IN QUESTO EPISODIO: Zora riceve la visita dell'ispettore Folenghi, l'uomo intende chiedere il suo aiuto per far luce su una misteriosa vicenda: da un po' di tempo spariscono cadaveri da luoghi come obitori, camere ardenti di cimiteri e dalla sezione di anatomia dell'università, ma la cosa più assurda, stando ad alcuni testimoni, è che questi cadaveri sarebbero stati visti andarsene in giro come se fossero... risorti. La nostra bella vampira (che in passato ha risolto per la polizia diversi casi complicati), affascinata dal mistero, accetta di indagare, ricevendo così da Folenghi la carica di Ispettore Onorario,
Grazie alle scansioni di CHARLES e alla donazione di DIABOLIK, sicuramente la coppia più affiatata e prolifica del web in materia di fumetti vintage, torna a grande richiesta Zora la Vampira.
"Vietato rubare cadaveri" è un albo fuori serie di ben 228 pagine, per la precisione il supplemento al numero 65 del giugno 1985. Quella che vi proponiamo qui, però, è la ristampa contenuta nel n. 16 della collana SERIE NERA dell'ottobre 1994, un contenitore che propone varie ristampe delle testate Edifumetto e Squalo. Il titolo riportato in copertina è leggermente diverso da quello dell'edizione originale di cui trovate, alla fine di quest'albo, la copertina.
La vicenda narrata si svolge nel periodo in cui Zora risiede in Italia, poco prima della sua fuga che abbiamo avuto modo di vedere negli albi pubblicati nei mesi scorsi su questo blog. Trattasi di una storia molto corposa di ben 206 tavole (disegnata dal solito BIRAGO BALZANO) che si inserisce nell'arco narrativo che precede la chiusura della testata. Abbandonate da tempo le atmosfere gothic horror che avevano caratterizzato le prime annate del personaggio, ci si affida a una trama che mescola poliziesco e fantascienza, dove le scene di sesso (e ce ne sono diverse, tranquilli) rappresentano, a mio avviso, solo un riempitivo per fare sfoggio delle note abilità erotiche della nostra, ma assolutamente poco funzionali alla storia che, pur non essendo un granché dal punto di vista dell'intreccio narrativo e dell'originalità, offre comunque una lettura piacevole e lineare condita anche da alcuni momenti humour che, personalmente, ho molto gradito.
In attesa di riordinare il mio archivio di albi di questo personaggio e fare una scaletta delle future storie da pubblicare, impresa non facile poiché il materiale, a livello cronologico, appare parecchio frammentato, vi lascio quindi alla lettura e ai vostri commenti.
ISI
Un episodio particolarmente delirante ma interessante. Inizia come un noir dalle atmosfere gotiche, ma poi si evolve in una vicenda fantascientifica, piuttosto inusuale per la serie di Zora, che a tratti mi ha fatto pensare, facendo i debiti distinguo, a certe situazioni di Storie Blu. Nel complesso, mi è piaciuta, anche se non la annovererei tra le migliori storie della sexy vampira. Quanto a lei, è sempre splendida e amorale come al solito e apprezzo la versione di Birago Balzano che in fondo è qualla a cui sono maggiormente affezionato.
RispondiEliminaSeppur la versione "classica" sia indubbiamente quella di Birago Balzano, io la preferisco disegnata da Giovanni Romanini.
EliminaCon tutto il rispetto per Giovanni, di cui sono un fervido estimatore da sempre, ma concordo con Sergio. La versione di Balzano che ha ideato graficamente il personaggio e ne ha realizzato la quasi totalità degli episodi, con tutti i difetti che vogliamo, scarsa resa delle anatomie maschili, panneggi non proprio al top, errorucci e erroroni di vario genere sparsi qua e la...risulta a mio avviso la mia migliore, quella con cui si identifica subito il personaggio e lo stile grafico della serie con le sue ambientazioni, costumi, carrozze e tutto il resto. Zora non è perfetta, anatomicamente parlando, ma è espressiva e comunicativa .Inoltre va riconosciuta a Balzano una certa abilità nell'equilibrio dei bianchi e dei neri e un certo gusto negli scontornati di cui faceva un largo uso, molto funzionali e godibili a vedersi, così come l'utilizzo, molto diffuso, di tavole intere molto ben strutturate a livello di taglio e inquadrature. Romanini ha disegnato pochissimi episodi e non era il Romanini della maturità artistica che tutti conosciamo e apprezziamo, la sua Zora non "bucava" le pagine come quella, meno tecnica, del suo creatore. Messi i due disegnatori a conftonto, Romanini ne esce vittorioso in tutti i sensi, chine assolutamente perfette e una versatilità da far paura, Balzano invece non si è mai evoluto, è stato sempre un disegnatore mediocre, ma io direi che in Zora, al posto della conoscenza tecnica, anatomica etc. vi abbia messo l'anima. Perdonami, Enrico, ma io la vedo così.
EliminaNon c'è nulla da perdonare, Isi: nonostante i miei gusti, sono più che certo che la tua opinione sia condivisa dalla quasi totalità degli estimatori di Zora.
EliminaIsi, mi sbaglio o nelle prime annate i disegni, al di là del personaggio di Zora, erano più curati? Anche le chine iniziali mi sembravano più "spesse" o sto dicendo una bischerata?
EliminaMi sembra che, con gli anni, Balzano abbia un po' trascurato tutto ciò che contornava Zora, concentrandosi sulla nostra protagonista a discapito del resto (non che non mi dispiaccia, eh...)
Non sbagli, c'è infatti uno sbalzo a livello stilistico involutivo anzichè evolutivo che si spiega solo in un modo: Balzano si era sobbarcato il compito di portare avanti la serie quasi del tutto da, solo, altri disegnatori come Romanini, Giuseppe Montanari e Saverio Michelino, realizzano pochi episodi nell'arco degli sterminato quasi 300 albi, per cui... ti risulta che qualità e quantità siano mai andati a braccetto? Metti che di base non è mai stato un disegnatore di un certo livello.... aveva trovato il modo di velocizzare al massimo, secondo me le matite le abbozzava appena o addirittura in molte vignette non le faceva proprio andando direttamente con l'inchiostro, ad ogni modo, i suoi disegni, seppur tirati via, zeppi di errori e tutto quello che si vuole, come ho già detto a Enrico, hanno un fascino davvero inspiegabile. Credimi, sono convinto che qualsiasi disegnatore artisticamente molto più dotato, come Leone Frollo, Magnus o lo stesso Romanini, avrebbero potuto davvero fare scintille con questo personaggio, disegnando splendidamente costumi e ambientazione, ma dubito che proprio Zora sarebbe stata la stessa. Prendi Ken Parker, probabilmente il miglior fumetto western che sia mai stato disegnato, a molti i disegni del suo creatore, Ivo Milazzo non piacciono, li trovano affrettati, poco curati, quasi degli schizzi... e invece non solo Milazzo è il miglior disegnatore della, serie, ma a mio avviso un grande artista che alla perfezione del segno, la maniacalità dei dettagli curati e tutto il resto, utilizzava un processo di sintesi estrema del segno, riuscendo però a comunicare delle emozioni incredibili, cosa che se non sei un'artista coi controcoglioni col cavolo che ci riesci. Ora Ken Parker lo avrebbe potuto disegnare anche un virtuoso come Paolo Eleuteri Serpieri o che ti devo dire... un Claudio Villa, copertinista di Tex, eccelso disegnatore, ma il personaggio non avrebbe avuto quel fascino. Con questo non voglio paragonare a livello artistico Milazzo con Balzano, c'è di mezzo un abisso senza fine, ma è come se una sorta di "magia" li rendesse gli unici in grado di disegnare, ognuno per proprio conto, la loro creatura.
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EliminaMi scuso per gli errori di battitura, ma da cellulare capita facilmente. Il correttore automatico ha poi scritto "Michelino" al posto di Micheloni e messo delle virgole a piacere... che stress!!!
EliminaMi trovo d'accordo con la tua opinione.
EliminaPS io da telefonino ho disabilitato il correttore automatico ;-)
Zora è sempre Zora..curioso quando lo scoprii lo associai al telefilm giovanilistico anni 80.."zora la rossa"
RispondiEliminaAhahahah bèh, questa è bionda, burrosa, fisico statuario, sempre assetata di sangue e di sesso. Insomma... l'amante ideale. :D : D : D
EliminaAdoro le avventure di Zora e questo è stato sia arrapante che avvincente. Continuate così ����
RispondiEliminaTu seguici e vedrai.
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