giovedì 11 febbraio 2016

CATACOMBA: le piacevoli paure e omonimie di un regista che vuole bene ai mostri...INTERVISTA A LORENZO LEPORI



In occasione dell'imminente uscita del film horror indipendente e ad episodi CATACOMBA, incuriosita dal suo logo, dal trailer, dalla sua locandina che subito mi rimandava alle immagini di quei mitici fumetti sexy horror , ho intervistato per il blog il suo regista LORENZO LEPORI, per saperne di più sul suo ultimo lavoro, ma anche sul suo particolare immaginario che come leggerete dalle sue risposte è molto affascinante, ha rimandi con i nostri amati fumetti vintage sexy e va ben oltre i semplici schizzi di sangue...





Tippy: Ciao Lorenzo, grazie per avermi concesso l’intervista…non posso che iniziare con il chiederti quello che salta subito all’ occhio di noi appassionate e appassionati di fumetti sexy vintage: sei l’omonimo di Lorenzo Lepori, autore di diversi fumetti trai quali alcuni episodi della mitica serie sexy horror Oltretomba…adesso fai un film che si intitola CATACOMBA e dalla trama, grafica della locandina e contenuti sembra proprio un omaggio voluto alla serie a fumetti appena citata…Sei parente? Il figlio o nipote segreto ?...o è solo pura coincidenza? Comunque sia conosci il tuo omonimo e il tuo omonimo conosce i tuoi film?                                                       


L.L: Ad oggi le mie indagini non hanno dimostrato alcuna parentela! Un giorno, navigando su internet su di un blog riguardante il fumetto erotico italiano, scoprii il mio omonimo. Quando mi accorsi che il tema portante delle sue tavole era questa grottesca unione di erotico e mostruoso, lo sentii stranamente affine al mio stesso immaginario, e decisi di rintracciarlo. Non è stato facile, ma alla fine ottenni il suo numero di casa, e da lì è iniziato il nostro “rapporto a distanza”. Si tratta di una persona pacata e riservata, priva di cellulare e connessione internet, e questo me lo rende ancora più caro. Ad oggi non siamo ancora riusciti a vederci di persona, ma conto di rimediare al più presto. In ogni modo abbiamo fruttuosamente collaborato per definire e realizzare il concept di questo CATACOMBA, un film a episodi avente al centro un fumetto horror/erotico antologico, che esisterà effettivamente su formato cartaceo e digitale.


Tippy: Quando e come è nata la passione per il genere horror splatter e quanta componente erotica c'è nei tuoi lavori?

LL: E' una passione che ha radici molto lontane. Sempre attratto da mostriciattoli, fantasmi e simili, con gli anni non ho fatto che peggiorare. Nonostante nutra altrettanta passione per Mickey Rourke, Lino Ventura o Umberto Lenzi, ad oggi mi sono principalmente espresso attraverso codici e tematiche appartenenti al genere horror, seppur spesso frullate e ammortizzate dal mio personale gusto per il grottesco. Dell'horror non ho quasi mai adottato la tensione, o la ricerca del coinvolgimento emotivo, ma ne cito l'immaginario per la sua valenza simbolica, soprattutto personale. La componente erotica è presente e indissolubile dalla mostruosità e dalla violenza, dato che proprio dalla mescolanza dei tre fattori nascono storie e sequenze che mi diverte mettere in scena.
Tippy: Parlaci del tuo ultimo film CATACOMBA…da quello che si legge è un film a episodi proprio come la serie a fumetti OLTRETOMBA, ma in breve di cosa parlano questi tuoi episodi? Chi sono i collaboratori di questo lavoro? Gli attori e attrici protagoniste?                                                                                                                               


LL: In breve, Catacomba è costruito come il classico horror a episodi alla inglese di cui sono appassionato, sullo stile de “I racconti della tomba” di Freddie Francis , anche quello ispirato ai fumetti horror antologici della EC comics. Qui abbiamo un ragazzo (Simone Chiesa) che va da un parrucchiere molto particolare, e mentre aspetta il suo turno si trova a leggere un fumetto, “Catacomba” appunto, le cui storie compongono gli episodi del film. Il cast dei singoli episodi è un ardito assemblaggio di professionisti del cinema e del teatro e assoluti esordienti. Nell'episodio “Una messa nera per Paganini” ho avuto l'onore di lavorare con Pascal Persiano, volto noto di alcuni fra i miei piu perversi piaceri cinematografici, primo fra tutti “Paganini Horror” di Luigi Cozzi.


L'episodio cita questo film con la tematica portante, ma l'horror inglese nella forma e nella costruzione. L'episodio “Evil Tree” ha come protagonista Antonio Tentori (uno dei più produttivi sceneggiatori horror italiani, collaboratore di Dario Argento e Lucio Fulci), e l'apparizione speciale di Giovanni Pianigiani, regista e attore cult del cinema underground italiano. La cornice del film è stata realizzata da Roberto Albanesi, che ha utilizzato la sua folle truppa di Casalpusterlengo per il cast artistico e tecnico. Albanesi non è estraneo all'horror a episodi, avendo girato un segmento del film “The Pyramid" curato dal noto regista indipendente Alex Visani. Hanno collaborato inoltre alcuni fra i migliori tecnici degli effetti speciali dell'horror italico, come Sergio stivaletti, David Bracci e Alessandro Catalano. Peccato che altri effetti (non così) speciali ho dovuto realizzarli io stesso, per mancanza di budget e tempo, e quelli...beh...Altro discorso per le musiche, curate da un esordiente sul campo, Luca Spadoni, che ha però fatto un gran bel lavoro. Ogni episodio a una colonna sonora completamente diversa, come diverse sono le atmosfere, e si è dimostrato veramente poliedrico e paziente, cosa importante quando si ha a che fare con me...Per il resto, i collaboratori sono stati tutti bravi, pochi, ma buonissimi...



Tippy: Oltre alla visione nelle rassegne cinematografiche ci sono altri modi per vedere il tuo film, un sito dove acquistare il dvd di questo e di altre tue opere?                                                                                                        
LL: Si vedrà! Per adesso sto valutando varie possibilità e proposte, ma è ancora presto per esprimermi. Sicuramente troveremo una combinazione per cui saranno disponibili sia il film che il fumetto realizzato da Lepori, nella mia opinione una serie di tavole davvero pregevoli. 

Tippy: Torniamo al mondo dei fumetti che è materia di questo blog…Quali sono le serie a fumetti che ami di più?

LL: Da piccolo mi piacevano Batman e l'Uomo Ragno. Crescendo ho riscoperto i Tex e i Diabolik collezionati da mio padre, e per anni sono stati la mia unica lettura fumettistica. Poi è arrivato Dylan Dog, ma l'ho abbandonato dopo la deriva perbenista/banaloide...ho riprovato a leggere qualcosa ultimamente, ma mi provoca un'uggia invincibile. Ad oggi il fumetto che in assoluto ho apprezzato maggiormente è “Watchmen”...ma forse dovrei chiamarla Graphic Novel, non so, ormai i fumetti non li fa nessuno, sono tutte GRAPHIC NOVEL...che alla fine sono fumetti...


Tippy: Io sinceramente non sono una grande fan del fumetto sexy horror…chi mi conosce sa che odio l’ottica un po’ maschilista di alcuni autori maschi che nei fumetti mettono scene di sesso dove la belloccia di turno se la fa solo con mostri orrendi, vecchi viscidi o creature raccapriccianti, quindi pubblico raramente fumetti sexy horror splatter…preferisco però i film horror dove di solito le scene erotiche sono più democratiche come gusti e coinvolgono spesso anche i bei ragazzi. Quindi pubblico raramente degli horror splatter però a parte questo, ti è mai capitato di navigare sul blog e leggere qualcuno di questi fumetti anche se non sono del genere dei tuoi film? Che ne pensi? C’è una serie che ancora non ho postato che vorresti invece vedere?
                                               
LL: La componente maschilista è proprio la condizione che più mi fa amare questi fumetti sexy horror. In questi tempi che viviamo, di perbenismo coatto e razzismo all'incontrario, vedere quelle tavole e leggere quelle storie, così pure e sincere nella volontà di solleticare le piu estreme fantasie del maschio etero, mi fa amare questi fumetti quasi come fossero cuccioli di panda, o un DoDo che inaspettatamente ti sei ritrovato in giardino. Chi oggi avrebbe il coraggio e l'onestà di scrivere e disegnare così? Io stesso nei miei episodi, mi sono reso conto di aver inscenato uno scarto temporale assoluto: non ho potuto fare a meno di presentare la donna come il mostro, la violentatrice, la sconosciuta. E in questo sono forse stato ancora più maschilista e misogino di quei vecchi fumettisti. Verissimo che lì le donne erano costrette ad accoppiarsi con questo e quello, subire torture indicibili eccetera, ma quelle donne erano anche emancipate, avventurose e felici nella loro sessualità, e spesso trionfavano sul sordido maschiaccio. Forse è in questo, piu che nella infinita, sadiana (quasi Cronenberghiana) serie di accoppiamenti bestiali e contronatura, che si palesava la componente maschilista di quegli autori, nel “mascolinizzare” la sessualità delle loro eroine? Nel creare personaggi come “la poliziotta” o “la hostess”?


Difficile rispondere, in ogni modo, sono storie scritte e disegnate da uomini per uomini, e non fanno nulla per nasconderlo L'unica cosa che so è che questi fumetti innescano in me una malinconia strana, la malinconia per qualcosa che non ho mai davvero incontrato nella società in cui vivo, la malinconia per le donne, gli uomini, lesbiche e omosessuali che scopano, si ammazzano e si divertono senza mai pararsi il culo dietro dogmi sessisti o politici. Difficilmente ho trovato giudizi morali, bensì il sogno scatenato, l'accostamento surrealista, la liberazione, una sensualità materica che ben consuona nei formati piccoli o grandi dei fumetti, nella loro cartaccia umida o ammuffita, l'odore della polvere che mi fa lacrimare gli occhi e pizzicare le dita. Questi fumetti conservano un mistero, e una sensualità in totale controtendenza ai tempi che viviamo. Per quanto riguardano le serie che posti sul blog, sono rimasto davvero colpito da Yra, di cui non conoscevo l'esistenza, e di cui apprezzo molto la sordida atmosfera magico/medievale, con una grandiosa protagonista.                            
Tippy: Se ti proponessero la sceneggiatura per una nuova serie sexy horror come immagineresti il tuo protagonista maschile ideale e come quella femminile e l'ambientazione?                                                                                   
LL: Se fosse un uomo, lo vorrei come Mickey Rourke, un motociclista colmo di manie autodistruttive dal volto segnato dalle mille ricostruzioni, un dinosauro di un'epoca rimossa pronto sempre per nuove avventure con finale romantico/tragico, su lunghe strade, deserti e metropoli piovose. Se fosse una donna, mi piacerebbe avesse le fattezze di Lana Turner, e farne un'eroina delle orge Hollywoodiane dei tempi che furono.

Tippy: Da piccolo cosa ti faceva veramente paura nell’ immaginario horror-noir-thriller e cosa ti fa paura adesso da grande? Ti fa più paura la creatura sovrannaturale o il serial killer?

LL: Da piccolo ero spaventato dagli uomini mascherati, perché già intuivo quanto il mascheramento fosse comodo per compiere le peggiori nefandezze. Oggi mi fanno più paura le masse di uomini (e donne), che non hanno bisogno di mettersi una maschera materiale, basta quella della bandiera a cui si sono votati. Ai mostri ho sempre voluto bene. Forse i fantasmi, a cui credo, sono gli unici che mi stanno meno simpatici, ma questo perché anche loro erano uomini un tempo, e sono il dolore o la rabbia provata in vita a farli esistere.
Tippy: Un film da brivido (non tuo) e un romanzo di paura assolutamente da leggere che mi consiglieresti?                      
LL: Come film “The Wicker Man” di Robin Hardy, mai tradotto in italiano, ma da recuperare in versione integrale, forse la pellicola piu magica e spaventosa di tutti i tempi. Come romanzi non ho mai letto niente di irrinunciabile, per me il meglio sono sempre i racconti e i romanzi brevi di Lovecraft. Mi diverte Richar Laymon, autore maschilista per antonomasia, per la sua grevità spudorata, soprattutto “La carne”.
 

Ringrazio ancora Lorenzo Lepori per le sue gentili e interessanti risposte e vi rimando all'appuntamento del 23 Febbraio per l'anteprima nazionale del film al Cinema OLIMPIA MARGINE COPERTA (in Via Primo Maggio 45 - Massa e Cozzile) e prossimamente in altri cinema e rassegne...


In bocca al mostro Lorenzo...e viva il Mostro!!...vi lascio con il trailer del film....
 


Per tenervi invece aggiornati sulle novità del film, visitate la sua pagina facebook: https://www.facebook.com/CatacombaFilm/

3 commenti:

  1. Davvero una bella intervista e le risposte sono interessanti. Condivido tutto ciò che dice Lepori ma su un punto divergo lievemente. Quando si chiede 'chi avrebbe il coraggio di scrivere storie del genere?' forse sbaglia. Sono convinto che esistano ancora autori disposti a scrivere cose poco 'politically correct'. La domanda più giusta da porsi è: quale editore avrebbe il coraggio di pubblicarle?

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  2. Insolita intervista ad un insolito personaggio, non direttamente coinvolto nel mondo del fumetto, ma regista di un insolito film su fumetti che ormai le nuove generazioni conoscono poco. Condivido moltissimo anche io il fastidio delle cordate, dei "nastrini", dei buoni che difendono i presunti deboli dai cattivissimi razzisti, omofobi, maschilisti e politicamente scorretti vari. Volete sapere una cosa strana? Mi sta sul cazzo l'arcigay! :-) C'è una sola cosa solita in questo fumetto, la maestria di Tippy nel condurlo.
    Gary

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  3. Intervista molto interessante. Risposte non scontate. Guarderò il film con curiosità.

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