IN QUESTI EPISODI: Nell'ospedale di Parigi dove è ricoverata, Zora scampa all'agguato del nano Philip che intendeva eliminarla. La sera stessa, la vampira tenta la fuga dall'ospedale, con lo scopo di ritrovare il nano e vendicarsi così della morte di Milo, purtroppo le forze vengono meno e Zora sviene. Viene raccolta dal medico dell'ospedale che ne approfitta per portarsela a casa, l'uomo è preda di un vizietto segreto e Zora sembra ispirarlo in modo particolare...in seguito, la nostra riuscirà a rintracciare il nano, ma per qualche motivo (indovinate quale?), decide di rinunciare alla sua vendetta e ne diviene addirittura l'amante, anche se la cosa è destinata a durare poco. A Copenaghen, Zora viene attratta da un annuncio su un quotidiano: "Cercasi attrice per interpretare il ruolo di una vampira"...
Ed eccoci qui, dopo solo 15 giorni, con un nuovo albo doppio della ristampa Super Zora, per la precisione il n.34 contenente gli episodi "Coprolagnia" e "Quale ebrezza il succhio con carezza", grazie alle scan e all'editing di Aquila della Notte e Mal32 che ringraziamo.
Per la goia di tutti i fans della vampira, vi comunico ufficialmente che la pubblicazione delle sue avventure avverrà da ora in poi con cadenza quindicinale, per cui ogni due settimane potrete leggere un albo doppio di questa ristampa che, come riportato nel post dell'ultimo albo pubblicato, servirà a dimezzare i tempi di pubblicazione di questi primi 91 albi doppi.
Con le due storie che leggerete oggi si giunge alla conclusione della carriera di agente segreto della nostra vampira, pronta però ad imbarcarsi in nuove e imprevedibili avventure, la prima di queste la vedrà addirittura calarsi nei panni di un'attrice per interpretare a teatro il ruolo di una...vampira! Lo sceneggiatore, Rubino Ventura, continua a dare sfogo alla sua fantasia, sorretto da un Birago Balzano in gran forma, ma ahimè, rimane vittima di alcuni cliché dell'epoca che sinceramente non incontrano la mia approvazione. Il vizietto segreto del medico dell'ospedale, tanto per citare l'esempio più eclatante, smorza di parecchio l'aspetto erotico, almeno secondo i miei gusti, d'altronde il titolo del primo episodio fa ben capire quale sarà il tema trattato e sul quale Ventura tornerà, com'è sua abitudine,anche in altre serie da lui sceneggiate, segno che evidentemente l'argomento doveva stargli molto a cuore. Ma questo non per avere la cosìddetta "puzza sotto al naso" (in questo caso, mai frase potrebbe essere più azzeccata), ma perché per me l'erotismo è tutt'altro e un personaggio come Zora andrebbe sempre calato in situazioni erotiche, secondo me, di tutt'altra natura, come difatti avviene in moltissime storie di questo periodo e anche future. Vedere la nostra sexy vampira fare una certa "cosina" a tavola 83 del primo episodio, sinceramente non mi ha entusiasmato per niente, ma come si dice? "De Gustibus..." Altra cosa che avrei evitato è la solita vecchia tiritera del nano superdotato al quale si perdona tutto. E basta...davvero non se ne può più. Boccerei, pertanto, le tematiche erotiche affrontate in questi due episodi, ma che comunque risultano gradevoli per altri aspetti, non certo ultimo l'abilità del disegnatore di tratteggiare una Zora sempre più bella e sensuale, ma su questo credo che ci troveremo tutti d'accordo.
Vi aspetto nei commmenti per accogliere le vostre sensazioni al riguardo.
ISI
beh...devo dire che sono d'accordo con il commento di isi... sinceramente queste due storie di zora purtroppo lasciano parecchio a desiderare...vi ringrazio comunque per averle pubblicate e..ci rifaremo con le prossime :) grazie e buona giornata a tutti voi
RispondiEliminaIndubbiamente in questi due episodi non manca il cattivo gusto, ma era comunque un difetto spesso presente in molte serie sexy del periodo. Tuttavia, dopo l'uscita di scena del nano, la trama migliora e il contesto teatrale in cui Zora si muove è intrigante. Ovviamente, la nostra protagonista è sempre sensuale e, in fondo, questo è ciò che conta. Il personaggio del capocomico mi ha fatto poi venire in mente il regista cinematografico e teatrale tedesco Joseph Von Sternberg. Aveva un carattere poco facile, a quanto si dice, e tendeva ad andare a letto con le attrici come, per esempio, una giovanissima Marlene Dietrich. Non è da escludere che gli autori si siano ispirati a lui. Del resto, abbiamo notato già in altre occasioni che la collana di Zora era piena di riferimenti e citazioni di vario tipo.
RispondiEliminaSì, certo, riferimenti e citazioni erano una costante nel lavoro dello sceneggiatore. Fortuna che ci sei tu che riesci a cogliere tutte queste sfumature e ad erudirci con i tuoi preziosissimi commenti. Grazie, Sergione.
EliminaNon essendo uno scarabeo stercoraro la coprofilia non mi appassiona proprio per niente, ma se per caso vi capitasse di leggere 'Le undicimila verghe' di Apollinaire vedreste come Rubino Ventura c'è andato perfino leggero... in queste due storie trovo che Zora forse per equilibrare la parentesi quasi materna di Milo è stata sceneggiata particolarmente istintiva e animalesca.
RispondiEliminaPer fortuna la bellezza di Zora riesce a compensare le (ancora per fortuna) poche tavole di cattivo gusto.
RispondiEliminaGrazie per le scan e la pubblicazione!
storia piccante interessante vedremo come prosegue , grazie isi
RispondiEliminatra i meriti di questo albo di Zora, al di là dei disegni (non ricordo di aver mai visto la nostra così conturbante) vi è la bellissima frase detta da Zora nella tavola n. 56 del secondo episodio, di una profondità rarissima nei fumettacci.
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