mercoledì 22 maggio 2019
I MITICI FUMETTI: ZORA in....UNA VAMPIRA CONTRO LA MAFIA (EPISODIO N.261)
Conclusa la pubblicazione della SERIE ORO di ZORA, adesso, grazie alla donazione di DIABOLIK e alle scansioni di CHARLES (ringraziamo entrambi), il blog si propone per i prossimi mesi di pubblicare alcune delle avventure "italiane" della sexy vampirona bionda più amata dei fumetti vintage.
Avventure italiane perchè ambientate appunto in Italia, sappiamo tutti che questa è una serie ideata e realizzata interamente nel nostro paese da artisti nostrani, ma la protagonista nel fumetto ha origini inglesi e vive poi numerose avventure in varie parti del mondo. Alcuni capitoli furono ambientati nella nostra terra. Quello che leggerete vede Zora approdare nella Sicilia del 1800 in compagnia di un aitante e affascinante poliziotto siciliano, amante instancabile come un vero "siculo"siculo che si rispetti... L'uomo indaga su loschi crimini mafiosi e infatti la vampira a un certo punto si troverà faccia a faccia con la mafia siciliana e saprà combatterla molto meglio di quanto mai abbiano fatto i governi nostrani di ieri e quelli di oggi. Resuscitiamo quindi la mitica vampira e mettiamola come ministro dell'interno, staremo più al sicuro e sopratutto, finalmente, avremo anche un bel vedere rispetto all'attuale. A parte gli scherzi (qua oggi giorno bisogna star molto attenti perché come bloccano gli striscioni ci bloccano anche il blog...) il fumetto è fatto molto bene , ha ottimi momenti erotici, anzi apre subito in una maniera caldissima con una torrida scena tra la protagonista e il bel poliziotto baffuto. Peccato solo per il finale con la disgustosa scena "animal" (evitabilissima secondo me) e peccato anche che il bel poliziotto siciliano non comparirà più nei prossimi episodi in Italia della nostra insuperabile eroina....Alla scansione dovrebbero mancare due pagine, ma si capisce comunque tutto l'intreccio. Buona lettura....
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ha ha ha! Che trovata la scena con il cane...!!!
RispondiEliminaNon trovate una ceta somiglianza tra il conte di Salinas ed Adolfo Celi?
RispondiEliminaCome al solito, Zora si conferma come una delle migliori serie sexy horror, se non la migliore in assoluto. L'ambientazione sicialiana è prova della poliedricità delle vicende, caratterizzate da svariati contesti, sempre mutevoli e a modo loro anche originali. E' interessante, infatti, notare che gli autori, per quanto riguarda il capo della mafia, non si sono basati sul solito prototipo maschile tipico di tanta fiction dedicata a questa tematica ma, anzi, hanno scelto un elemento femminile. Hanno, quindi, anticipato la realtà, dal momento che negli ultimi anni non è stato purtroppo raro vedere donne ai vertici del crimine organizzato che si sono dimostrato spesso più spietate dei loro colleghi maschi. All'epoca dell'uscita dell'albo, penso che fosse ancora un fatto inconsueto e questo rende la storia davvero interessante. Zora poi è bella e sensuale come si conviene e le scene di sesso sono coinvolgenti. C'è il cattivo gusto della sequenza con il cane, certo, ma per fortuna si riduce a una sola vignetta e, tutto sommato, non compromette la qualità della storia nel suo complesso. Infine, giusto per collegarmi a ciò che scrive Tippy, io vedrei bene Zora, più che come Ministro dell'Interno, nel ruolo di Presidente del Consiglio! Ve la immaginate una bionda e sexy vampira come lei alla guida del nostro Paese? :) Quasi quasi mi è venuta un'idea per una storia a fumetti...
RispondiEliminaahahah scrivila Sergio ti prego!! :))) Zora sta bene in qualsiasi ruolo in effetti.... La scena col cane si, per fortuna è solo accennata, credo fosse una delle fisse di quegli anni '80 (insieme a quella di infilare nani deformi un po' ovunque) dove l'esplosione in tutto e per tutto della pornografia invitava gli autori a calcare un po' la mano con gli eccessi e trasgressioni più discutibili...
EliminaZora ha sempre il suo perché... per fortuna che almeno in questo episodio è riuscita a schivare il cane :-DDD
RispondiEliminaHo letto ora il numero. Certo il duca Salinas ha le fattezze di Adolfo Celi. Mi preme sottolineare anche in considerazione del contesto geografico e storico dell'assonanza tra duca Salinas e principe di Salina il protagonista de Il Gattopardo, magnifico romanzo di Tomasi di Lampedusa, cosa che non mi è proprio piaciuta e non si tratta di politically correct.
RispondiEliminaAntonius