molto il nero, le ombre per incupire ancora di più il tutto. Il risultato, tra testi e disegni  è abbastanza affascinante se pur molto ingenuo o affrettato in certi passaggi (non vengono spiegate certe cose, prima fra tutte il perché il demone voglia vendicarsi...magari lo si scopre nei successivi episodi, chissà...).  Comunque è una serie particolare e proprio per questo ci è sembrato giusto inserirla nella nostra biblioteca virtuale del fumetto vintage erotico. L'episodio che leggerete poi è proprio il primo, quello che da origine a questa mini-saga e alle disavventure della protagonista. Gli episodi 4 e 5 sono invece gli unici disegnati da SERGIO MONTIPO'. Fateci sapere che ne pensate adesso voi lettrici e lettori di questa SATANIA che prima si intitolava LE STREGHE , ma che forse sarebbe stato meglio mettere il titolo al singolare, no?...Misteri dell'editoria italiana...






venerdì 13 gennaio 2023

I MITICI FUMETTI: SUPER ZORA IN...SULL'ISOLA DESERTA - MANICOMIO CRIMINALE (ALBO N.44)



IN QUESTI EPISODI: Dopo essere riuscita a fuggire dal carcere di Singapore, portandosi dietro il Governatore Brook come ostaggio (per leggere episodio predente CLICCA QUI), l'imbarcazione usata da Zora per la fuga cozza contro uno scoglio, la vampira si tuffa in mare per salvarsi, lasciando Brook al proprio destino, legato all'albero della barca. Naufragata  su un'isola dei mari della Sonda, la nostra scopre però presto di non essere sola, sulla stessa isola hanno trovato rifugio Sandokaz e il suo fido braccio destro Valdez, ma le sorprese non sono finite...dopo l'epilogo di questa avventura, la permanenza di Zora sull'isola si protrae per un paio di mesi, durante i quali è costretta a sopravvivere dedicandosi alla caccia e a dormire in una rudimentale capanna che si è costruita proprio davanti alla riva, con la speranza di scorgere qualche nave di passaggio. La solitudine e, soprattutto, la mancanza di sesso porta la donna a stringere una strana "amicizia" con un caprone, cosa che che gli complicherà non poco la vita negli eventi avvenire...

Terminata la pausa natalizia, torna Zora la Vampira con questo n.44 della ristampa Super Zora contenente le due storie: "Sull'Isola Deserta" e "Maniomio Criminale", scan e editing a cura della premiata ditta composta da Aquila della Notte e Mal32 che ringraziamo.

Con la prima parte dell'albo si giunge alla conclusione della lunga avventura col pirata Sandokaz e si gettano le basi della prossima che si preannuncia davvero molto intrigante, senza fare spoiler per non rovinarvi la sospresa, vi dico solo che presto Zora si ricongiungerà con un suo vecchio "amico" che non vedevamo da un bel po'.

A mio avviso, per le caratteristiche della serie, Rubino Ventura sceneggia i due episodi che vi apprestate a leggere al massimo della forma. Il ritmo è ottimo e il tutto scorre in maniera fluida e piacevole. Ci si diverte e ci si appassiona alle sue disavventure, avendo la consapevolezza che, come sempre, il nostro personaggio riuscirà sempre a trovare un modo per cavarsela...già, ma come? Per questo dovrete attendere il prossimo numero dove, vi assicuro, ne vedremo delle belle. Una curiosità: alla tavola 58 del primo episodio, nel sogno di Zora, dovuto all'astinenza da sesso, si vede la nostra eccitatissima biondona scopare con Mark Finney, un personaggio che, almeno nei primi albi di questa serie, sembrava essere destinato ad avere un ruolo molto importante nella vita di Zora, ma Ventura se ne libera non fornendoci alcuna spiegazione sul suo destino, ci fa solo capire che "forse" è morto in mare durante una tempesta (in Zora Anno II n.4: "L'Uomo Anfibio", episodio ristampato nel numero 5 di Super Zora). Ricordiamo che Mark Finney, uno stimato medico di Londra, tra l'altro amico del Professor Pabst, il padre di Zora, era stato costretto ad abbandonare la sua professione dopo una serie di tragici avvenimenti; tra lui e Zora era sbocciato un grande amore, un rapporto difficile da poter gestire in una serie come questa dove la caratteristica di base della sua protagonista è quella di essere una donna libera, capace di tuffarsi nelle più straordinarie e bizzarre avventure, di avere mille e più uomini, ma che per la sua natura, non completamente umana, è destinata a restare da sola. Mettere a Zora una "palla al piede" sarebbe stato controproducente, d'accordo, ma perché liberarsi di un personaggio così attraente e interessante e non sfruttarlo invece in maniera diversa? Non ci è dato saperlo, Finney, se non a volte nei ricordi di Zora, non farà mai più ritorno all'interno della serie.

Nelle serie che adoro particolarmente, come Zora, Biancaneve (e altre di Leone Frollo che leggerete in futuro), alle quali dedico tutto il tempo libero a mia disposizione per riportarle "integre" su questo blog, mi piace sempre estrapolare delle frasi che io reputo da "incorniciare", frasi che esternano delle caratteristiche psicologiche dei personaggi che amo, spesso in relazione al sesso. La frase che ho scelto è tratta dal primo episodio di oggi "Sull'Isola deserta" ed è riportata nella seconda vignetta della tavola 58 dove Zora sogna di fare sesso con Mark Finney: "Qui i casi sono due: o lo prendo o divento matta!" L'astinenza...gran brutta cosa, non trovate?

Buona lettura

ISI



mercoledì 6 aprile 2022

I MITICI FUMETTI: SUPER ZORA IN...VAMPIRA IN AMERICA - IL PISTOLONE DI BUFFALO BILL (ALBO N.31)


"Aprile, dolce dormire..." io spero invece che siate ben svegli, perché è tornata la bella vampirona bionda dei nostri sogni. Purtroppo questo albo di Super Zora è accompagnato anche da una triste notizia, ormai già diffusa da giorni sul web e che noi, per motivi di programmazione, riusciamo a darvi soltanto ora: lo scorso 25 marzo, all'eta di 86 anni, è venuto a mancare  il papà di Zora, Birago Balzano. 

Dopo l' indimenticato Giovanni Romanini, se ne va dunque un'altro artista che aveva dato davvero tanto al fumetto erotico vintage, disegnando la quasi totalità dei 288 albi (esclusi supplementi vari) che compongono la lunghissima saga di Zora la Vampira, oltre a una marea di altre storie libere di ambientanzione contemporanea e numerose illustrazioni realizzate per le più diverse testate della Edifumetto di Renzo Barbieri. Balzano era nato a Trinitapoli, provincia di Foggia, il 5 gennaio del 1936, ma appena quindicenne si era trasferito con la famiglia a Milano dove aveva studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera e all'Istituto d'Arte Cimabue. Il suo esordio nel mondo del fumetto avviene all'età di 18 anni sulla serie di ambientazione western Capitan Audax dell'Editoriale Corno. Disegnerà poi, nel corso degli anni sessanta, storie per il personaggio di Capitan Miki, dell'Editoriale Dardo, per poi collaborare con le Edizioni Audace di Sergio Bonelli, realizzando storie per Il Piccolo Ranger e Un Ragazzo nel Far West. Ma sicuramente il contributo più enorme che questo artista ha dato al fumetto italiano, si deve al suo incontro con l'editore Renzo Barbieri che, all'inizio degli anni '70, gli affida il ruolo di disegnatore titolare della sua nuova serie: Zora la Vampira, personaggio al quale Balzano dedicherà dal settembre del 1972 al settembre del 1985 gli anni più intensi della sua carriera. Del suo stile e della sua tecnica mi sono già espresso più volte nel corso delle mie varie presentazioni agli albi di Zora, Balzano non era uno di quei disegnatori dal tratto  particolare e puntiglioso come Magnus o elegante e raffinato come Leone Frollo, ma aveva saputo donare un volto azzecatissimo alla sua Zora insieme a un fisico mozzafiato e, cosa più importante, era riuscito a donarle una sensualità e una carica erotica davvero unica, cosa che altri disegnatori non erano riusciti a dare. Zora, Frau Murder, Dracula... per citare solo i personaggi principali, sotto la sua mano avevano davvero una marcia in più. Anche riguardo la realizzazione degli sfondi, le scenografie, i costumi, le carrozze e quant'altro serviva a rappresentare l'epoca in cui sono ambientate le avventure del personaggio, l'autore, senza eccedere in pignolerie maniacali a livello di dettagli o di "bel disegno" tutto ben curato, riusciva a fare la cosa sicuramente più importante: trasmettere il mood giusto per calare i lettori nella giuste, quanto varie atmosfere create in perfetta simbiosi con lo sceneggiatore Rubino Ventura e, credetemi, ci riusciva davvero alla grande. Non a caso, e l'ho sempre sostenuto, reputo Balzano il miglior disegnatore di Zora e anche a metà degli anni '80, quando il suo segno sarà diventato oramai più scarno e tirato via da essere giudicato, almeno a tratti, "inguardabile", Zora riuscirà a mantenere inalterati il suo fascino e la sua sensualità. In una breve intervista, l'autore dichiarò che con l'avvento dei dettagli hard all'interno di tutte le collane della Edifumetto e quindi anche Zora, iniziò a disaffezionarsi parecchio al personaggio, ma è un'affermazione alla quale, sinceramente, non ho mai creduto molto, poiché proprio in quelle scene di sesso, con dettagli espliciti che non lasciavano proprio nulla all'immaginazione, Balzano riusciva a realizzare scene coinvolgenti e molto comunicative sotto il profilo erotico, segno che, al di là della indubbia professionalità, ci metteva davvero tanta passione e, parlando da ex disegnatore di fumetti erotici, vi assicuro che non si si riesce a comunicare al pubblico una cosa del genere se si storce il naso e la si fa controvoglia solo perché "tanto è lavoro". L'esperienza da ex disegnatore western, torna utile a Balzano nelle due storie presentate nell'albo di oggi: "Una Vampira in America" e "Il Pistolone di Buffalo Bill" che compongono questo albo n.31 della ristampa Super Zora con le scan di Aquila della Notte e del suo collaboratore Mal32 che ringraziamo come sempre. Purtroppo non c'è spazio per scrivere le sinossi delle due storie, ma sono carine e ben fatte, lo scoprirete leggendo, mentre vorrei chiudere con un mio pensiero sul disegnatore: Grazie, Birago. Per tutta la magia, la passione, la sensualità che hai saputo donare alla tua creatura che ho amato fin dal primo istante. Per tutte le meravigliose giornate di lettura che mi hai regalato quando ero solo un adolescente e per la grande passione per il disegno che hai saputo trasmettermi insieme ad altri tuoi colleghi. Grazie per avermi fatto emozionare, divertire, commuovere, eccitare e sognare. Grazie per aver creato LEI, incarnazione suprema della femminilità che ancora oggi, sovente, abita nei miei sogni. R.I.P.

ISI

mercoledì 9 febbraio 2022

I MITICI FUMETTI: ZORA IN...IL CASTELLO DELLE ROSE NERE - NASCAZ (EPISODI NN.42 e 43)




Questo mese interrompiamo il normale corso delle vicende che stavamo seguendo (tranquilli, riprenderanno regolarmente il mese prossimo) per presentarvi un'avventura che occupa due albi consecutivi e che la Edifumetto, per motivi ancora oggi non noti, aveva deciso di saltare a pié pari nel corso della collana di ristampe SUPER ZORA curata su questo blog dal sottoscritto. Si tratta di due storie: IL CASTELLO DELLE ROSE NERE (Zora Anno III n.13 - luglio 1974) e NASCAZ (Zora Anno III n.14 - agosto 1974). Facciamo quindi un salto indietro e andiamo a capire dove questi due albi dovrebbero essere collocati a livello cronologico. 

Nel n.21 di SUPER ZORA, pubblicato a maggio dell'anno scorso (che trovate QUI) vengono pubblicate le storie "SI LEVANO I MORTI" e "L'ARCIDUCHESSA SONIA" che, cronologicamente parlando, corrispondono agli episodi 41 e 44. Alla fine della storia "SI LEVANO I MORTI", mentre si trova in viaggio su una carrozza in compagnia di Frau Murder, l'arciduchessa Sonia (l'unica donna al mondo ad avere la gnocca orrizzontale) e Dracula (comodamente addormentato in una bara), uno dei cavalli si azzoppa ed è impossibile proseguire. Zora si propone di lasciare il gruppo per andare alla ricerca di un cavallo o di una diligenza. Bene. Nell'episodio subito dopo, vediamo la nostra vampira su un cavallo, lanciarsi sulle tracce della carrozza che aveva abbandonato e raggiungere, dopo una settimana, il luogo convenuto per l'appuntamento. C'è quindi un buco narrativo che viene appunto "tappato" da questa avventura d'intermezzo raccontata nei due albi di oggi. Avevo segnalato io stesso ad Aquila della Notte che, come sapete, si sta occupando da un po' di tempo del progetto digitale della ristampa di Super Zora, il fatto che questi due albi erano stati saltati e lui ha provveduto ad inserirli. Grazie quindi ad Aquila e al suo collaboratore Mal32 per questo recupero e ovviamente per le ottime scan e l'editing.

Un'altra cosa che contraddistingue questi due albi è il disegnatore. Sul frontespizio interno del primo albo, facendo scherzosamente riferimento a Birago Balzano, si legge: "L'abituale disegnatore di Zora sta compiendo un viaggio di studio in Transilvania per documentarsi sul luogo d'origine dei vampiri. Per questo numero e il successivo lo sostituisce un altro disegnatore" e questo disegnatore è il mitico artista bolognese scomparso di recente Giovanni Romanini. Questo, in definitiva, è stato il motivo principale per cui ho voluto recuperare e pubblicare questo mese il suo lavoro, dato che diversi lettori mi avevano chiesto quando avremmo pubblicato i due albi da lui realizzati. Quella che vedrete sarà stilisticamente una Zora diversa da quella disegnata dal solito Birago Balzano, con disegni più curati che accontenteranno i tanti estimatori di questo compianto artista. Romanini ebbe modo anche di realizzare un supplemento di 210 tavole "Natale di Sangue" che prima o poi vedrete pubblicato qui su ZIC, purtroppo, almeno al momento, l'edizione in mio possesso è in francese e necessita di traduzione e adattamento a meno che.... non sbuchi fuori all'improvviso la versione in italiano.

Per il momento godetevi questa storia che porterà la nostra vampira nel maniero del Conte Morton, meglio conosciuto come il Castello delle Rose Nere, dove Zora sarà costretta, per cavarsi fuori da un'incresciosa situazione, a richiedere per l'ennesima volta l'aiuto del suo Signore Satana che gli invierà in soccorso il diavolo di nome Nascaz, un essere che al posto del naso si ritrova ad avere...indovinate cosa? Sì, proprio quello. Storia senza infamia e senza lode, disegnata da un ottimo Romanini che, nonostante la sua immensa bravura, non riesce però a piacermi come il "meno bravo" disegnatore titolare della serie, il quale avrà tutti i suoi limiti tecnici e difetti, ma per me come disegna Zora...resta unico! A voi lettori l'ardua sentenza. Ci sentiamo nei commenti.

ISI

venerdì 3 dicembre 2021

I MITICI FUMETTI: SUPER ZORA IN...L'ANELLO DI RE SALOMONE - LUIGI DI BAVIERA (ALBO N.28)





IN QUESTI EPISODI: In missione per conto di Satana che le ha promesso di aiutarla a ritrovare sua figlia Alina (per leggere episodio precedente CLICCA QUI), Zora deve riuscire a rubare l'anello di re Salomone. Nel frattempo, la nostra vampira trova necessario farsi un po' di cultura leggendo l'antica leggenda del Re Salomone. L'anello è custodito in vaticano insieme ad altri tesori, ma la vampira, con l'aiuto di un esperto di catacombe, riesce a compiere il furto. Quando Satana appare a Zora, però, succede qualcosa di strano e il Signore degli Inferi sparisce subito dopo aver toccato l'anello. Qualcosa di magico ha impedito al Signore delle Tenebre di impossessarsi dell'oggetto. Zora capisce che dovrà ritrovare sua figlia Alina basandosi solo sulle proprie forze, ma dove sarà finita Alina e soprattutto...è ancora viva? Leggete per scoprirlo.

Mese nuovo, nuovo albo doppio della ristampa Super Zora, questo numero 28 contiene gli episodi "L'Anello di Re Salomone" e "Luigi Di Baviera" (i dettagli relativi alle annate e le cover originali le trovate a fine fumetto). Le scan, perfette come sempre, sono ad opera di Aquila Della Notte e del suo collaboratore Mal32 che doverosamente ringraziamo.

La lunghissima saga di Zora prosegue senza sosta e soprattutto in maniera cronologica, allo stato attuale il nostro archivio contiene albi a sufficienti a coprire almeno tre anni di uscite, mentre Aquila continua con il suo lavoro sui restanti numeri di questa serie (è arrivato già a quota 56 albi su 91). Insisto, a costo di ripetermi, che questo è uno dei periodi più belli di questa serie, le storie si susseguono l'una dietro l'altra con ritmo veloce e Rubino Ventura si dimostra un autore che, pur sfruttando temi classici o attingendo le sue trame dalle fonti più disparate, riesce a rapire il lettore con un modo di raccontare molto semplice, senza tanti fronzoli, con dialoghi "forse" un po' troppo "ingenui" per l'epoca che viviamo oggi, ma che a distanza di oltre quarant'anni continuano a conservare intatti il proprio fascino e a regalare le stesse emozioni di un tempo. Questo succede al sottoscritto, come penso succeda a tutti i veri fan della bionda e sensuale, quanto letale vampira. 

Pochi mesi fa sull'altro blog di Tippy, Tippyland, io e la mia socia pubblicavamo le prime due parti di un fumetto che aveva per protagonista una vampira di nome KRISTINA, fumetto di Frans Mensink, inedito in Italia, che avevamo tradotto e adattato insieme (ad anno nuovo leggerete la terza e ultima parte), in quell'occasione ci eravamo detti "Ma perché Zora non poteva essere così? Come Kristina?" E ce lo eravamo detti non solo per la trama semplice, ma molto ben articolata e che riesce subito a prenderti, ma anche per l'atmosfera azzecatissima, i personaggi molto indovinati, i dialoghi e le tante, tantissime situazioni di sesso estremo e violento. La risposta è che Kristina è nata in un'epoca diversa, più moderna, dove per l'autore è stato molto più facile attingere da un'immaginario letterario e cinematografico praticamente smisurato sull'argomento vampiri e non solo, perché Kristina si avvicina anche un po' al genere noir, combinato a una sorta di poliziesco moderno, insomma, Mensink ha avuto a disposizione una marea di punti di riferimento per la sua creatura, rispetto a quelli che uno sceneggiatore come Rubino Ventura poteva attingere all'epoca. A quei tempi, nei primi anni '70, quando si parlava di vampiri in un fumetto i riferimenti correvano ai film classici della Hammer, quelli in cui il leggendario Conte Dracula era interpretato da Christopher Lee e oltre al celebre romanzo di Bram Stocker o al Dracula Marveliano a fumetti di Roy Thomas e Gene Colan c'era davvero poco altro. Ma al sottoscritto stava bene allora come oggi, essendo un vero patito del vintage. Riguardo al sesso violento e sfrenato, ricchissimo di dettagli espliciti visto ed apprezzato in Kristina, chiaro che non si può pretendere lo stesso da una serie come Zora che arriverà solo nel periodo degli anni '80 all'abbondanza di vere e proprie sequenze hard senza alcun filtro, anche se i disegni di Birago Balzano non potranno mai reggere il confronto con quelli di Frans Mensink, ma lì era una questione di poco impegno e ricerca personale, oltre a dei limiti puramente tecnici dell'autore che col tempo, invece di evolvere, era (sigh!) pessimamente regredito da risultare quasi inguardabile.

Bando alle ciance, godetevi questi due episodi e divertitevi come mi sono divertito io a rileggerli, non ve ne pentirete. E...naturalmente, fateci sapere la vostra nei commenti. 

Buona lettura

ISI







mercoledì 4 agosto 2021

I MITICI FUMETTI: SUPER ZORA IN...GRAZIE SATANA - FUOCO NELLE VENE (ALBO N.24)

 


IN QUESTI EPISODI:

Dopo che la nave volante è stata distrutta (per leggere l’episodio precedente CLICCA QUI) Zora è costretta a restare sulla Luna e viene fatta prigioniera dalla regina Phikona delle Amazzoni Lunari. Le cose si mettono subito male per la nostra vampira che rischia davvero di fare una brutta fine. Fortunatamente, un improvviso terremoto crea scompiglio nel villaggio e Zora riesce a dileguarsi, per poi chiedere l’aiuto di Satana per farla ritornare sulla Terra. Il Re degli Inferi l’accontenta in cambio di… indovinate un po’? Tornata sulla terra, i guai continuano a perseguitare Zora, dopo che questa vampirizza un contadino che aveva tentato di violentarla. Nella regione si sparge la voce che si aggira una vampira e la notizia arriva alle orecchie del Duca Nikborn, un amante della caccia che trova subito molto più stimolante ed eccitante  dare la caccia a una vampira, anziché delle soliti volpi o cinghiali…

Conclusasi l’avventura con il Duca Nikborn, Zora resta bloccata nei sotterranei del castello del Duca in seguito alla distruzione dello stesso causata da un incendio. Rinvenuto un tavolo per le sedute spiritiche, la vampira pensa di evocare lo spettro dell’antico castellano proprietario del maniero per chiedergli aiuto. Lo spettro si palesa, ma in cambio della liberazione pretende da Zora una missione che non le porterà altro che ulteriori guai…ne dubitavate?

Ultimo appuntamento estivo con la bionda e sexy vampira più amata dagli italiani, prima che questo blog vada in ferie, insieme a noi redattori. Quello che vi presentiamo oggi è l’albo n.24 della ristampa SUPERZORA contenente le storie “Grazie, Satana” e “Fuoco Nelle Vene”. Come sempre, per i dettagli relativi alle annate esatte, i numeri e l’anno di pubblicazione, a fine post trovate le copertine degli albi originali dei due episodi con tutte le info necessarie.

Scan e Editing, assolutamente perfetti, sono opera di Aquila Della Notte e del suo collaboratore Mal32 che ringraziamo per il loro bel lavoro e per aver voluto condividere il frutto delle loro fatiche con tutti gli appassionati di questa serie.

Due storie senza un attimo di respiro, dove lo sceneggiatore Rubino Ventura scatena la sua fervida fantasia e che si lasciano leggere davvero tutto d’un fiato, nonostante le oltre duecento tavole. Chi ama il personaggio, le apprezzerà per la loro semplicità, ma anche per la sarabanda di situazioni in cui si troverà coinvolto il personaggio e dove il sesso, seppur rappresentato in maniera molto soft a causa dell’epoca, offre comunque dei momenti piuttosto godibili se lo si inquadra in quel particolare contesto storico della nostra editoria. Un appunto su Phikona, regina delle Amazzoni della Luna, gran bella figona davvero, come appunto suggerisce il nome, ma… con un difetto estremamente grave che non vi spoilero (Eh! Eh! Eh!)

Prima di lasciarvi alla lettura di questo albo, sperando di leggere anche i vostri commenti al riguardo, ci terrei a fare due cose: la prima è quella di augurare ai lettori di questo blog, insieme alla mia Boss Tippy e al mio socio Daice, buone vacanze a tutti, sperando che non siano solo hot a causa del caldo, ma per ben tutti altri motivi. La seconda è quella di segnalarvi un fumetto davvero STRA-OR-DI-NA-RIO che ho scovato in rete e che con la mia socia abbiamo tradotto e adattato dall’originale in inglese e pubblicato su Tippyland lo scorso giovedì, 2 luglio. Il fumetto è composto da tre volumi (in pratica una minisaga), si intitola “Kristina, Queen Of The Vampires” e il personaggio è una vampira proprio come Zora, sexy e vogliosissima di sangue e sesso. La storia è davvero molto bella ed è ricchissima di situazioni bollenti all’ennesima potenza, sorretta da dei disegni a colori davvero strepitosi. Un mix tra horror e poliziesco con personaggi davvero bellissimi che sono sicuro sapranno conquistarvi tutti. Correte a leggere il primo volume CLICCANDO QUI e leggetevi la bella presentazione ad opera di Tippy . Io, prima di chiudere, ne approfitto per rivolgere un appello a tutti gli appassionati del genere vampiresco di correre su Tippyland e sciacquarvi gli occhi con questo capolavoro, l’invito è chiaramente rivolto a tutti, ma vorrei invitare, esplicitamente, alcuni nostri fedeli e competenti lettori come Sergio L. Duma, Maximilian (che però mi sembra che lo abbia già letto e commentato entusiasta), Anonymous, Silvius, Roberto 66, e naturalmente il nostro amico e grande cultore Pontellino a leggere “Kristina” di Frans Mensink e a lasciare le vostre impressioni nei commenti a fine lettura.

Grazie a tutti e…buone, calde vacanze!!!

ISI






sabato 3 luglio 2021

I MITICI FUMETTI: SUPER ZORA IN...LA FIGLIA DI DRACULA - VERSO LA LUNA (ALBO N.23)



IN QUESTI EPISODI: Fallito il tentativo di raggiungere la Luna, insieme allo strambo scienziato che ha ideato la macchina volante sulla quale i due stavano effettuando il loro primo volo (per vedere episodio precedente CLICCA QUI), Zora si ritrova in Transilvania dove si imbatte nuovamente in Dracula (e chi, sennò?). Intanto, due giovani sposi in viaggio di nozze che stavano viaggiando a bordo di una carrozza, si trovano coinvolti in un incidente che costa la vita ai due conducenti. L'uomo e la donna, nel loro vagare, giungono a un castello che sembra disabitato e vi trascorrono la notte. Il mattino seguente, mentre sta per lasciare il castello per andare a raggiungere il più vicino centro abitato, la coppia scopre quello che sembra essere l'ingresso di una tomba. Spinti dalla curiosità e soprattutto del nome scolpito sulla pietra: Marka Dracula, i due vi entrano, ma vengono poco dopo sorpresi da due briganti che uccidono l'uomo e violentano la donna. Il sangue dello sposo penetra all'interno della tomba e la stessa notte accade qualcosa di straordinario: i resti di Marka, figlia di Dracula, prendono nuovamente vita e la vampira, con l'aiuto di Satana, si mette in cerca di suo padre...

Terminata l'avventura con Marka, Zora si separa nuovamente da Dracula lasciandolo al proprio destino e decide di raggiungere di nuovo lo strambo scienziato. L'uomo ha finalmente portato a termine la riparazione della sua macchina volante e, per la seconda volta, i due tentano la missione che stavolta li condurrà davvero sulla Luna, ma cosa attenderà i due impavidi viaggiatori una volta sbarcati?

Primo weekend di giugno in compagnia di Zora. La bella e sexy vampirona non salta il suo appuntamento mensile con i suoi lettori ed è qui per regalarvi due nuovi succosi episodi. L'albo di cui ci occupiamo oggi è il n.23 della ristampa SUPER ZORA (agosto 1978). contenente all'interno gli episodi "La Figlia di Dracula" e "Verso la Luna" (le copertine originali delle due storie e i dati di pubblicazione, li trovate, come sempre, a fine fumetto): Scan e editing a cura del solito Aquila della Notte in collaborazione con il suo socio Mal32, grazie infinite, amici.

Sinceramente, anche se all'epoca in cui leggevo questa serie ricordo che buttavo giù tutto senza pormi troppe domande, oggi ritengo che l'inventiva dello sceneggiatore Rubino Ventura sia sempre stata costellata da alti e bassi, tanti episodi indovinati e, ahimé, tantissimi altri  in cui lo spunto iniziale viene poco sviluppato, dando vita a potenziali occasioni mancate. Questi due episodi non vanno sicuramente annoverati tra i migliori dell'intera serie, ma nel primo soprattutto si nota una certa fretta nel portare a conclusione un'dea che invece si sarebbe potuta rivelare davvero molto interessante e stimolante. Troppo spazio concesso alla parte introduttiva che si porta via una quarantina di tavole e poco, troppo poco spazio concesso al particolare rapporto tra Marka e suo padre Dracula che secondo me, proprio a causa dell'intrigante matrice incestuosa, andava sfruttato meglio. Ventura da vita a un personaggio nuovo, sexy, molto passionale che avrebbe potuto interagire almeno per un po' di episodi con la nostra protagonista, dando vita (data l'attuale assenza di Frau Murder) a un gustosissimo triangolo erotico. E invece...lo sceneggiatore crea il personaggio e poi, quasi come se se ne fosse improvvisamente pentito, ne decreta il proprio destino in maniera velocissima. Nel secondo episodio invece si ha la sensazione di leggere una delle sue storie scritte per Biancaneve, con situazioni una più assurda dell'altra, che si susseguono senza sosta e dove si ripetono alcuni cliché evidentemente molto cari all'autore e ne cito almeno uno: la scena in cui Zora deve soddisfare l'appetito sessuale del gigante (e che l'autore riproporrà poi in futuro, anche se in un contesto diverso, in un episodio intitolato "Mini Zora") è simile a quella con protagonista la bella principessa di Kurtlandia in un episodio di prossima pubblicazione che leggerete.

Non mi dilungo oltre e vi lascio al piacere della lettura, attendendo i vostri pareri nei commenti.

ISI

sabato 1 maggio 2021

I MICI FUMETTI: SUPER ZORA IN...SI LEVANO I MORTI - L'ARCIDUCHESSA SONIA (ALBO N.21)



IN QUESTI EPISODI: Zora, Frau Murder e Dracula giungono a Mosca, il loro obiettivo non è facile: avvicinare l'Arciduchessa Sonia, la figlia dello Zar di tutte le Russie, per poi trovare il modo di portarla in Italia per soddisfare il "capriccio" di Satana, poiché solo così il Signore degli Inferi consentirà alle due vampire di restare ancora sulla terra, restituendole definitivamente le proprie anime (per vedere episodio precedente CLICCA QUI). Il piano di Frau è quello di introfularsi in una compagnia di ballerini italiani giunta a Mosca e che prima della loro esibizione al Bolscioi, il celebre Centro teatrale di Mosca, sarà ricevuta a corte. Con la complicità di Dracula, le due, seminando, come loro solito, non poco scompiglio a corte, riescono a portare avanti il loro piano. Terminata l'avventura con l'Arciduchessa, le due amiche (Dracula, stranamente, non si sa che fine abbia fatto), proseguono per la loro strada e trovano riparo da un temporale in una casa disabitata dove faranno conoscenza (e non solo quella) con il proprietario, un tipo che realizza macabri pupazzi di scena per uso teatrale. Ripreso il loro viaggio, le due amiche giungono a Napoli, dove dovranno fare i conti con un'avida locandiera che deciderà di sfruttare la bellezza delle due a modo suo, ma la sete di sangue di Frau Murder le farà commettere un 'imprudenza che la caccerà seriamente nei guai...

Iniziamo il mese di maggio, coincidente con il weekend, in compagnia della nostra bionda e sexy vampira: Zora Pabst.
L'albo di oggi merita un po' di chiarezza riguardo il contenuto delle due storie pubblicate all'interno, ma procediamo con ordine. Super Zora è una ristampa che la Edifumetto fa partire dall'ottobre del 1976 "ospitandola" in una collana già esistente in precedenza, intitolata: "I Fumettoni ", tale collana, che riportava come sottotitolo "Storie di amore e di sangue", esordiva nel maggio del 1972 per concludersi nel dicembre del 1973 con un totale di 20 albi pubblicati, contenenti storie autoconclusive. Dopo quasi tre anni di assenza nelle edicole, la collana ritorna per l'appunto nell'ottobre del 1976 con una nuova dicitura interna: "I Fumettoni - Nuova Serie - Anno V" che ospiterà la ristampa della serie regolare di Zora, pubblicando due episodi per albo. I motivi del perché "riesumare" una vecchia collana, assente dalle edicole per tanto tempo, dandogli come denominazione "Nuova Serie" e dedicandola interamente a Zora, sono legati a problemi amministrativi e di registrazione della pubblicazione presso il Tribunale di Milano, per risparmiare. evidentemente, un po' di soldini al posto di registrarne una nuova di zecca, tutte magagne editoriali di uso molto comune. Super Zora, quindi, partendo dal n.1, inizia a ristampare, in ordine cronologico, le avventure di Zora tratte dalla serie regolare. Partendo dal n.1 e arrivando al n.20 (pubblicato qui sul blog lo scorso mese) si arriva a ristampare gli episodi della serie regolare che vanno dal n.1 al n.40, di conseguenza questo albo n.21 avrebbe dovuto contenere gli episodi nn.41 e 42 e invece non è così. Questo albo contiene invece gli episodi nn.41 e 44, in quanto la Edifumetto, non si sa per quale motivo, decise di escludere da questa ristampa gli episodi nn. 42 e 43 (parlo sempre in ordine cronologico) corrispondenti alle storie "Il Castello delle Rose Nere" (Anno III n.13 del luglio 1974) e "Nascaz" (Anno III n.14 dell'agosto 1974), entrambe disegnate da una guest star: Giovanni Romanini. 

Grazie alla mia segnalazione, Aquila della Notte (che ringraziamo insieme a Mal32 per le scansioni di questo albo), nel portare avanti il suo progetto della riedizione digitale di questa serie, decide quindi di inserire anche i due albi esclusi che era riuscito a recuperare dalla serie regolare. Io però, seguendo un certo ordine cronologico, ho deciso, momentaneamente di saltare queste due storie. Il motivo è che esse rappresentano una breve parentesi narrativa, assolutamente scollegata dalla vicenda che stiamo seguendo. Vi troverete a leggere, quindi, nell'albo di oggi, la storia "Si levano i morti" (Anno III n.12 - luglio 1974), perfettamente agganciata all'ultima da noi pubblicata il mese e scorso e poi "L'Arciduchessa Sonia" (Anno III n.15 - Agosto 1974) notando che l'aggancio non è proprio perfetto, ma prosegue esattamente la nostra trama principale. In futuro, spero di riuscire a trovare un buco dove infilare le due storie saltate e a farvele leggere come una sorta di avventura extra. Diversamente, avrei dovuto smontare questo albo pubblicando solo la prima storia, aggiungere come seconda l'albo originale della prima soria saltata e fare l'operazione inversa il mese prossimo, invece ho preferito continuare con l'edizione integrale di questa ristampa. Vi assicuro che non vi siete persi niente, le due storie saltate non sono un granché, non si capisce perché siano state realizzate creando una parentesi del tutto inutile che spezza la trama principale, probabilmente si trattava di un'idea per un albo fuori serie che per qualche motivo non vide luce. Anche i disegni di Romanini, all'epoca molto giovane, pur essendo molto più belli e dettagliati di quelli di Birago Balzano, li trovo un po' come una "nota stonata", opinione del tutto personale sia chiaro, come deve essere chiaro che io sono un grande estimatore dello scomparso artista bolognese, ma ne parleremo a tempo debito.

Essendomi dilungato parecchio per cercare di fornire quante più informazioni possibili ai collezionisti e amanti di questa serie, vi risparmio le mie osservazioni sui due episodi di oggi, a mio avviso, comunque, molto godibili, senza contare che c'è quella particolarità riguardante il sesso dell'Arciduchessa Sonia che a distanza di quasi cinquant'anni mi fa ancora sorridere per la fervida fantasia dello sceneggiatore Rubino Ventura,

Buona lettura a tutti.

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