Tippy: Cominciamo con la domanda più classica e che tutti si aspettano: dove nasce la tua passione per l'Horror e soprattutto ti sei mai chiesto il perché di un'attrazione proprio verso questo genere?
Sergio: Devo dire che non sono un vero e proprio appassionato di horror, ma amo e apprezzo anche generi diversi. In linea di massima, però, sono attratto da storie dalle atmosfere spaventose e immaginifiche, poco legate al realismo. Forse la causa ha a che fare con la mia infanzia, quando mi capitò di vedere in televisione alcuni film di Frankenstein e Dracula che mi colpirono. Può darsi, quindi, che inconsciamente cerchi di rivivere quei momenti quando leggo un fumetto o un romanzo horror o quando guardo un film di questo tipo.
T: Vuoi parlarci nel dettaglio del tuo ultimo saggio dedicato appunto ai fumetti e personaggi horror delle più grandi case editrici mondiali, la Marvel e la Dc e svelarci quale tra questi personaggi è il tuo preferito o quello che più di tutti ti fa paura?
S: Il mio saggio nasce dal mio amore nei confronti dei fumetti, in particolare quelli della Marvel e della DC. Sono tuttora un estimatore del genere supereroistico e apprezzo il fatto che gli universi delle due case editrici includano anche personaggi diversi come, appunto, quelli horror. Il saggio, in realtà, nasce più che altro su richiesta di Luigi Boccia della Weird Book. Con lui l’anno scorso avevo pubblicato un saggio su un’altra delle mie passioni, il regista David Lynch, e sui riferimenti al’occulto presenti nelle sue opere. Luigi mesi fa mi chiese se avevo qualche altra idea e in principio non ne avevo. Dal momento, però, che la Weird Book è specializzata proprio nel genere horror, mi venne in mente di scrivere un libro sui personaggi terrificanti della Marvel e della DC. Per ciò che concerne la prima casa editrice, il mio preferito è il Figlio di Satana che ho sempre trovato molto suggestivo; quanto alla seconda, apprezzo molto l’occultista John Constantine. Se devo essere sincero, nessun personaggio mi fa paura. Di solito è difficile spaventarmi. Ecco perché riesco a godermi opere horror senza particolari problemi!
S: No, i personaggi femminili esistono e nel libro ne parlo. Sono, però, sempre stati meno popolari dei loro colleghi maschili. La Marvel può vantare femme-fatale come Satana, la figlia del diavolo, un succubo che seduce gli uomini, si ciba delle loro emozioni e li condanna alla dannazione eterna; Lilith, la figlia di Dracula, una vampira crudele e sanguinaria come il padre; le streghe Jennifer Kale e Topaz nonché Marie Laveau, sacerdotessa dei culti vudù di New Orleans. In ambito DC, peraltro, ci sono le Tre Streghe, protagoniste di riviste horror antologiche degli anni sessanta, in seguito incluse da Neil Gaiman nel’universo narrativo del suo Sandman, e ci sono molte eroine occulte come Black Orchid e Madame Xanadu, giusto per citarne un paio. Ma, come ho chiarito, sono purtroppo meno popolari dei personaggi maschili.
T: Noi di ZERO IN CONDOTTA ti conosciamo anche come estimatore oltre che dell'horror e dei fumetti in generale, anche di quelli erotici vintage italiani. Da Zora a Wallestein il genere erotico a fumetti ha ampiamente "sguazzato" nell'horror. Di quelle serie terror-sexy invece quali apprezzi di più e quali secondo te non sono da dimenticare?
S. Non ho dubbi. Zora la Vampira per me è la numero uno e considero la sua serie la migliore in assoluto, al di là dei discorsi di genere. Ma apprezzo molto pure Lucifera. Per quanto riguarda il fumetto sexy non legato all’horror, adoro Biancaneve, specialmente quella disegnata da Leone Frollo, così come Bonnie, La Poliziotta, Messalina, Hessa, Vartan. Preferisco le eroine sexy degli anni sessanta/settanta, meno legate all’hard, perché, malgrado le indubbie ingenuità di tante storie, le trovo più sensuali e intriganti. Il fumetto sexy del secondo periodo, quello più esplicito, per intenderci, mi è sempre sembrato poco inventivo, sebbene non siano mancate alcune serie di buon livello...
S: Hai mai pensato di dedicare un tuo prossimo saggio anche alle eroine e eroi dei fumetti sexy horror?T: Se devo essere sincero, ci ho pensato, ma non credo che lo scriverò. Il discorso è davvero molto ampio e richiederebbe parecchio tempo per le ricerche. Inoltre, non sono proprio un esperto di questo ambito e il rischio di tralasciare elementi importanti è elevato. Tuttavia: mai dire mai!
T: Chi sono per te i disegnatori che meglio hanno saputo sfruttare il genere horror in tutte le sue declinazioni?
S: Se parliamo di fumetti americani, citerei senz’altro Basil Wolverton, Jack Craig e Steve Ditko per quanto riguarda la Golden Age. Poi non possiamo assolutamente trascurare Bernie Wrightson, il "Maestro del Macabro", che negli anni settanta e ottanta realizzò opere spettacolari. Non si può neanche ignorare Mike Ploog che molti considerano il vero iniziatore dell’horror moderno della Marvel, e il grande Gene Colan che con Dracula fece uno dei suoi lavori migliori. Quanto ai disegnatori odierni, ammiro molto Kelley Jones che spesso ha illustrato fumetti horror di grande qualità. Sul versante italiano, direi che il fumetto sexy ha dato l’opportunità al lettore di scoprire talenti immensi come il già citato Leone Frollo. È pur vero che non si è dedicato solo all’horror, ma la sua Lucifera per me è un gioiello grafico. Adoro poi William Bondi che ha illustrato diversi episodi di Wallenstein, nonché Corrado Roi che molti conoscono per svariati episodi di Dylan Dog.
R: Tu sei anche un grande appassionato e studioso di cinema, se per magia venissi rispedito negli anni 70 o 80 con la facoltà di essere sceneggiatore per una serie sexy horror a fumetti a quale film ti ispireresti per una sua versione disegnata e trasgressiva?
S: Mi ispirerei a Twin Peaks che non è propriamente horror, ma non è privo di elementi terrificanti e tematiche spaventose. Nella mia versione Laura Palmer sarebbe molto più disinibita e perversa e farei lo stesso anche con gli altri personaggi femminili della serie. Ma se dovessi ispirarmi a un film vero e proprio e non a un serial, opterei per Carrie di Brian De Palma...
T: Inoltre sei anche uno scrittore di romanzi e racconti, per questa forma prediligi, correggimi se sbaglio, il genere noir con contaminazioni varie che vanno dall'horror al giallo, dall'occultismo al fantasy urbano o distopico. Molto spesso i protagonisti sono giovani studenti o adolescenti come appunto la Carrie di Stephen King, scrittore che usa quasi sempre delle ragazzine o ragazzini come personaggi chiave. Credi che il momento di formazione dell'essere umano sia terreno più fertile per creare storie inquietanti, misteriose e da brivido? Nei tuoi romanzi (che anche questi potete trovare in vendita su Amazon, NDR) tratti mai anche dell'aspetto erotico o è solo un genere che ami leggere nei fumetti, ma non ti è congeniale nel tuo immaginario narrativo?
S: L’adolescenza è un periodo della vita che mi attrae molto dal punto di vista narrativo ed è per questo che tendo a inserire spesso teenager nelle mie storie che sono quasi sempre, appunto, una commistione di generi con una base noir. Una contaminazione, come giustamente dici, iniziata in particolare negli Stati Uniti prima con la corrente del post-modernismo degli anni sessanta/settanta e proseguita dagli anni novanta in poi con il cosiddetto Avant-Pop, una tendenza inaugurata dal critico Larry McCaffery. Io, nel mio piccolo, cerco di avvicinarmi a questa attitudine. L’adolescenza, comunque, può essere adatta se si vogliono creare storie del brivido, ma devo ammettere che anche i personaggi adulti dei miei romanzi sono inseriti in contesti ansiogeni . L’erotismo è sovente presente nei miei libri e non lo disdegno affatto e, devo ammetterlo, non mancano devianze e perversioni. Questo, però, dipende anche dalla storia che intendo raccontare e dalle caratteristiche psicologiche dei protagonisti. Mi sforzo di inserire l’erotismo quando ritengo che sia appropriato fare così, cercando di non presentarlo come fine a sé stesso e meno che mai come qualcosa di gratuito.
T Prima di salutarci, quali consigli daresti di lettura horror alle nostre lettrici e ai nostri lettori? Un titolo interessante di un romanzo contemporaneo e di un classico. Di un fumetto di paura assolutamente da non perdere. Di un film recente e di un tuo cult e infine di una serie tv (se le segui) che merita assolutamente la visione.
S: Un romanzo classico: Dracula di Bram Stoker. Un romanzo contemporaneo: La Faccia che Deve Morire di Ramsey Campbell. Un fumetto: l’intera run di Swamp Thing scritta da Alan Moore. Un film cult: Suspiria di Dario Argento. Un film recente: Midsommar – Il Villaggio dei Dannati di Ari Aster. Quanto alla serie, a parte Twin Peaks che ho già citato, direi Outcast, tratta da un fumetto horror di Robert Kirkman pubblicato dalla Image.
Ciliegina sulla torta di questo lunedì. Grazie infinite per la tua disponibilità, Sergio. Boss, sei stata fantastica!!!
RispondiEliminaRingrazio Tippy e Isi per lo spazio concessomi e per le parole lusinghiere nei miei confronti! :)
RispondiEliminaBella intervista e bel saggio, da fan della Marvel e Dc sicuramente acquisterò questo volume che in effetti mancava anche in lingua inglese. Ci sono molti libri dedicati ai supereroi, super cattivi, ma uno sui personaggi horror delle due "super-case" mancava. Complimenti a Duma!
RispondiEliminaOttimo libro. Nonostante mi consideri un buon conoscitore dei fumetti di supereroi (Marvel, specialmente) debbo dire che nel saggio scritto dal Duma ci sono personaggi di cui non avevo mai sentito parlare. Inoltre, l’aver dato il giusto riconoscimento a Mike Ploog, a mio parere uno degli autori più bravi di quel periodo - e a tutt'oggi uno dei più bistrattati dalla critica mainstream - rende questo libro ancora più prezioso. Complimenti al Duma.
RispondiEliminaGradevole intervista come previsto ..Dracula e Suspiria veri capolavori ..condivido i tuoi gusti e il tuo pensiero sulle storie anni settanta pre hard ...mi sto attivando per vedere Midsommar ...sicuramente Sergio avrai visto il film del 1973 the wicker man ...cosa ne pensi ..su youtube circola solo il trailer e sto vedendo se esiste un DVD in italiano a prezzi decenti
RispondiEliminaWicker Man lo vidi anni fa e mi piacque molto. Midsommar ha una tematica simile, ma è più edulcorato.
EliminaOttima l'intervista e ottimo il libro. A me sarebbe piaciuta molto una serie erotica a fumetti sia di Carrie che di Suspiria. L'ambientazione scolastica di entrambe, le protagoniste giovani e sexy, il bullismo da una parte e la congrega di streghe dall'altra avrebbero dato spunto a tantissime situazioni sia narrative che erotiche morbose a non finire. Non credo che ne King ne Dario Argento avrebbero mai concesso i diritti, ma le due storie si prestavano molto. Complimenti a Sergio L. Duma per tutti i suoi bei lavori.
RispondiEliminaGrazie! Vi seguo da non tanto tempo (adoro Zora), e trovo bellissima l’idea di parlare di questo prezioso saggio (che ordinerò) sui fumetti horror. Sono in totale accordo con l’autore Sergio L.. Duma, per il valore di alcuni artisti come Mike Ploog, Gene Colan, e il mai troppo lodato Bernie Albert Wrightson. Buon lavoro a tutti.
RispondiEliminaGrazie Sergio per l'intervista che hai concesso al nostro blog. Sei sempre impeccabile, gentile, educato e disponibile.
RispondiEliminaSai che amo i tuoi commenti, soprattutto quando puntualmente li scrivi dopo che pubblico una fumetto Storie Blu, Storie Viola o Oltretomba; sono sempre ricchi di spunti impeccabili, citazioni e metafore interessantissime.
Grazie anche per la splendida recensione che hai fatto al nostro fumetto PUTTANPOP: davvero mi ha fatto piacere!
Sei un grande autore e apprezziamo molto che continui a seguirci inesorabilmente da così tanti anni.
Un abbraccio forte e sempre... in bocca al lupo.
Grazie delle belle parole, Daice!
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