
I Britanni sono ormai alla deriva, senza un sovrano e in balìa delle incursioni barbare di Sassoni e Angli.
L'unica speranza per questo popolo sarebbe di trovare alla svelta un nuovo re e riorganizzarsi per cacciare gli invasori; ma Escalibur, la spada del potere, è custodita dalla vergine di pietra. Solo chi riuscirà a deflorarla in quelle condizioni (mentre è pietrificata per opera di un mago a causa delle sue malefatte) prenderà il potere, diverrà Re e sposerà la bellissima donna.
Molti tenteranno di sverginare la donna pietrificata, persino lo spietato Gordal lo stupratore, condottiero dei Sassoni, intenzionato a cingere la corona di Britannia.
Ma solo un giovanotto riuscirà nell'intento, un ragazzo dal fallo durissimo, più della pietra. Egli è il mitico Artù, che diventato Re guiderà la Britannia contro gli invasori Anglosassoni; ma dovrà vedersela anche con qualcuno che tramerà di nascosto...
Virginia, Lancilllotto, Mago Merlino, Morgana... sono solo alcuni i dei ridondanti e onnipresenti personaggi di tutte le storie ispirate come questa al ciclo Bretone, ovvero quel ciclo letterario ambientato nella Britannia del V e del VI secolo d.C. che spesso narra per l'appunto le vicende di Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda. Amore, magia, tradimento, adulterio, ecc, fanno sempre da contorno alle prodi gesta del Re e dei suoi seguaci, e per questo motivo è un genere che si presta molto bene anche per la narrazione erotica.
La seconda storia ha per protagonista un Re, diciamo un po'... sfigato.
Le casse del suo regno sono senza fondi, non riesce quindi a sposarsi, e non si può permettere nemmeno più i servigi di Bucalona, nota meretrice di sua conoscenza, per sfogare gli istinti sessuali.
Sarà il fido consigliere di corte a suggerire varie soluzioni per risolvere i problemi del sovrano, ma con risultati non proprio eccellenti...
Gli autori delle storie sono Renzo Barbieri e Giuseppe Pederiali, mentre i disegni sono di Giueppe Montanari e Angelo Maria Ricci.