Grazie alla donazione di LUCA DE RETANO, oggi vi presento un fumetto veramente stra-vintage e raro: PIPPO ovvero colui che avrebbe voluto essere LANDO o GIGETTO, ma si dovette accontentare di una fama molto più breve e di un lungo oblio.
La serie pubblicata nel 1975 dalla PUBLISTRIP restò nelle edicole poco più che un anno, totalizzando la cifra di 31 episodi. Realizzato dagli artisti dello STUDIO LEONETTI, PIPPO racconta le comiche e spesso demenziali avventure di un ragazzotto baffuto torinese degli anni '70, accanito tifoso juventino che oltre ad essere il classico nullafacente e gran raccontaballe, ha come hobby giocare a pallone nella squadra parrocchiale del suo quartiere. La squadra scalcagnatissima è allenata dal burbero prete Don Mazzotta e i suoi migliori compagni di campo ( ma anche di altre scorribande tra bar, vacanze improvvisate, scherzi e guai) sono i fedeli e buffi Gigi, Baldo e Gregorio. Se i primi due sono due atletici torelli biondi "tutto muscoli e poco cervello", Gregorio è invece il classico nerd occhialuto, sfigato e perennemente vergine. Non è certo vergine invece il loro leader Pippo che coglie ogni minima occasione per farsi (o tentare di farsi), qualsiasi bella donna o giovane ragazza che gli capiti a tiro. Un impegno spesso ingegnoso e infallibile, impegno che però non mette con la stessa efficacia nel campo da calcio risultando solo un danno più che una risorsa per la squadra del povero Don Mazzotta. Nelle avventure quindi la banda di Pippo ne combina di tutti i colori trovandosi spesso in situazioni assurde e anche pericolose che però si risolvono sempre con un mare di risate. Lo schema è quello tipico delle sceneggiature strampalate e pecorecce già visto appunto in serie molto più fortunate come Lando e Gigetto. Se questi erano tipici stereotipi dei ragazzi di borgata uno milanese e l'altro romano, Pippo era il classico torinese da fumetto sexy. Mentre gli altri però avevano le sembianze di personaggi famosi come Celentano e Ninetto Davoli, Pippo invece (a meno che io non sappia riconoscere un divo o un personaggio degli anni 70 a cui somigli) sembra non essere ispirato a nessuno se non alle fattezze di un ragazzotto anni '70 con il baffo e capello lungo, la berretta e e le giacchette alla moda dell'epoca. Forse anche a causa di questo fattore il personaggio ha avuto meno successo e oggi è meno ricordato rispetto ad altri eroi dei fumettacci italiani vintage. Come leggerete nell'angolo della posta dei lettori che precede il fumetto, Pippo risponde a un lettore che gli chiede tra le altre cose, se la serie supererà il numero 100....Pippo (o chi per lui) afferma che il fumetto uscirà fino al dicembre del 2000 quando si faranno i campionati di calcio sulla luna e che dopo il 2000 uscirà, ma in versione a colori....Sappiamo purtroppo che la profezia "pippesca" non si è avverata, Pippo è arrivato a stento a vedere il 1976 e nessun stadio è stato costruito sulla luna....Per consolazione però, le EDIPERIODICI (tramutazione della vecchia PUBLISTIP) nel giugno del 1994 pubblicò come supplemento speciale a I CASI DELLA VITA una nuova e inedita avventura di PIPPO intitolata MUNDIAL '94, parodia dei mondiali calcistici di allora, dove Pippo probabilmente si dava da fare sessualmente in scene più hard rispetto a quelle molto accennate e sbrigative della serie originale, pubblicata in un periodo
ancora soft per il fumetto sexy.
Ero curiosa comunque di leggere questo fumetto, che avevo solo visto nelle copertine che circolavano in rete, come disegni non mi è parso un granché; sono adatti all'aspetto e atmosfera goliardica e "caciarona" della serie, ma niente di eccezionale. Oltre questo episodio, che è il numero 4 della serie, prossimamente ne pubblicherò un altro (sempre gentilmente offerto dal nostro De Retano) che dimostrerà che anche le sceneggiature sono alquanto stupidelle, al pari di quelle dei suoi colleghi milanesi e romani su citati. Nell'insieme però c'è un che di affascinante e vintage, una sorta di versione di serie Z di un grottesco e ingenuo ibrido tra Lando, Primo e Gol Il Centravanti...alla fine il fumetto lascia un sorriso e i personaggi almeno a me, restano più simpatici e carini rispetto ai vari comprimari di Lando, Gigetto o Primo a volte veramente assurdi se non addirittura fastidiosi. Questi ragazzotti torinesi, forse per il fatto di essere compagni di una squadra di calcio, almeno sembrano avere un loro, se pur ingenuo, perché...
ha ha ! Mi ricordo benissimo di questo fumetto! Infatti nelle edicole fece una breve apparizione... però a me piaceva !
RispondiEliminaI disegni dovrebbero essere di Del Mestre prima maniera !
Si,i disegni sono proprio di Alberto Del Mestre,un disegnatore (che poi realizzerà,con uno stile molto diverso, anche se io preferisco questo degli esordi, molti episodi di "Corna Vissute",oltre a "La schiava") di cui non si sa nemmeno se sia tuttora in vita,nemmeno sul web ho trovato niente di preciso...
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