IN QUESTO EPISODIO: La mora vampirona Sukia e il suo biondo e gaio maggiordomo tuttofare Gary si trovano in Messico per una vacanza. La donna spera di visitare gli affascinanti siti archeologi della zona, mentre il ragazzo spera di potersi fare i giovani fusti del posto. In realtà stavolta come occasioni sessuali andrà molto meglio a Sukia, ma il sovrannaturale e il pericolo sono sempre in agguato nella vita della bella succhia-sangue, stavolta nelle fattezze di una statuetta maledetta...
PS: Ringrazio CHARLES che con la sua scansione e donazione ci riporta sul blog una delle avventure anni '80 della serie sexy horror SUKIA, che da un po' mancava...L'episodio che leggerete il 133 della saga non è esaltante, ma almeno riporta al centro delle vicende erotiche la protagonista e non il simpatico Gary che però molto spesso ha rubato un po' troppo la scena alla titolare, in molti episodi eliminando anche le scene etero. Non è che anche in questo numero l'erotismo con Sukia protagonista sia abbondante, anzi per essere un fumetto datato 1984, le scene hard sono piuttosto affrettate, però almeno ci sono e vedono la vampira regina indiscussa alle prese con due bei partner alla sua altezza. Deficit del fumetto restano i disegni di FLAVIO BOZZOLI, che se non erro era l'artista dello STUDIO DEL PRINCIPE incaricato di curare questa serie ed era anche purtroppo il più legnoso e meno efficace della splendida scuderia di disegnatori. Più volte ci siamo lamentati dello stile dei disegni di questa serie che in mano a altri di quello stesso studio, probabilmente ne avrebbe guadagnato di più in morbidezza ed espressività...L'intreccio horror-avventuroso di questo episodio è mediocre, sembra un po' buttato li, poteva essere sviluppato meglio con qualche colpo di scena in più. Nel complesso però il fumetto scorre e lo si legge volentieri...
carino..il tipo è uguale al camionista..
RispondiEliminaNon male come storia!
RispondiEliminaTutto sommato, ho trovato questa storia molto più leggibile di tanti altri episodi di Sukia, serie che nel complesso non mi ha mai esaltato. Certo, si poteva approfondire la tematica azteca me la vicenda ha un buon ritmo e si legge con piacere. Lo spazio dedicato a Gary non è prevalente, come accadeva in altri albi, e non ci sono nemmeno gli eccessi trash e sanguinolenti che spesso mi rendevano indigesta la lettura di Sukia. I disegni sono quello che sono, ma è un difetto tipico della collana. In definitiva, do un giudizio positivo.
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