"fantasia senza pregiudizi", quello che possiede
un grande maestro come STELIO FENZO che ho avuto il piacere
di intervistare per voi...(il suo ritratto in alto è ad opera di un altro grande maestro e amico di Fenzo: EMANUELE TAGLIETTI)...
Quando ad alcuni amici del gruppo facebook sugli appassionati di fumetti sexy vintage, ho confidato che avrei intervistato il maestro sono stata inondata da domande e curiosità e molte di queste le ho rielaborate e riproposte al maestro durante l'intervista che leggerete.
Vi anticipo che Fenzo oltre ad essere il bravo e interessante artista e fumettista che abbiamo imparato a conoscere attraverso le sue opere è sopratutto una persona squisita, veramente gentile, spiritosa e disponibile...
Io l'ho conosciuto solo tramite delle mail che ci siamo scambiate, ma già dal suo modo di scrivere e porsi, mi ha ispirato subito un'istintiva simpatia e appunto una sua fantasia assente da pregiudizi, falsi moralismi o chiusure...
Insomma il maestro Fenzo classe 1932 è più moderno e gagliardo di tanti altri giovani di oggi, senza alcuna presunzione e atteggiamento snob.
Per chi non lo conoscesse o non associasse subito il suo nome a certi fumetti, ricordo che Fenzo dagli anni '50 fino ad oggi ha creato e collaborato per numerose testate storiche, portando il suo inconfondibile tratto anche all'estero, ricevendo premi, riconoscimenti e successi non solo da noi, ma anche in Francia, in Belgio ecc... Ha creato serie che hanno fatto la storia del fumetto italiano come SIMBA, JUNGLA, KOKO affrontando tematiche e generi trai più diversi anche sociali, ambientali oltre che fantastici, horror e avventurosi....
Ha disegnato serie per ragazzi ispirati ai capolavori della letteratura come KIM, ROBIN HOOD, CYRANO DE BERGERAC e L'ULTIMO DEI MOHICANI ....
..... passando per settimanali a fumetti di impronta cattolica fino ad approdare alle edizioni pocket per adulti di RENZO BARBIERI dove con PIERINO negli anni '80 fece un boom di vendite nelle edicole, ma anni prima, nel 1977, aveva già sconvolto le letture sexy degli italiani con il suo personaggio più ambiguo e diabolico, la conturbante diavolessa ermafrodita BELZEBA (uno dei primi personaggi se vogliamo trans e ambigui del fumetto italiano...poi ripreso dalla serie di Sandro Angiolini). Oltre a questi titoli di enorme successo ha disegnato serie sexy più brevi come YUPPIE, ZANZIBAR e alcuni episodi conclusivi di serie antologiche come CORNA VISSUTE e TERROR ecc...
Ha inoltre collaborato con il mitico HUGO PRATT alla creazione di personaggi e serie di successo come CAPITAN MOKO e KIWI...
A lui, oltre a varie mostre, è stato dedicato uno splendido libro illustrato con le immagine delle sue donne disegnate intitolato PORTFOLIO "LE DONNE DI STELIO FENZO" edito da VOILIER (acquistabile cliccando QUI ) e sempre per la stessa casa editrice potrete trovare il volume a fumetti dedicato a RAQUEL altra sexy eroina western creata dal maestro insieme a PAOLO TRIVELLATO....
Leggendo questa simpatica intervista vi renderete conto meglio di quello che ho scritto su di lui non sono semplici complimenti di circostanza e sopratutto scoprirete curiosi aneddoti su quel vasto e pittoresco mondo dei sexy pocket italiani, sul mitico Barbieri...alla fine forse sorriderete o riderete come ho riso io leggendo le simpatiche risposte del maestro Fenzo, un gran signore e artista che ci ha regalato tanta fantasia fatta "fumetto" e tanta ancora ne ha da regalare...
Tippy: Maestro, è un grandissimo onore poterla intervistare, anche perché andando a leggere la sua biografia , ho scoperto che lei è un artista veramente poliedrico, che ha disegnato e collaborato in tantissime opere, fumetti e persino nel cinema, spaziando in vari generi da quello per ragazzi, al sociale-impegnato, fino a quello che è la passione di questo blog, ovvero il fumetto sexy per adulti….Quello che personalmente mi ha sempre colpita e affascinata del suo tratto, nel disegnare i suoi personaggi (sia donne che uomini) è quel mix tra umorismo e solarità tipicamente italiane e una certa vena più dark diabolica – maliziosa e molto sexy dal tratto forse più internazionale… Anche se disegnava un personaggio che per sceneggiatura doveva essere “brutto” questo assumeva comunque (grazie al suo inconfondibile tratto) delle sfumature accattivanti e molto sexy! Un mix vincente insomma ….è solo una mia impressione o e quello che lei a suo modo voleva comunicare?
Stelio Fenzo: Intanto grazie per i tuoi giudizi su quello che ho fatto. Alla tua domanda finale rispondo con un :SI !
T: Lei è “figlio” della grande scuola veneziana, quella del celebre gruppo di artisti chiamato "Asso Di Picche", che comprendeva importanti nomi come quelli di Hugo Pratt, Mauro Fastinelli e Alberto Ongaro…Cosa ricorda di questi suoi colleghi, di quel periodo giovanile, di quelle grandi scuole che forse oggi purtroppo non esistono più? Chi sono stati i suoi maestri e miti artistici?
S.F.: Ho conosciuto e sono stato amico di tutti loro, ma il cartoonist che mi ha insegnato di più è stato Giorgio Bellavitis del gruppo veneziano e Gianni De Luca che ho conosciuto a Roma nella sede de “Il Vittorioso” nel 1950.
Con lui fui amico e collega quando lavorammo a” Il Giornalino” fino a quando morì.
T: Perchè questa passione proprio per il fumetto? Qual è stato il suo primo vero e originale personaggio a fumetti da lei creato?
S.F. : Ho fin da bambino amato il fumetto e il mio primo personaggio da me creato è stato proprio JUNGLA.
Mi fu proposto da Renzo Barbieri, ma la sua figura è nata da uno studio mio...
T: Ha sempre disegnato e basta o spesso ha collaborato anche alle sceneggiature, dando sue idee per sviluppare certe trame o evolvere certi suoi personaggi? ….Senza far torto a nessuno: con quale sceneggiatore ha avuto più alchimia?
S.F. : Ho quasi sempre disegnato su sceneggiature di altri, specialmente per le pubblicazioni di Barbieri
che affidò le sceneggiature di Jungla (e altre) al mio amico Paolo Trivellato. Per le storie di SIMBA per “Il Giornalino” ebbi come sceneggiatrice mia moglie Loredana D'Este e per altre sempre per il Giornalino, mio nipote Fabio Fenzo.
Questi quindi sono gli sceneggiatori con i quali ho avuto “più alchimia”.
T: Dopo la collaborazione con il grande Pratt per serie avventurose e poi col mitico Giornalino (che era edito da una casa editrice cattolica) per serie più per ragazzi, arriva il periodo delle mitiche serie pocket a fumetti per adulti con JUNGLA…dal sacro al profano insomma…come è avvenuto questo salto di genere? Curiosità per un filone nuovo che stava nascendo all’epoca? Quali sono state, se ci sono state le iniziali difficoltà, dubbi o perplessità?
S.F: Nell'anno, mi pare, 1963 quando il mercato inglese preferì i disegnatori spagnoli perché costavano meno, io rimasi senza lavoro e per fortuna un giorno, il grande disegnatore Dino Battaglia (mio amico) venne a trovarmi assieme a Hugo Pratt mi diede l'indirizzo di Renzo Barbieri al quale mi rivolsi andandolo a trovare a Milano.
Lui mi accolse molto bene e cominciò una lunga e felice collaborazione in sincrono con Il Giornalino.
Nessun dubbio o perplessità quindi...
T: Che ricordo ha di Renzo Barbieri come direttore, scrittore e persona?
S.F: Di Renzo Barbieri ho veramente un bel ricordo sia come direttore, sia come scrittore pieno di fantasia. Era una persona molto amabile!
Ti telefonava per comunicarti le cose belle, mentre per quelle brutte delegava Giuseppe Pederiali che purtroppo è morto recentemente, nel 2013, dopo un mese di coma dovuto a un grave incidente stradale...
T: Alla Edifumetto, il suo personaggio mitico e di grande successo fu senza dubbio Pierino, ma disegnò comunque anche per altre serie sexy horror come Belzeba... Quale era la sua preferita, quella più divertente da disegnare e quella che poi come risultato finale considerava la più eroticamente efficace?
S.F: PIERINO sì fu di grande successo, ma la mia preferita fu certamente JUNGLA per la quale sono stato più volte invitato in Francia e viene tuttora ripubblicata in Belgio.
Nel Museo del Fumetto di Bruxelles c' è persino una sua copia. JUNGLA ebbe delle sceneggiature intelligenti fatte appunto dal mio amico Paolo Trivellato.
T: Aveva degli aiutanti, tipo uno studio o matite e chine erano completamente sue?
S.F: Ho sempre disegnato da solo...Ho sempre voluto che le cose belle o meno belle fossero soltanto mie.
T: Il Pierino dei fumetti era un mix tra il classico personaggio delle famose barzellette sporche all’ italiana e quello creato al cinema da Alvaro Vitali…Però con il proseguire degli episodi (e grazie anche soprattutto ai suoi eccezionali disegni) il personaggio riuscì a diventare comunque molto più sexy e se vogliamo anche più aitante del Vitali cinematografico (che era tutto meno che sexy)… Questa è altre scelte diverse da quelle dei film, come l’inserimento per esempio delle caricature di Diego Abatantuono (divenuto uno degli amici di Pierino) a cosa erano dovute? Di chi furono quelle idee che poi fecero la fortuna della serie che altrimenti avrebbe avuto minori sviluppi narrativi?
S.F: Grazie per "eccezionali disegni", troppo buona!
Per Diego Abatantuono, le idee appunto furono di chi mi forniva la sceneggiatura, ma purtroppo al momento non ricordo chi fosse l'autore...
T: Rileggendoli oggi alcuni episodi di Pierino, ci rendiamo conto di quanto in quegli anni in Italia ci si infischiasse altamente dell’odierno (e spesso troppo usato e un po’ ipocrita o stucchevole) “politicamente corretto”: le battutacce o situazioni omofobe, razziste, sessiste ecc si sprecavano. Oggi le stesse, scatenerebbero polemiche a non finire! Allora invece il tutto era forse giustificato con l’ambientazione e il personaggio comico…A lei personalmente pesava un po’ la troppa volgarità di quella serie, l’avrebbe alleggerita o alla fin fine la trovava divertente e giusta per quel contesto?
S.F: Sono pienamente d'accordo con te per quanto riguarda il “politicamente corretto”....Io mi limitavo a disegnare quanto richiesto senza pormi troppi problemi.
T: Ricorda qualche aneddoto simpatico e curioso della sua esperienza alla Edifumetto? Che aria si respirava al suo interno? Ricorda qualche collega particolarmente simpatico o bizzarro?
S.F: Fra i colleghi il più simpatico era Ferdinando Tacconi (e il più bravo anche detto inter nos) poi Tito Marchioro che fui io a presentare a Renzo Barbieri. Anzi di questo fatto ricordo che ci fu un equivoco poiché a Marchioro avevo detto quanto era il mio compenso e lui alle proposte di Barbieri piuttosto più basse si era lamentato, accettandole comunque però, perché era rimasto senza lavoro dalla Francia. Ricordo che il giorno stesso Renzo mi telefonò rimproverandomi perché avevo detto a Marchioro il mio compenso che,allora, era particolarmente unico...
T: C’è una serie, tra quelle erotiche, non disegnata da lei che in un certo modo invidiava agli altri e le sarebbe piaciuto disegnarla o collaborarci in qualche modo? Lei si divertiva da semplice lettore a seguire alcune di quelle serie o si limitava a disegnarle, ma poi le sue letture fumettistiche si fermavano ad altri generi?
S.F: Ero completamente soddisfatto delle mie scelte e non invidiavo nessuno, anzi no...invidiavo HESSA che avevo proposto io a Renzo (come è citato anche nel libro “MMAGINARIO SEXY” volume secondo di Luca Mencaroni a pag.VII )...
Quelle serie mi limitavo a disegnarle, ma le mie letture fumettistiche erano poi di altro genere. Anzi le mie letture erano indirizzate a libri letterari che mi servivano di più per arricchire le mie conoscenze. Non possiedo i libri letti dal mio amico Hugo Pratt (si parla di 30000 !!) ma la mia libreria ne avrà,penso,3000. Tutto in proporzione quindi...
T: Molto spesso alcuni fumettisti per ispirarsi nei disegni a certe scene sexy o erotiche, un po’ complicate da riprodurre con la sola immaginazione, prendevano spunto da riviste fotografiche per adulti (tipo Playboy, Le Ore o simili) oppure da immagini erotico - artistiche già esistenti ….era un metodo che usava a volte anche lei e se si dove traeva spesso spunto?
S.F: Mi pare che talvolta comperavo LE ORE, ma di solito mi affidavo alla mia fantasia...
T: Da dove deriva invece il suo nome d'arte "Esteban Gutierrez de Saavedra" ?
S.F: ESTEBAN GUTIERREZ DE SAAVEDRA me lo inventai perché mi piaceva mettere una firma senza usare il mio nome, per timore della censura...
T: C’era, secondo lei, trai suoi colleghi o collaboratori dell’epoca dei pocket per adulti, un disegnatore, illustratore di copertina o uno sceneggiatore che magari oggi non è stato molto rivalutato e che invece avrebbe meritato di più?
S.F: Sì, penso all' immenso GIANNI DE LUCA che, con la trilogia shakespeariana, ha fatto maturare il fumetto facendolo diventare teatro e cinema, anticipando gli americani di una decina di anni. Forse (anche per il suo carattere schivo) non fece mai pubblicità per se stesso, tanto che in Francia i più nemmeno lo conoscono...
T: Per concludere, se lei oggi dovesse inventarsi un nuovo personaggio o dovesse consigliare a un autore odierno o esordiente, un nuovo eroe o eroina per una moderna serie sexy a fumetti che idee suggerirebbe?
SF: E chi stamperebbe oggi una serie sexy?...Ma ammesso che questo fosse possibile suggerirei: BERLUSKAZ e le sue puttane ! ...quello che purtroppo vive ancora a Arcore...Ciao a Tutti!
Stelio Fenzo.
...AHAHAHAH!!!...da quest'ultima risposta capirete che non è possibile non amare un artista fantasioso, ironico e "libero" come il maestro Fenzo, che ringrazio per avermi concesso questa piacevolissima intervista e a cui auguro un bellissimo Natale e un ancor più bello e fantasioso Anno Nuovo! Grazie ancora...
Tippy
T: Dopo la collaborazione con il grande Pratt per serie avventurose e poi col mitico Giornalino (che era edito da una casa editrice cattolica) per serie più per ragazzi, arriva il periodo delle mitiche serie pocket a fumetti per adulti con JUNGLA…dal sacro al profano insomma…come è avvenuto questo salto di genere? Curiosità per un filone nuovo che stava nascendo all’epoca? Quali sono state, se ci sono state le iniziali difficoltà, dubbi o perplessità?
S.F: Nell'anno, mi pare, 1963 quando il mercato inglese preferì i disegnatori spagnoli perché costavano meno, io rimasi senza lavoro e per fortuna un giorno, il grande disegnatore Dino Battaglia (mio amico) venne a trovarmi assieme a Hugo Pratt mi diede l'indirizzo di Renzo Barbieri al quale mi rivolsi andandolo a trovare a Milano.
Lui mi accolse molto bene e cominciò una lunga e felice collaborazione in sincrono con Il Giornalino.
Nessun dubbio o perplessità quindi...
T: Che ricordo ha di Renzo Barbieri come direttore, scrittore e persona?
S.F: Di Renzo Barbieri ho veramente un bel ricordo sia come direttore, sia come scrittore pieno di fantasia. Era una persona molto amabile!
Ti telefonava per comunicarti le cose belle, mentre per quelle brutte delegava Giuseppe Pederiali che purtroppo è morto recentemente, nel 2013, dopo un mese di coma dovuto a un grave incidente stradale...
T: Alla Edifumetto, il suo personaggio mitico e di grande successo fu senza dubbio Pierino, ma disegnò comunque anche per altre serie sexy horror come Belzeba... Quale era la sua preferita, quella più divertente da disegnare e quella che poi come risultato finale considerava la più eroticamente efficace?
S.F: PIERINO sì fu di grande successo, ma la mia preferita fu certamente JUNGLA per la quale sono stato più volte invitato in Francia e viene tuttora ripubblicata in Belgio.
Nel Museo del Fumetto di Bruxelles c' è persino una sua copia. JUNGLA ebbe delle sceneggiature intelligenti fatte appunto dal mio amico Paolo Trivellato.
T: Aveva degli aiutanti, tipo uno studio o matite e chine erano completamente sue?
S.F: Ho sempre disegnato da solo...Ho sempre voluto che le cose belle o meno belle fossero soltanto mie.
T: Il Pierino dei fumetti era un mix tra il classico personaggio delle famose barzellette sporche all’ italiana e quello creato al cinema da Alvaro Vitali…Però con il proseguire degli episodi (e grazie anche soprattutto ai suoi eccezionali disegni) il personaggio riuscì a diventare comunque molto più sexy e se vogliamo anche più aitante del Vitali cinematografico (che era tutto meno che sexy)… Questa è altre scelte diverse da quelle dei film, come l’inserimento per esempio delle caricature di Diego Abatantuono (divenuto uno degli amici di Pierino) a cosa erano dovute? Di chi furono quelle idee che poi fecero la fortuna della serie che altrimenti avrebbe avuto minori sviluppi narrativi?
S.F: Grazie per "eccezionali disegni", troppo buona!
Per Diego Abatantuono, le idee appunto furono di chi mi forniva la sceneggiatura, ma purtroppo al momento non ricordo chi fosse l'autore...
T: Rileggendoli oggi alcuni episodi di Pierino, ci rendiamo conto di quanto in quegli anni in Italia ci si infischiasse altamente dell’odierno (e spesso troppo usato e un po’ ipocrita o stucchevole) “politicamente corretto”: le battutacce o situazioni omofobe, razziste, sessiste ecc si sprecavano. Oggi le stesse, scatenerebbero polemiche a non finire! Allora invece il tutto era forse giustificato con l’ambientazione e il personaggio comico…A lei personalmente pesava un po’ la troppa volgarità di quella serie, l’avrebbe alleggerita o alla fin fine la trovava divertente e giusta per quel contesto?
S.F: Sono pienamente d'accordo con te per quanto riguarda il “politicamente corretto”....Io mi limitavo a disegnare quanto richiesto senza pormi troppi problemi.
T: Ricorda qualche aneddoto simpatico e curioso della sua esperienza alla Edifumetto? Che aria si respirava al suo interno? Ricorda qualche collega particolarmente simpatico o bizzarro?
S.F: Fra i colleghi il più simpatico era Ferdinando Tacconi (e il più bravo anche detto inter nos) poi Tito Marchioro che fui io a presentare a Renzo Barbieri. Anzi di questo fatto ricordo che ci fu un equivoco poiché a Marchioro avevo detto quanto era il mio compenso e lui alle proposte di Barbieri piuttosto più basse si era lamentato, accettandole comunque però, perché era rimasto senza lavoro dalla Francia. Ricordo che il giorno stesso Renzo mi telefonò rimproverandomi perché avevo detto a Marchioro il mio compenso che,allora, era particolarmente unico...
T: C’è una serie, tra quelle erotiche, non disegnata da lei che in un certo modo invidiava agli altri e le sarebbe piaciuto disegnarla o collaborarci in qualche modo? Lei si divertiva da semplice lettore a seguire alcune di quelle serie o si limitava a disegnarle, ma poi le sue letture fumettistiche si fermavano ad altri generi?
S.F: Ero completamente soddisfatto delle mie scelte e non invidiavo nessuno, anzi no...invidiavo HESSA che avevo proposto io a Renzo (come è citato anche nel libro “MMAGINARIO SEXY” volume secondo di Luca Mencaroni a pag.VII )...
Quelle serie mi limitavo a disegnarle, ma le mie letture fumettistiche erano poi di altro genere. Anzi le mie letture erano indirizzate a libri letterari che mi servivano di più per arricchire le mie conoscenze. Non possiedo i libri letti dal mio amico Hugo Pratt (si parla di 30000 !!) ma la mia libreria ne avrà,penso,3000. Tutto in proporzione quindi...
T: Molto spesso alcuni fumettisti per ispirarsi nei disegni a certe scene sexy o erotiche, un po’ complicate da riprodurre con la sola immaginazione, prendevano spunto da riviste fotografiche per adulti (tipo Playboy, Le Ore o simili) oppure da immagini erotico - artistiche già esistenti ….era un metodo che usava a volte anche lei e se si dove traeva spesso spunto?
S.F: Mi pare che talvolta comperavo LE ORE, ma di solito mi affidavo alla mia fantasia...
T: Da dove deriva invece il suo nome d'arte "Esteban Gutierrez de Saavedra" ?
S.F: ESTEBAN GUTIERREZ DE SAAVEDRA me lo inventai perché mi piaceva mettere una firma senza usare il mio nome, per timore della censura...
T: C’era, secondo lei, trai suoi colleghi o collaboratori dell’epoca dei pocket per adulti, un disegnatore, illustratore di copertina o uno sceneggiatore che magari oggi non è stato molto rivalutato e che invece avrebbe meritato di più?
S.F: Sì, penso all' immenso GIANNI DE LUCA che, con la trilogia shakespeariana, ha fatto maturare il fumetto facendolo diventare teatro e cinema, anticipando gli americani di una decina di anni. Forse (anche per il suo carattere schivo) non fece mai pubblicità per se stesso, tanto che in Francia i più nemmeno lo conoscono...
T: Per concludere, se lei oggi dovesse inventarsi un nuovo personaggio o dovesse consigliare a un autore odierno o esordiente, un nuovo eroe o eroina per una moderna serie sexy a fumetti che idee suggerirebbe?
SF: E chi stamperebbe oggi una serie sexy?...Ma ammesso che questo fosse possibile suggerirei: BERLUSKAZ e le sue puttane ! ...quello che purtroppo vive ancora a Arcore...Ciao a Tutti!
Stelio Fenzo.
...AHAHAHAH!!!...da quest'ultima risposta capirete che non è possibile non amare un artista fantasioso, ironico e "libero" come il maestro Fenzo, che ringrazio per avermi concesso questa piacevolissima intervista e a cui auguro un bellissimo Natale e un ancor più bello e fantasioso Anno Nuovo! Grazie ancora...
Tippy
Bella intervista. Ti segnalo però che le tavole di Belzeba che hai inserito sono di Sandro Angiolini e non di Stelio Fenzo. Fenzo non ne disegnò mai la serie regolare, ma realizzò una storia horror autoconclusiva (pubblicata non ricordo in quale testata), che poi, ridisegnata da Angiolini, diventò il primo numero di Belzeba.
RispondiEliminaGrazie Enrico, ho già provveduto a correggere...mi sono fidata troppo delle biografie che circolano sul web e che erano poco chiare sulla reale paternità di Belzeba, anche la Guida del Fumetto attribuiva la serie a Fenzo...anche se pure io riconoscevo nei disegni più lo stile di Angiolini...comunque felice che l'intervista ti sia piaciuta : ))
EliminaIO! IO!!! IO!!!! IO SONO UNO DEGLI AMICI CHE HA INONDATO TIPPY!!!
RispondiElimina...cioè...ehm...volevo dire...sono uno di quelli che ha proposto domande per il grande Stelio Fenzo. Ecco, ci tenevo a dirlo! Poi stanotte leggo con calma l'intervista, buon divertimento a tutti! :-)
Gary!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGradevolissima intervista che riporta in luce un artista straordinario, a cui il mondo del fumetto italiano deve un grande ringraziamento!
RispondiEliminaGrazie Tippy, e grazie Sig. Fenzo!!!
Ah, grande Tippy, un'intervista bellissima a un artista speciale, ottimo lavoro!
RispondiEliminaGrazie per i complimenti a tutti, sono contenta che vi sia piaciuta, spero ne seguiranno altre se riuscirò a trovare artisti carini e disponibili come Fenzo e gli altri fin'ora intervistati....Grazie anche a voi lettori del blog (Gary e Pontellino in testa che mi avete suggerito alcune delle domande!!)
RispondiEliminaveramente una gran bella intervista....mi è assai piaciuto che ti sia rivolta a Fenzo dandogli del lei....oggi non usa più
RispondiEliminaantonius
potrei avere qualche informazioni sul fantomatico supplemento al n 12 di jungla ?
RispondiEliminagrazie
Francesco