mercoledì 8 ottobre 2025

I MITICI FUMETTI: CLINICASEX in....TURNO DI NOTTE (Episodio n.1)


Oggi vi presentiamo una serie anni 90 che ancora mancava all'appello: CLINCASEX. Nel 1997 la International Press porta nelle edicole questa serie a fumetti dichiaratamente “ospedaliera”, tanto che in copertina compariva senza mezzi termini il sottotitolo “pornostorie in corsia”. Forse il tutto fu ispirato dal successo della serie sexy manga La Clinica dell’Amore di Haruka Inui che in quegli anni aveva molto successo da noi in Italia. Ai disegni troviamo l’artista italiano RICO. La trama è ambientata in una clinica londinese guidata da un luminare chirurgo, il Dottor Baldwin. Nel primo episodio, che di seguito leggerete, facciamo subito conoscenza con una delle sue protagoniste, la brava e sexy infermiera Janet che salva il giovane dottor Patrick da un incidente con la moto dove il ragazzo ha rischiato di annegare nel Tamigi. Tra i due si instaura subito una forte amicizia ed attrazione tanto che riescono a sventare un intrigo ai danni di uno dei loro pazienti ordito dalla corrotta caposala Bridget. Il resto delle avventure ospedaliere prosegue introducendo di volta in volta un variopinto campionario di dottori, procaci nuove infermiere e nuovi pazienti, tutti decisamente porcelloni: i turni di notte diventano orge proibite, le nuove assunzioni si trasformano in giochi di ruolo erotici e anche le cure più innocue finiscono inevitabilmente con il paziente o la paziente senza mutande. Dopo quindici uscite, le storie proseguono in una nuova serie, rinominata Sex Hospital, dove il tutto continua con lo stesso spirito, in avventure arricchite da qualche sorpresa bizzarra, sconfinamenti nella fantascienza e una dose maggiore di azione. Da segnalare infatti il n. 3 di questa nuova stagione, che regalò ai lettori un cross-over curioso e piccante con la serie Godiman, dove il possente cyborg superdotato e muscoloso piombava infatti in clinica seminando nuovi scompigli erotici e alzando ulteriormente il livello del delirio a luci rosse. Va ricordato che alcuni numeri di Clinicasex (come era stranamente abitudine di tutte le serie di questa casa editrice) ospitavano semplici ristampe di altre collane (Ciuffo, Storie Estreme, Robot Sex). I disegni a mio parere sono alquanto mediocri e poco adatti a una serie erotica, ma rispecchiano molto lo stile spigoloso e minimalista degli anni '90. Pur essendo dichiaratamente porno poi, il fumetto sembra osare molto meno di certe pubblicazioni soft degli anni '70, mostra i particolari hard, ma la parte erotica è molto buttata li tanto per e sembra non essere sfruttata al meglio, rischiando di creare ben poca malizia e eccitazione. L'International Press sul finire degli anni '90 sfornò una lista di nuove serie hard che speravano, invano, di rinverdire i fasti della gloriosa golden age del sexy pocket italiano, ma furono tutti un flop dietro l'altro e non perché il pubblico ormai fosse meno interessato al genere o distratto da altre forme di pornografia, ma perché oggettivamente le serie erano bruttarelle, disegnate male, con sceneggiature che magari avevano ottime idee di base, ma poi venivano sviluppate in maniera puerile. Per non parlare anche della cialtroneria editoriale che già dopo pochi albi riciclava in ogni serie episodi tratti da altre serie generando una totale confusione nei lettori. Questa Clinicasex pensate un po' è una dei "meno peggio" del loro catalogo...Voi che ne pensate? Fateci sapere nei commenti, in futuro per dovere di completezza e archivio magari pubblicheremo altri "primi episodi" di altre serie International Press che possono competere in "sgangheratezza" con le serie Galax!

PS: Su segnalazione di alcuni lettori abbiamo scoperto che in realtà questo episodio è palesemente copiato dal primo episodio della serie  L'INFERMIERA, della EDIPERIODICI! Se volete constarlo CLICCATE QUI  la storia è identica, cambiano soltanto i nomi e le ambientazioni. A questo punto chissà se tutti gli episodi di questa famigerata CLINICASEX sono dei remake o scopiazzarure dei vecchi fumetti con protagonista l'infermiera Federica, oppure no...


 

10 commenti:

  1. Sì, quanto hai scritto è vero, però è da ammirare il tentativo. Il costo di questo tipo di attività è altissimo (allora più di oggi) così come il rischio di fallire. Certamente la qualità non era paragonabile ai disegni di Dottoressa e i dialoghi sono eccitanti come quelli di Don Matteo, ma se il confronto lo facciamo con La Professionista?
    Grazie infinite per la condivisione di questo nuovo fumetto (che non conoscevo) e il vostro lavoro sempre al top in ogni stagione da diversi anni a questa parte.

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  2. Mi ha colpito l'ultima pagina, segno che già a quei tempi il problema era grave e per fortuna "sentito" Forse di tutti i fumetti letti qua sopra è il primo che vedo con una pagina così.

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    1. Hai ragione, mi sono dimenticata di citare quell'ultima pagina nella presentazione. In realtà in altri fumetti del periodo fine '90 mi ero imbattuta in avvisi simili. Credo che passato il periodo senza pudori, molto scorretto e sregolato degli anni 80, verso la fine dei 90 in politica, nel sociale siano poi cominciati i veri primi grandi dibattiti sulla morale, sull'esempio che media e pornografia davano un po' alla gente e certi fumetti hanno iniziato ad essere attaccati più che in passato di promuovere idee di violenza, pedofilia, misoginia ecc ecc Quindi per giustificarsi alcune riviste mettevano questi avvisi che alla fine sono anche utili a riportare un po' con i piedi per terra certi lettori che non sanno distinguere spesso fantasia dalla realtà. Io da donna non ho mai pensato che fumetti, video, romanzi, film o che anche quelli più scorretti e violenti siano mai incitazione o cattivo esempio, le opere di finzione sono finzione e certe fantasie anche estreme possono eccitare più di altre, ma rimangono fantasie. Sarebbe come se un film tipo Scream incitasse un ragazzo a mascherarsi e uccidere persone , magari quel film offre quel brivido morboso tipico dei film di paura, ma poi finisce li. Stessa cosa un fumettaccio. Però da fine 90 in poi il politicamente corretto ha preso sempre più piede anche nelle opere di finzione, non limitandosi a un semplice e giustissimo avviso come questo, ma pian piano ha portato tanti artisti a auto censurarsi per non essere accusati dall'opinione pubblica di incitamento, razzismo, misoginia, omofobia e altro e questo secondo me è un grosso limite perchè l'arte deve essere libera, come deve essere libera di essere criticata anche aspramente, boicottata da chi è contrario a certi contenuti , ma mai censurata.

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    2. Brava Tippy. Come ha detto Pertini, nessuno è diventato socialista perché ha letto l'Avanti.

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  3. Grazie per il post, ma mi sembra di averlo già letto qui sul blog in altre serie.

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  4. grazie per aver postato questa serie che non conoscevo , e vedendo le ultime pagine pubblicitarie di altre collane che intrigano

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  5. La storia non mi è nuova già letta e se la memoria non mi inganna anche meglio disegnata

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    1. Potrebbe essere stato scopiazzato da un episodio della serie L' INFERMIERA della Ediperiodici...anche a me l'intreccio ricorda un episodio già letto in quella serie.

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    2. Svelato il mistero: è proprio quello che dicevo, stesso titolo episodio poi, cambia solo la città che diventa Londra, i nomi dei protagonisti ma la storia è identica, con nuovi disegni...più brutti https://tippylahostess.blogspot.com/2018/10/i-mitici-fumetti-linfermiera-inturno-di.html

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  6. La donna nera raffigurata in una delle copertine alla fine dell'albo è visibilmente Naomi Campbell. del resto è un fumetto anni '90.

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