sabato 1 maggio 2021

I MICI FUMETTI: SUPER ZORA IN...SI LEVANO I MORTI - L'ARCIDUCHESSA SONIA (ALBO N.21)



IN QUESTI EPISODI: Zora, Frau Murder e Dracula giungono a Mosca, il loro obiettivo non è facile: avvicinare l'Arciduchessa Sonia, la figlia dello Zar di tutte le Russie, per poi trovare il modo di portarla in Italia per soddisfare il "capriccio" di Satana, poiché solo così il Signore degli Inferi consentirà alle due vampire di restare ancora sulla terra, restituendole definitivamente le proprie anime (per vedere episodio precedente CLICCA QUI). Il piano di Frau è quello di introfularsi in una compagnia di ballerini italiani giunta a Mosca e che prima della loro esibizione al Bolscioi, il celebre Centro teatrale di Mosca, sarà ricevuta a corte. Con la complicità di Dracula, le due, seminando, come loro solito, non poco scompiglio a corte, riescono a portare avanti il loro piano. Terminata l'avventura con l'Arciduchessa, le due amiche (Dracula, stranamente, non si sa che fine abbia fatto), proseguono per la loro strada e trovano riparo da un temporale in una casa disabitata dove faranno conoscenza (e non solo quella) con il proprietario, un tipo che realizza macabri pupazzi di scena per uso teatrale. Ripreso il loro viaggio, le due amiche giungono a Napoli, dove dovranno fare i conti con un'avida locandiera che deciderà di sfruttare la bellezza delle due a modo suo, ma la sete di sangue di Frau Murder le farà commettere un 'imprudenza che la caccerà seriamente nei guai...

Iniziamo il mese di maggio, coincidente con il weekend, in compagnia della nostra bionda e sexy vampira: Zora Pabst.
L'albo di oggi merita un po' di chiarezza riguardo il contenuto delle due storie pubblicate all'interno, ma procediamo con ordine. Super Zora è una ristampa che la Edifumetto fa partire dall'ottobre del 1976 "ospitandola" in una collana già esistente in precedenza, intitolata: "I Fumettoni ", tale collana, che riportava come sottotitolo "Storie di amore e di sangue", esordiva nel maggio del 1972 per concludersi nel dicembre del 1973 con un totale di 20 albi pubblicati, contenenti storie autoconclusive. Dopo quasi tre anni di assenza nelle edicole, la collana ritorna per l'appunto nell'ottobre del 1976 con una nuova dicitura interna: "I Fumettoni - Nuova Serie - Anno V" che ospiterà la ristampa della serie regolare di Zora, pubblicando due episodi per albo. I motivi del perché "riesumare" una vecchia collana, assente dalle edicole per tanto tempo, dandogli come denominazione "Nuova Serie" e dedicandola interamente a Zora, sono legati a problemi amministrativi e di registrazione della pubblicazione presso il Tribunale di Milano, per risparmiare. evidentemente, un po' di soldini al posto di registrarne una nuova di zecca, tutte magagne editoriali di uso molto comune. Super Zora, quindi, partendo dal n.1, inizia a ristampare, in ordine cronologico, le avventure di Zora tratte dalla serie regolare. Partendo dal n.1 e arrivando al n.20 (pubblicato qui sul blog lo scorso mese) si arriva a ristampare gli episodi della serie regolare che vanno dal n.1 al n.40, di conseguenza questo albo n.21 avrebbe dovuto contenere gli episodi nn.41 e 42 e invece non è così. Questo albo contiene invece gli episodi nn.41 e 44, in quanto la Edifumetto, non si sa per quale motivo, decise di escludere da questa ristampa gli episodi nn. 42 e 43 (parlo sempre in ordine cronologico) corrispondenti alle storie "Il Castello delle Rose Nere" (Anno III n.13 del luglio 1974) e "Nascaz" (Anno III n.14 dell'agosto 1974), entrambe disegnate da una guest star: Giovanni Romanini. 

Grazie alla mia segnalazione, Aquila della Notte (che ringraziamo insieme a Mal32 per le scansioni di questo albo), nel portare avanti il suo progetto della riedizione digitale di questa serie, decide quindi di inserire anche i due albi esclusi che era riuscito a recuperare dalla serie regolare. Io però, seguendo un certo ordine cronologico, ho deciso, momentaneamente di saltare queste due storie. Il motivo è che esse rappresentano una breve parentesi narrativa, assolutamente scollegata dalla vicenda che stiamo seguendo. Vi troverete a leggere, quindi, nell'albo di oggi, la storia "Si levano i morti" (Anno III n.12 - luglio 1974), perfettamente agganciata all'ultima da noi pubblicata il mese e scorso e poi "L'Arciduchessa Sonia" (Anno III n.15 - Agosto 1974) notando che l'aggancio non è proprio perfetto, ma prosegue esattamente la nostra trama principale. In futuro, spero di riuscire a trovare un buco dove infilare le due storie saltate e a farvele leggere come una sorta di avventura extra. Diversamente, avrei dovuto smontare questo albo pubblicando solo la prima storia, aggiungere come seconda l'albo originale della prima soria saltata e fare l'operazione inversa il mese prossimo, invece ho preferito continuare con l'edizione integrale di questa ristampa. Vi assicuro che non vi siete persi niente, le due storie saltate non sono un granché, non si capisce perché siano state realizzate creando una parentesi del tutto inutile che spezza la trama principale, probabilmente si trattava di un'idea per un albo fuori serie che per qualche motivo non vide luce. Anche i disegni di Romanini, all'epoca molto giovane, pur essendo molto più belli e dettagliati di quelli di Birago Balzano, li trovo un po' come una "nota stonata", opinione del tutto personale sia chiaro, come deve essere chiaro che io sono un grande estimatore dello scomparso artista bolognese, ma ne parleremo a tempo debito.

Essendomi dilungato parecchio per cercare di fornire quante più informazioni possibili ai collezionisti e amanti di questa serie, vi risparmio le mie osservazioni sui due episodi di oggi, a mio avviso, comunque, molto godibili, senza contare che c'è quella particolarità riguardante il sesso dell'Arciduchessa Sonia che a distanza di quasi cinquant'anni mi fa ancora sorridere per la fervida fantasia dello sceneggiatore Rubino Ventura,

Buona lettura a tutti.

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4 commenti:

  1. Sono d'accordo sul fatto che le matite di Romanini risultino meno intriganti di quelle di Balzano. Probabilmente è anche una mia suggestione perché per me Birago rimane il disegnatore per eccellenza della splendida vampira. Quanto alle storie, sono coinvolgenti come sempre. Che dire? Zora è sempre Zora!

    Sergio L. Duma.

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  2. Ehi, ma in questo albo c'è una vignetta ripetuta! A pagina 84 (dove è fuori posto) e poi a pagina 194 (dove è coerente invece), comunque il primo piano di quella vignetta ripetuta lo trovo sublime. Risalta ancora di più perché si vede come il disegnatore si impegni al suo massimo in questo casi, mentre generalmente è un po' legnoso (diversamente da Romanini che era così bravo nel disegno dal vero che se non sbaglio Magnus gli fece disegnare i cavalli nel suo texone). Tra l'altro, va bene che vedere un bel paio di tettone è sempre bello, ma indossare il Mantello come fa Fa Frau Murder, solo con un perizoma e senza reggiseno... Ma che razza di abbigliamento è?

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  3. Sì, riguardo la tavola ripetuta, credo che si possano fare due ipotesi: o si tratta di un errore di impaginazione della stessa Edifumetto... oppure l'autore delle scan ha pasticciato un po'. Sull'abbigliamento di Frau Murder ho pensato sempre anch'io la stessa cosa, giustifichiamo l'incoerenza con il fatto che si tratta di un fumetto di pura fantasia e che al disegnatore andava di caratterizzare così il personaggio allo scopo di renderlo maggiormente sexy.Da ragazzo, quando leggevo Zora, non mi ponevo troppe domande, oggi sono molto critico anch'io, ma il fascino di questa serie risiede anche in queste cose strambe è prive di coerenza. Sì, Balzano, pur nella sua mediocrità, per me resta il più adatto a disegnare questa serie.

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  4. Eppure in qualche raro episodio, forse solo uno o due, mi sembra di ricordarlo il reggiseno abbinato (a forma vagamente di pipistrello). Del resto sono il primo a dire "chi se ne frega!" Sarà il viso slungato e le coscione, ma è una gnoccolona numero uno.

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