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sabato 14 maggio 2016

I MITICI FUMETTI: ISABELLA in....LO STRANO CONVENTO




Giorni fa ho proposto a una delle nostre più affezionate amiche e lettrici, LESBIA, la proposta "indecente" di scrivere per l'altro mio blog TIPPYLAND un racconto...racconto molto bello, articolato e autobiografico che subito Lesbia mi ha inviato e che presto leggerete (ci stiamo lavorando a "livello grafico" per renderlo ancora più appetibile e suggestivo)...
Leggendo quel racconto, mi sono resa conto di quanto la sua autrice ama i fumetti sexy vintage e quanto questi siano stati così influenti per la sua "maturazione sessuale", sopratutto una serie e un episodio in particolare...Ho quindi fatto a Lesbia un'altra "proposta indecente" chiedendole di presentarci questo episodio a lei tanto "caro" e lei da fantastica donna che è lo ha subito fatto...ECCO QUI la sua bellissima, sentita e interessantissima presentazione di LO STRANO CONVENTO episodio della mitica serie ISABELLA, di cui tempo fa presentai il primo numero  sul blog e che CLICCANDO QUI potrete rileggere e rivedere anche il film a lei dedicato...
Grazie Lesbia, non solo sei una splendida amica (e ora  collaboratrice del blog), ma anche un'ottima scrittrice!!  
Sono felice di questa come di altre collaborazioni...Il blog non è soltanto mio, ma oramai è fatto da tanti di voi che mi aiutano, mandandomi scansioni, loro recensioni e articoli, suggerimenti e nuovi stimoli...GRAZIE...non me lo sarei mai immaginata aprendo questo blog che sarebbe successo questo, ma ci speravo!  

E ORA BUONA LETTURA DI ISABELLA MA SOPRATUTTO DI LESBIA!!!


LESBIA PRESENTA....ISABELLA in  LO STRANO CONVENTO

Difficile dire perché ho amato così tanto Isabella. Per una ragazzina di fine anni 70, c’era ben altro materiale in giro su cui liberare, sfogare le proprie fantasie erotiche. Isabella a quel tempo era già vintage, oggetto di collezionismo, culto, critica letteraria del genere porno. Aveva cessato le pubblicazioni da tre anni, assieme a buona parte della nouvelle vague del fumetto erotico di “prima ondata”.
Eppure, la duchessa de Frissac manteneva una grazia, un fascino, un appeal (soprattutto sexy, ma non solo) che eroine ed eroi della successiva generazione hanno soltanto potuto sognare di raggiungere. “Pallidi tentativi di imitazione”, come recitava orgoglioso all’ epoca un noto settimanale enigmistico riferendosi alla concorrenza. Pallidi, per quanto assai più spinti, o addirittura hard.

Il fatto è che Isabella aveva e conserva tutt’ora lo stesso glamour ingenuo ma elegante dei film d’avventura della sua epoca, a cui peraltro si ispirava apertamente. Isabella duchessa dei Diavoli é la versione cartoon erotica di Angelica marchesa degli Angeli, il personaggio femminile dei romanzi di cappa e spada di Anne e Serge Golon, portati sullo schermo dalla splendida (e se ve lo dico io, credeteci) Michèle Mercier sotto la regia di Bernard Borderie.
Sandro Angiolini, con i suoi disegni sui testi di Giorgio Cavedon, compì il miracolo più unico che raro nelle arti figurative di stare all’altezza del modello. Anzi della modella. E che modella. Non scopro nulla di nuovo per chi mi conosce se ribadisco qui quali sono i miei archetipi erotici. Se dichiaro altresì che la splendida Isabella mi affascinava e mi eccitava non meno della superba Michèle.
Camicia aperta sulla scollatura, spada in pugno, pantaloni da cavallerizza e stivali da guerriera (quante volte ho sognato di essere nei panni di Robert Hossein quando glieli toglie…..), l’eroina di celluloide passò sulla carta stampata delle strisce di Angiolini con tutta la sua grazia raffinata e selvaggia insieme. Del resto, lo stesso personaggio della giovinetta nobile allevata dagli zingari era di per sé sufficiente ad infiammare l’immaginario erotico di uomini e donne di quell’Italia in cui faceva capolino per la prima volta un barlume di liberazione sessuale.

L’episodio che vi proponiamo oggi, “Uno strano convento”, è quello che ho amato di più da ragazzina. Isabella e la sua ancella Sciusciù finiscono a trovare rifugio in un convento di suore, che si rivelano ben più pervertite di quanto la morale dell’epoca poteva imputare alle nostre eroine. “Bel temperamento di perverse”, mormora la Madre Superiora con malcelata invidia mentre spia l’intimità di Isabella e della sua ancella.
Le scene che adoro personalmente sono quelle in cui la duchessa si rende conto della propria attrazione (oscillante tra l’affetto di una sorella maggiore e le voglie sado-maso di un amante saffica) per Sciusciù. Alla quale prima di arrivare al convento ha inferto (con voluttà) una bella sculacciata. Nella cella del monastero, una Isabella illanguidita dal desiderio chiede all’ancella di restituirle il “servizio”, disponendosi a riceverlo tremante di piacere pregustato.
Il resto a voi leggerlo. Mi limito ad aggiungere che su quelle poche pagine ho tremato di piacere diverse volte anch’io. Un grazie di cuore alla mia cara amica Tippy, che mi ha concesso di scrivere queste righe di presentazione sul suo bellissimo blog. Adoro questa donna :-))))))))))))
Quanto l’adoro lo leggerete presto sull’altro suo blog, Tippyland. Almeno spero ;-)))))))
Buona lettura a tutti, vostra
Lesbia

lunedì 5 ottobre 2015

I MITICI FUMETTI: ISABELLA in....DUCHESSA DEI DIAVOLI (+ CONTENUTI EXTRA: IL FILM)



Per gli storici e per gli appassionati del fumetto erotico italiano,       è lei la capostipite del genere ISABELLA.  
Nata nel 1966 da un 'idea del geniale RENZO BARBIERI su sceneggiature di GIORGIO CAVEDON e disegni  di SANDRO ANGIOLINI.
La serie edita dalla Editrice 66, divenuta pochi anni dopo EDIPERIODICI, si ispirava alla saga letteraria di Angelica, eroina cappa e spada creata dalla narratrice francese Anne Golon e divenuta poi popolarissima in tutto il mondo grazie a una lunga serie di film con protagonista la bellissima Michele Marcier. 
Il successo di quei film, fu la molla che spinse il furbissimo Barbieri a creare un equivalente fumettistico con l'aggiunta di una piccante dose di morbosità e sensualità sadica, la stessa che  che diede poi origine alla lunga schiera di eroine ed eroi del sexy fumetto italiano.
Alcuni storici del fumetto affermano però che per pochi mesi di scarto, come uscita nelle edicole italiane, il primo sexy fumetto made in Italy in realtà  sia GOLDRAKE, ma quest'ultimo almeno nei suoi primi episodi era solo una versione leggermente sexy di un fumetto poliziesco qualunque (c'era molto più erotismo allora in Kriminal o Diabolik)...
Il protagonista, nei primi numeri, si limitava a fare l'agente segreto un po' playboy come uno dei tanti dongiovanni a fumetti creati anni e anni prima di lui, con la sola differenza che in quella serie, al massimo si vedeva qualche seno leggermente scoperto tra le lenzuola, ma nulla di più... 
Goldrake nella sua prima serie quindi aveva ben poco di quell'erotismo invece molto  più piccante, morboso e sadico che troviamo invece nella bella Isabella che diventa a pieno titolo la vera prima sexy eroina a fumetti. 
Ovviamente, dati i tempi ancora molto casti degli anni '60, l'erotismo di ISABELLA è molto soft e velato, specialmente nei primi episodi, però in qualche modo c'è e ha una sua carica pungente che suggerisce quello che a poco a poco diventerà il fumetto e la sua protagonista, ovvero un'eroina sensuale, un po' sadomaso, un po' innocente e un po' provocatrice, un po' vittima un po' carnefice. 
La protagonista nelle numerose avventure si ritroverà tra le braccia e le grinfie di uomini brutali, avide e viziose virago, innocenti educande, sadici, briganti, avventurieri affascinanti, nobili perversi ecc... Il sesso senza mai raggiungere i contenuti hard, in questa serie però verrà comunque sviscerato nelle più diverse sfaccettature: violento, bondage, incestuoso, romantico e passionale, lesbo, bisex, orgiastico, sadomasochistico ecc...
La lunga saga pubblicata in due serie per ben 10 anni fino al 1976 (con un totale di 163 episodi) racconta la travagliata vita della bionda e bella duchessa francese  Isabella De Frissac del 1600. 
La sua famiglia viene annientata, quando ancora lei è una bambina, dal crudele e spietato barone tedesco Eric Von Nutter, ma lei miracolosamente si salva e viene allevata da una tribù di gitani chiamati "I Diavoli della Mosella". 
Cresciuta imparando il perfetto uso della spada, diventa una coraggiosa e abile spadaccina, pronta a difendersi dagli attacchi dei bruti e a far valere i suoi diritti, sopratutto quando ormai adulta vuole reclamare il suo ruolo di nobildonna e vendicarsi dei torti subiti per colpa del diabolico Von Nutter. Questi diventerà il suo nemico numero uno per gran parte della saga. 
Al  fianco della bella eroina ruoteranno poi tutta una serie di personaggi secondari come il bellissimo e valoroso  Gilbert (suo grande amore e fidanzato dal quale poi avrà una figlia Desiree) Martignan, Consuelo, Kurt, Fofito e tanti altri che si alterneranno anche alle apparizioni di personaggi storici realmente esistiti come il famigerato Cardinale Richelieu, Maria de Medici, Filippo II e altri ancora...
La saga si conclude con l'episodio 163 intitolato I SIGNORI DELL'INFERNO che già dal titolo fa intuire la deriva fantasy-horror degli ultimi capitoli, che lasciano l'aspetto storico avventuroso delle origini, per gettarsi nell'immaginario più esoterico...
Ignoro la fine della bionda eroina, ma stando a Wikipedia pare che nelle ultime puntate, non si sa come, compaia per la prima volta il personaggio della vampira JACULA che poi avrà vita propria con una serie spin off tutta sua di grande successo. 
Non so se la cosa sia vera, magari i lettori più esperti del blog ci possono confermare sia il vero finale di ISABELLA sia questa "curiosa" prima apparizione di JACULA...
Una cosa invece è certa, il grande maestro SANDRO ANGIOLINI oltre che disegnare le tavole interne curò anche le prime 84 copertine della serie. 
Il successo di ISABELLA all'epoca fu clamoroso, era seguitissima sia dal pubblico maschile che da molte lettrici donne e l'aspetto avventuroso sexy piaceva un po' a tutti, tanto che nel 1969 il popolare regista Bruno Corbucci ne realizzo la versione cinematografica su sceneggiatura dello stesso GIORGIO CAVEDON. Il film infatti è abbastanza fedele alla prima parte delle vicende del fumetto e condensa alcuni dei primi episodi relativi alla battaglia di Isabella contro il perfido Barone. 
Come il fumetto anche il film è ricco di colpi di scena e intrighi, ma perde un po' la carica erotica nonostante all'epoca fosse stato proposto come la risposta sexy alla serie cinematografica di Angelica, viste le diverse scene di nudo e brevi ammiccamenti sadomaso e lesbo. 
Per la protagonista fu scelta la sconosciuta, carina ma ben poco espressiva  Brigitte Skay e forse anche questo decretò lo scarso successo del film che nelle intenzioni doveva avere più di un seguito, ma si fermò al primo capitolo. Comunque sia i più nostalgici e curiosi potranno vedere il film in versione integrale alla fine del fumetto come contributo extra....
Il mito di Isabella se non al cinema, continuò però ad avere eco e successo in altre pubblicazioni, romanzi di narrativa e saggi (esiste anche un libro "Cara Isabella" che raccoglie tutte le lettere dei lettori giunte all'angolo della posta inserita nel fumetto stesso), ristampe rilegate e sempre più prestigiose uscite poi in libreria e naturalmente esportazioni in tutto il mondo, dove le avventure della Duchessa spadaccina sono state tradotte con successo in varie lingue straniere. Vi lascio quindi alla lettura del primo mitico numero uno della serie e se la fortuna o qualche generoso lettore mi assisterà, magari in futuro pubblicherò l'ultimo mitico episodio...



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