mercoledì 20 maggio 2020

I MITICI FUMETTI: LA PROFESSIONISTA IN... L'APPRENDISTA MONDANA (EPISODIO N.1)


IN QUESTO PRIMO EPISODIO: In una misera casupola di una bidonville, c'è una donna anziana sul punto di morte con accanto la giovane e ingenua figlia di nome Alice. "Non piangere figlia! Vedi sono povera ma prima di morire voglio lasciarti due consigli per diventare ricca: o sposi un nababbo miliardario o... ti metti a fare la troia di lusso...!?"
Dopo la morte del genitore, Alice sempre più convinta della seconda opzione, decide di fare visita a zia Licia: una ex prostituta che oggi cerca di mantenere un certo decoro borghese, frequentando le signore bene dell'alta società...
Vedendola di fronte alla porta di casa e notando come Alice sia in realtà una gran bella ragazza, nella testolina di zia Licia iniziano a frullare certe idee: "E' davvero graziosa! Ed è pure vergine!! Credo proprio che mia nipote potrà fruttarmi parecchi soldi...he he!"

Grazie al mio amico PAOLONE, che rovistando nella sua soffitta ha scoperto qualche tempo fà degli interi scatoloni pieni zeppi di mitici "fumettacci", oggi sul blog siamo finalmente in grado di presentarvi questo rarissimo, unico, introvabile e imperdibile PRIMO NUMERO di LA PROFESSIONISTA, uscito nel lontano Febbraio 1983E' così, finalmente riusciremo a fare luce su come ha avuto origine la... "vocazione da troia" che ha portato la nostra Alice ha diventare la escort più amata e desiderata di Milano. 
I più esperti noteranno come queste prime tavole disegnate dal bravo DANILO GROSSI, siano davvero differenti sia nel tratto, sia nei volti dei personaggi (sopratutto quello della protagonista) rispetto a quelle a cui eravamo abituati. Infatti qui GROSSI (conosciuto nel mondo dei fumetti sexy con lo pseudonimo MAXUELL) era agli inizi della sua carriera di giovane fumettista ed usava una forma ancora troppo "statica" e "rigida", per niente morbida, quasi irriconoscibile... Il chè risulta davvero strano per noi affezionati lettori della serie; l'inconfondibile "bizzarria", quasi comica, grottesca del suo tratto diventerà poi negli anni come una sua firma unica, caratteristica e singolare... 

Beh,...non voglio annoiarvi più di tanto cari amici e amiche, quindi godetevi questo PRIMO NUMERO di questa mitica serie e... buona lettura!

Il vostro Daice 






























































10 commenti:

  1. Bellissima prima storia di Alice!
    Davvero sorprendente: per i disegni di Maxuell (irriconoscibile alle origini) e per la incredibile ingenuità di Alice!! Davvero sembrava una stupida oca senza cervello, ma già poi verso la fine della storia mostrerà quella certa scaltrezza che poi conosceremo bene nelle storie successive.
    Non male questo primo episodio. Complimenti : siete riusciti a scovare una vera rarità!!!

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  2. Mi ricordo che comprai questo #1 direttamente in edicola, il giorno in cui uscì. Ricordo ancora benissimo la scena in cui la zia pappona insegna ad Alice come fare un pompino, con controparte maschile che viene cazziata a dovere perché non mantiene la professionalità e viene in bocca alla ragazza :-D
    Secondo me si vede benissimo che i disegni sono di Danilo Grossi, anzi, li preferisco a quelli che arriveranno in seguito, quando probabilmente aveva dovuto velocizzare la produzione e le tavole erano un po' "tirate via".
    Il vero rimpianto di questo albo, è che purtroppo, abitando a Milano, non lo comprai nell'edicola di Rob! :-)

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    1. Ha ha haaa! Ponty caro , se tu avessi abitato a Reggio saresti stato senz'altro un mio buon cliente... e ti avrei offerto senza ombra di dubbio una boccia di buon Lambro che produceva a quel tempo il mio povero papà nella sua vigna ...
      Spesso i venerdi sera nella mia edicola, con i miei "compagni di merende", si chiudeva la saracinesca e dentro si cominciava a festeggiare... fino a notte tarda...! Erano bei tempi quelli ...
      Ma Ponty tu eri ancora un ragazzino, immagino ?

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    2. Eeehhhhh, sì, caro Rob, ero ancora uno sbarbato... ma senz'altro sarei stato un tuo affezionato cliente!
      Deduco, da ciò che descrivi, che la tua edicola non fosse un chiosco come la maggior parte di quelli che si vedono oggi (i pochi che sono rimasti) ma fosse proprio un locale. Le mie edicole preferite da bambino (casa e mare) erano proprio così: rispetto ai classici chioschi avevano molto più spazio espositivo dove poter fare scoperte strabilianti.

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    3. Rob cos'era: una night o un'edicola ??? :D

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    4. Am fer menga al fureb, Daice...!!!

      Si Ponty, la mia edicola era in realtà all'interno di una edificio degli anni 50. Oggi non c'è più, hanno abbattuto il tutto e ricostruito un centro commerciale ... Ricordo che avevo un angolo seminascosto, dove avevo messo ben in ordine tutti i fumettecci in uscita del mese; di modo che i clienti più sporcaccioni avessero un loro spazio poco visibile al pubblico che entrava, cosicchè potessero consultare con comodità i loro fumetti preferiti.. Ero organizzatissimo!! ha ha...

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    5. Maledetti centri commerciali... La tua edicola sarebbe stata il mio paradiso. Spero che tu abbia conservato qualche foto di quel mitico spaccio di informazioni e cultura che avevi! In che anni hai iniziato l'attività?

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    6. E siii...! I tempi moderni avanzano e non c'è più spazio per i ricordi... Qualche foto dovrei averne, ma chissà dove le avrò messe!?
      Rilevai l'edicola con mio zio, verso la seconda metà del 70 e l'ho tenuta fino a quando non mi fecero un'offerta irrinunciabile , per sloggiare dall'immobile, più o meno 10 anni fà... Mai decisione fu più saggia;... già mi rendevo conto come la realtà delle edicole stesse per cambiare radicalmente. Ovviamente, in peggio!

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  3. Danilo Grossi verso la metà degli anni 90, cambiò di molto il suo stile di disegno, divenendo più raffinato e davvero più piacevole. Ricordiamo i suoi bellissimi disegni per la serie Jaydee e Demon Hunter.

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  4. Che ragazza fortunata: il suo primo cliente è subito un magnaccia.

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