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sabato 11 luglio 2020

I MITICI FUMETTI: MEGATON IN...L'INCREDIBILE (EPISODIO N.2)




Nell'ambito delle "prime volte per il blog", ossia, quei fumetti che non sono mai apparsi qui su ZERO IN CONDOTTA, ma che fanno comunque parte della storia della nostra editoria relativa ai tascabili erotici, oggi vi presentiamo MEGATON e lo facciamo ringraziando due persone: AKUJIO per le scan e il nostro amicone blogger CHARLES che le ha ospitate sul suo vintagecocomix.

Di questo fumetto ne avevo una vaga memoria, credo di averne letto all'epoca non più di un paio di numeri. L'albo, edito dalla EDIPERODICI, fa la sua comparsa nelle edicole nel novembre del 1975 e la collana durerà soltanto 11 numeri. Sullo sfondo di una Parigi anni '70, opera MEGATON, un criminale dal volto mascherato che vive in un fantascientifico rifugio-laboratorio collocato sotto l'Eliseo, la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Francese, situato al 55 di Rue Du Faubourg-Saint-Honorè.

Al Pari di Diabolik, il famoso personaggio creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, anche Megaton ha la caratteristica di assumere l'identità delle sue vittime, ma senza l'ausilio di maschere dalla complicata formula chimica, NO! Il nostro si serve di un'apparecchiatura di sua invenzione assolutamente avveniristica, una sorta di rivelatore anatomico che, una volta scansionate le vittime tramite delle radiazioni, per l'appunto anatomiche e al conseguente bombardamento di queste ultime verso il campo elettromagnetico che avvolge la particolare sostanza con la quale è composta la sua tuta, la struttura molecolare della tuta stessa finisce con l'adattarsi completamente al modello ricevuto. Insomma... roba che Diabolik gli fa un emerito baffo con buona pace delle sue creatrici! Chiaro che con queste potenzialità, Megaton riesce a portare a segno dei colpi davvero sensazionali, grazie anche all'appoggio di un gruppo di fedelissimi aiutanti-schiavi, da lui stesso lobotomizzati. Se la nemesi in Diabolik è rappresentata dall'astuto Ispettore Ginko, in Megaton a ricoprire questo ruolo è l'imbranatissimo Commissario Volpe, personaggio ricalcato sulle fattezze dell'attore francese Louis De Funès che interpretò un ruolo simile in almeno tre pellicole di grande successo dedicate a Fantomas. A dare manforte al commissario, il suo maldestro sergente Braccioforte e anche qui, per i tratti somatici, ci si è rifatti a quelli del caratterista Jaques Dynam che interpretava proprio al fianco di De Funès il suo braccio destro, l'ispettore Bertrand, nel trittico di pellicole poc'anzi citate. Sulle tracce di Megaton vi è anche l'intraprendente e sexy giornaslista del quotidiano Le Figaro, Paulette La Blonde (chiaramente ispirata all'attrice Barbara Bouchet)  e il suo fidanzato Jean Drout (ispirato all'attore Philippe Leroy), i frequenti intermezzi tra i due contribuiscono ad innalzare un po' il tasso erotico della collana, ma parliamo sempre di un erotismo appena accennato.

Non sono riuscito a risalire da quale mente sia scaturita l'idea per la creazione del personaggio e di conseguenza chi sia l'autore delle sceneggiature, mentre la parte grafica sembra sia opera, almeno inizialmente, dello Studio Leonetti, passata poi nelle mani di Roberto Peroni Corbella. Le copertine sono invece realizzate ottimamente da Carlo Jacono.

La cosa curiosa di questa collana è che il titolo di ogni episodio inizia con l'articolo "L" apostrofato, seguito da un aggettivo: L'Inafferabile, L'Incredibile, L'Irresistibile, L'Iperbolico, etc...

Vi lasciamo quindi alla lettura de "L'Incredibile", n.2 della collana, dove il nostro, assunte le sembianze del Maraja di Kampur, riesce a portare a segno un colpo da ben 10 milioni di dollari, prendendosi gioco sia del Commissario Volpe che della bella e sexy giornalista Paulette.

Fateci sapere le vostre impressioni e state tranquilli...non ci siamo presi una pausa dalle storie "sporcacciose" che amate e amiamo tanto....presto ritorneremo con dosi massicce di fumetti hot, ma talmente HOT che il caldo torrido di questi giorni sarà poca roba al confronto, come sempre, come solo noi di ZERO IN CONDOTTA sappiamo fare.

ALLA PROSSIMA

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