Visualizzazione post con etichetta Leone Frollo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Leone Frollo. Mostra tutti i post

mercoledì 24 febbraio 2021

I MITICI FUMETTI: BIANCANEVE IN...TRENTA CENTIMETRI (EPISODIO N.9)



IN QUESTO EPISODIO: Mentre i sette nani, accusati di aver rapito Biancaneve,  attendono di morire, appesi agli spalti del castello di Re Kurt, la bella principessa elimina la maga Belinda e con l’aiuto del Grillo Parlante (altro prigioniero della maga) riesce a fare ritorno al castello e a chiarire l’equivoco, salvando giusto in tempo i suoi amici nani. Tutto sembra essere tornato alla normalità, ma mentre al castello si festeggia il ritorno di Biancaneve, una giovane contadina viene aggredita nel bosco da un drago. Giunta la notizia a Re Kurt, il sovrano manda un gruppo di soldati alla ricerca del drago, la bestia però li fa fuori tutti, lasciandone in vita soltanto uno con un messaggio per il re. Il drago si dice capace di riuscire a distruggere il regno, se ogni settimana non gli verrà consegnata una ragazza vergine da divorare, impresa che si rivelerà assolutamente non facile, dato che nel regno non viene trovata una sola ragazza vergine. A risolvere la questione sarà proprio il Grillo parlante che proporrà a Kurt la soluzione vincente, in cambio del titolo di Duca. Tornata la serenità, il re si rende conto che sua figlia soffre la mancanza di un amante e su consiglio della stessa Biancaneve emana un editto per trovarle marito. Solo che la bella e focosa principessa ha espresso una richiesta molto particolare: il candidato dovrà possedere un pene di ben…trenta centimetri!!!

Nuovo appuntamento con Biancaneve e le sue avventure con l’albo n.9 (in ordine progressivo) “Trenta Centimetri” del luglio 1973, firmato dalla solita formidabile coppia costituita da RUBINO VENTURA  e LEONE FROLLO. Le scan delle prime 6 tavole sono di PAGURO SELVAGGIO, mentre tutte le altre, fino alla fine, sono opera di CHARLES. Ringraziamo entrambi per il preziosissimo contributo a questo progetto. Tutto l’albo è stato completamente rieditato dal sottoscritto che ha provveduto a ripulire tutte le tavole, raddrizzarle, rifare tutti i bordi alle vignette, eliminare tutte le ombre e difetti di stampa, ritoccare neri mangiucchiati dall’usura e eliminato tutte le zone “fuori fuoco” con il solito sistema delle “patch” ritagliate da un’edizione francese. Il tutto per offrirvi, nei limiti del possibile, un fumetto come se fosse fresco di stampa.

Ancora una volta ci accingiamo a leggere un’avventura molto divertente e ben disegnata, dove il ricordo di una Biancaneve ingenua, conosciuta nei primi episodi, si fa sempre più labile. 

Il personaggio cresce sotto il profilo caratteriale, allo stesso modo in cui crescono i suoi appetiti sessuali, tanto da mettere in seria difficoltà suo padre, costretto a trovarle, tramite un editto, un uomo che possegga tra le gambe un attrezzo di ben trenta centimetri. Come al solito, i testi si sposano perfettamente con gli splendidi disegni, il linguaggio è fresco, snello, divertente e alcune battute meriterebbero davvero di essere incorniciate, ne citero una soltanto di Biancaneve che, pensierosa, affacciata gli spalti del castello, pensa: “Uffà…possibile che nel mio regno ci siano solo misure piccole?”. Vignetta dalla quale ho tratto un mini poster che campeggia su una delle pareti del mio studio.

Vi lascio al piacere della lettura e vi aspetto nei commenti.

ISI

sabato 30 gennaio 2021

I MITICI FUMETTI: CASINO IN...PSICOPATIE SESSUALI (EPISODIO N.20)


IN QUESTO EPISODIO: Alla Maison Blanche giunge  il Professor Kraft-Ebing di Amburgo. L'uomo, studioso di psicopatie sessuali, sta scrivendo un libro sull'argomento e vorrebbe intervistare le ragazze di Madame Con per farsi raccontare tutte le loro esperienze con i clienti, sicuro di trarre materiale interessante per la sua opera. La maitresse, inizialmente riluttante all'idea, si lascia poi convincere quando lo studioso afferma che l'Università di Amburgo e l'Accademia delle Scienze di Berlino gli hanno messo a disposizione una grossa somma per il progetto e che quindi le ragazze verrebbero pagate ugualmente, come se stessero svolgendo il loro normale lavoro. Le interviste hanno così inizio e il professore, visita dopo visita, ascolta dalla viva voce della ragazze tutte le loro esperienze più strambe e bizzarre avute con i propri clienti in anni di onorata carriera. L'uomo appare serio, incorruttibile, non batte piega davanti alla nudità delle ragazze e persino a qualche loro proposta di passare dalla teoria alla pratica. La cosa diventa argomento di discussione e di pettegolezzi tra il personale della Maison, le ragazze sospettano che anche lo studioso nasconda qualche personale deviazione sessuale, la Con però non è d'accordo e propone una scommessa di mille franchi a testa se queste riusciranno a far emergere una depravazione del professore. Chi avrà ragione? Leggete per scoprirlo.

Nuovo appuntamento con la serie "Casino", della quale vi proponiamo oggi l'episodio n.20, apparso nelle edicole nell'ottobre del 1986. L'albo, scansionato ed editato dal sottoscritto, risulta orfano di una pagina, per cui mancano le tavole 35 e 36 che però non influiscono sulla comprensione della trama.

Stavolta, come tematica scelta, ci viene proposto dallo sceneggiatore Rubino Ventura un autentico viaggio nel mondo delle svariate psicopatie sessuali. La figura del Professore si rifà ad una persona realmente esistita, lo psichiatra austriaco Richard Freiherr Von Kraft-Ebing (Mannheim, 14 agosto 1840 - Graz, 22 dicembre 1902) che nel 1886 pubblico il suo libro "Psychopathia Sexualis" (stesso titolo usato per il nostro fumetto), uno dei primi testi che tratta l'argomento. II libro, così come il fumetto, espone un vasto elenco di parafilie, dando particolare rilievo all'omosessualità maschile. Kraft-Ebing, in questo testo, coniò i termini sadismo e masochismo. Sul libro è basata anche gran parte della vicenda raccontata nel film "La Matriarca", del 1968, diretto dal regista Pasquale Festa Campanile.

Ritornando al nostro fumetto, ribadisco ancora una volta la mia non preferenza verso questa serie che apprezzo esclusivamente (tranne forse per un paio di episodi particolarmente divertenti ed eccitanti) per i disegni del maestro Leone Frollo. È un tipo di erotismo, quello trattato in questa collana, che non incontra i miei gusti e dove le sceneggiature, troppo spesso, difettano in più punti, ma resta un'opinione del tutto personale. Fateci sapere nei commenti se la storia vi è piaciuta. Buon week-end a  tutti.

ISI

sabato 23 gennaio 2021

I MITICI FUMETTI: BIANCANEVE IN....I NANI NEI GUAI (EPISODIO N.8)


IN QUESTO EPISODIO: Per avere conferma suoi suoi sospetti riguardanti sua moglie Naga (per vedere episodio precedente CLICCA QUI), Re Kurt, al seguito delle proprie guardie, irrompe con l’uso della forza nel laboratorio segreto della consorte, scoprendo che in realtà è una strega. Naga viene fatta prigioniera e di lì a poco anche il principe Harold, suo complice, segue la stessa sorte. Sotto tortura, i due prigionieri confessano le loro colpe e sono destinati ad essere condannati a morte, ma Naga riesce a trovare il modo per liberarsi e lasciare il castello tramite un passaggio segreto, lasciando Harold al proprio destino. Recatasi nel deserto del Menga, dove vive la sua amica Belinda, una potente strega che ha il debole per lei, l’ex regina prima gli racconta tutte le proprie disavventure, poi si allea con Belinda per ottenere vendetta contro Re Kurt e Biancaneve, utilizzando come ulteriori complici proprio i migliori amici dell’odiata figliastra: i sette nani!…

 

Dopo la parentesi del mese scorso con l’albo fuori serie “Biancaneve a New York”, torniamo a riprendere le fila della serie regolare con questo nuovo episodio, l’ottavo in ordine progressivo. “I Nani nei Guai”  - ANNO II n.6 - fa la sua comparsa nelle edicole nel giugno del 1973 e rappresenta un’episodio importante per la saga della nostra bella e sexy principessa, in quanto assistiamo alla momentanea disfatta della perfida Naga che,  pur alleandosi con la potente Maga Belinda, nel tentativo di disfarsi una volta e per tutta dell’odiata figliastra e di Re Kurt, vede tramutarsi la sua vendetta in un buco nell’acqua. Belinda, gran gnocca e lesbica dichiarata, alla fine, preferisce l’ingenua e candida (si fa per dire) Biancaneve al posto della ex regina, giudicando Naga “troppo puttana”. In realtà, una volta ascoltate dalla viva voce della fanciulla tutte le sue peripezie, Belinda (oramai invaghita di Biancaneve) si rende conto che la bella principessa tanto ingenua e pura non lo è  affatto, ma potremmo mai dargli torto? Dopo essere stata deflorata “in volo” dall’uomo uccello Alceste nel sesto episodio “La Scoperta dell’amore”, la nostra si è data poi da fare con i suoi amici nani, ha chiesto a Robin Hood di essere violentata un “pochino” e si è concessa al principe Harold, senza contare che stava per essere “trafitta” sia dall’uomo centauro (li sì che sarebbe stato un bel problema) che dal Signore dei Serpenti … e siamo ancora ben lungi dall’assistere alla grandissima evoluzione del personaggio riguardante proprio il suo appetito sessuale che crescerà, nel corso della saga, davvero a dismisura. Aspettate poi di vederla incontrare una sua colllega da favola (in tutti i sensi) di nome Cappuccetto Rosso per scoprire quante ne combineranno le due insieme. Altro punto importante racchiuso in questo episodio consiste nel vedere la nostra protagonista fare sesso, per la prima volta, con una donna: la potente strega Belinda, dedita ai piaceri saffici. L’approccio a cui assistiamo, da parte della strega, viene trattato dallo sceneggiatore Rubino Ventura in maniera esilarante sotto il punto di vista dei dialoghi e delle relative azioni. Belinda bacia in bocca Biancaneve, la quale, confusa e turbata esclama: “Siete impazzita? Queste cose non si fanno!” “Davvero?” risponde Belinda. E…un attimo dopo, ecco che la gnoccona bionda, disegnata da Leone Frollo in una maniera strepitosa, liberatasi della parte bassa del suo look, si fionda con tette e figa al vento sulla bella principessa con uno “Yuuuuuuu…” che, personalmente, mi fa schiantare dal ridere. Sui disegni di Leone Frollo vorrei evitare di ripetermi, ma mi risulta impossibile. Tutto l’albo è disegnato in maniera divina, con il compianto maestro veneziano davvero in uno stato di grazia, la qualità del suo elegantissimo segno continua a stupire albo dopo albo, davvero non ci sono parole davanti a una tale maestria grafica, roba da lustrarsi gli occhi.

L’albo, editato e restaurato dal sottoscritto, ha rappresentato per me una grande sfida per cercare di tirare fuori una qualità accettabile che è alla base di questo progetto. Non essendo in possesso dell’albo originale in italiano, ho sfruttato le anonime scansioni di un’edizione francese che avevo trovato in rete, un tantino troppo affette dal filtro “smooth” (che personalmente non uso mai per non deteriorare il segno del maestro), ma tutto sommato abbastanza pulite, alle quali, con un paziente e preciso lavoro di ritaglio ho aggiunto i dialoghi e i balloon originali, nonché parti di disegno che erano state coperte dall’editing francese per via dei balloon più grandi e di forma diversa da quelli originali, prendendoli dallo stesso albo cartaceo uscito a colori, in mio possesso, facente parte del n.8 della collana Best Sellers. Non è stato facile, poiché ho dovuto desaturare tutto l’albo, privandolo del colore, nelle parti in cui mi servivano le “patch” da attaccare sulle scan francesi, anche tutti i contorni delle vignette (completamente sgranati e mangiucchiati) sono stati rifatti ex novo, ma sono soddisfatissimo del risultato, la leggibilità è ottima e confrontato con l’albo originale a colori (identico a quello della serie regolare, eccetto per i colori e il formato più grande), non si notano differenze.

Auguro a tutti una buona lettura e, se vi sarà piaciuto il fumetto, scrivetelo nei commenti.

ISI

sabato 28 novembre 2020

I MITICI FUMETTI: BIANCANEVE IN...BIANCANEVE A NEW YORK - I NANI DI HOLLYWOOD (ALBO EXTRA)

Torna per questo weekend di fine novembre la principessa per eccellenza della più bella sexy fiaba di sempre, targata Edifumetto. In realtà, oggi avremmo dovuto pubblicare l'episodio n.8 della serie regolare, intitolato: "I Nani nei Guai", ma a causa di un editing piuttosto laborioso che mi ha preso più tempo del previsto, ho pensato che al posto di saltare l'uscita (slittata comunque al mese prossimo) avrei potuto pubblicare uno di quegli albi Extra fuori serie la cui pubblicazione era prevista dopo la conclusione del ciclo dei 26 episodi disegnati da Leone Frollo. Così ho deciso di tirare fuori dalla mia fumettoteca questo albo che, di recente, ci era stato richiesto da uno dei nostri lettori e passarlo sotto lo scanner per la gioia di tutti gli estimatori di questo personaggio, dato che si tratta di un albo piuttosto raro, difficilmente reperibile altrove sul web.  "Biancaneve a New York" fa la sua comparsa nelle edicole nel luglio del 1990, uscendo come supplemento a "Fumetti Click" e non si è mai capito se era nato con l'intenzione di rilanciare il personaggio dopo ben dodici anni dalla chiusura della serie, avvenuta con il n.68 "Magia d'Oriente", pubblicato a settembre del 1978. Sì, perché a dispetto di ciò che si legge nella didascalia che trovate nella tavola finale del primo episodio e che cita: "Un uccello a ciascuno non fa male a nessuno, direbbe lo specchio magico. E ne vedremo delle belle, nei prossimi episodi." di episodi, oltre ai due presenti in questo albo, non se ne sono più visti.

Rimane la scelta, pur se si è ormai negli anni '90, di non mostrare, durante le scene di sesso, dettagli espiciti, forse per rimanere inalterata quell'atmosfera soft tipica degli anni '70.

L'idea è simpatica e per non rovinarvi il gusto della lettura, ve la riassumo in poche righe. A causa di un incantesimo ad opera della crudele Grimilde, Biancaneve e il suo sposo, il Principe Azzurro, si risvegliano all'interno di un mobile europeo del XIV secolo, nel negozio dell'artigiano Donald Stein, nella New York del XX° secolo. Al posto di Naga, come matrigna di Biancaneve, c'è appunto Grimilde, anch'essa dotata di arti magiche e alla quale Biancaneve sta parecchio sulle...palle! Anche se...vabbè, poi vedrete. E i sette nani? Tranquilli, ci sono anche loro, solo che non ricordano più nulla del loro passato e per loro Biancaneve è solo una perfetta sconosciuta. Non aggiungo altro e vi lascio al piacere della lettura. 

ISI


sabato 7 novembre 2020

I MITICI FUMETTI: CASINO IN...LA BELLA E LA STREGA (EPISODIO N.14)


IN QUESTO EPISODIO: Alla Maison Blanche, Madame Con riceve la visita di una ragazza, Huguette Villevant, il cui desiderio sarebbe quello di poter far parte della scuderia delle ragazze della casa di tolleranza più nota di Parigi. Huguette, però, sembra proprio non avere  il cosìddetto "Physique du role" : la ragazza appare trasandata, con i capelli stopposi e
vestita di stracci, tanto che il pensiero della maitresse è che questa sia davvero uno "scorfano" come le aveva annunciato, poc'anzi, Fifì. Tuttavia, per non offenderla, la congeda con la scusa di avere il "personale" al completo e che al massimo potrà assumerla come donna di servizio, addetta ai lavori più umili. Huguette si rassegna così a vedere sfumato il proprio sogno, fino a quando un incontro casuale in un parco con una strana vecchina (dai gusti un po' particolari) cambierà del tutto le carte in tavola, ma con delle conseguenze non previste...

PS : E dopo una pausa dovuta a impegni personali del sottoscritto, torna "Casino". La serie targata Edifumetto, realizzata dalla coppia Rubino Ventura e Leone Frollo, mancava su questo blog dallo scorso giugno, scan e edit miei dal terz'ultimo albo in mio possesso, dopodiché, per sperare di poter completare questa collana, si dovrà attendere che, prima o poi, vengano fuori i restanti albi mancanti, anche se non tutti sono stati realizzati, per i disegni, dal maestro veneziano al quale sto rendendo omaggio, su questo blog, anche con Biancaneve, dove una volta giunta a conclusione, proseguirò con altri progetti dedicati a questo impareggiabile artista del pennello. A questo proposito, vi ricordo che dei 33 albi, pubblicati dalla Edifumetto, nella Prima e nella Seconda serie, ben 8 sono stati disegnati da Tito Marchioro.

E veniamo al contenuto di questo quattordicesimo albo. "La Bella e la Strega" è la solita storiellina leggera, senza infamia e senza lode che si legge in modo facile e scorrevole come tutte le sceneggiature firmate da Ventura. Huguette, la giovane protagonista, in realtà, è già bella di natura, solo che non lo sa nemmeno lei, basterà l'occhio esperto di una vecchietta sdentata, ex prostituta, che vanta di aver fatto, ai bei tempi che furono, una marchetta persino con Napoleone, a capire che la ragazza, con i giusti ritocchi e, soprattutto, una accurata lavata (l'ultima risale a quando Huguette aveva solo dieci anni, pensate un po'...) possa essere all'altezza di svolgere tutt'altro compito all'interno della maison dove invece è stata assunta come sguattera. Purtroppo la vecchietta, gran lesbicona, pretende di essere ricompensata, finché campa, da Huguette sessualmente e quando la ragazza, ottenuto lo scopo di farsi assumere come puttana, pensa bene di sottrarsi al patto... Ecco che la vecchietta si vendica a modo suo, innestando il plot della trama vera e propria, il suo sviluppo e la conclusione. A rendere quest'albo meritevole di essere letto, non è quindi la storia che ci viene raccontata, tra l'altro nemmeno tanto originale, ma i soliti, meravigliosi, disegni di Frollo. Anche sul fronte erotico si ravvisa un coinvolgimento praticamente nullo, in quanto, eccetto alcuni "quadri" che mostrano Huguette alle prese con i vari clienti, vi sono le solite cadute di stile dell'autore che ammazzano, a  mio avviso, la componente erotica, vedere una vecchia di 80 anni, senza denti, praticare del sesso orale con una ragazza giovane e bella, senza contare, chiamiamolo, l'inconveniente che capita ad Huguette mentre intrattiene uno dei clienti della Maison (non vi dico di cosa si tratta per non spoilerare)...
Insomma, sfido chiunque ad eccitarsi, cosa che un fumetto di genere erotico dovrebbe essere in grado di fare. Si può dire che la scena più "intrigante", almeno per chi ama le taglie forti, sia quella in cui si vede Madame Con fare sesso con Bob. Ma, come sempre, spetta a voi lettori l'ultima parola.

A corredare quest'albo, il solito racconto scritto, intitolato "I Casi di Joselle", firmato sempre dal misterioso L.N. e introdotto da un'illustrazione di Balzano Birago (disegnatore di Zora la vampira) e il quattordicesimo episodio delle avventure del miliardario Julius Ghepier, intitolato "La Vedette", volutamente saltato, in quanto, come saprete, le avventure del noto pervertito vengono raccolte a parte su questo blog.

BUONA LETTURA

ISI





sabato 24 ottobre 2020

I MITICI FUMETTI: BIANCANEVE IN...IL CUORE DI RE KURT (EPISODIO N.7)


Ed eccola qui, Biancaneve, la principessa più amata dei fumetti erotici è di nuovo tra noi, dopo ben tre mesi dall'ultimo albo pubblicato qui su ZERO IN CONDOTTA. I motivi di questi tre mesi di latitanza sono dovuti al fatto che il sottoscritto era impegnato su altri lavori editing, mentre nel frattempo cercava di recuperare il resto degli albi originali da sostituire ad edizioni molto più scadenti in mio possesso, con tavole rimontate, che penalizzavano tantissimo il lavoro di LEONE FROLLO. Sì, perché questo mio progetto, in esclusiva su questo blog, vuole essere principalmente un mio personale omaggio in segno di gratitudine al grande artista veneziano scomparso. È stato, infatti, grazie al lavoro di questo impareggiabile disegnatore, prima su Biancaneve e poi su Lucifera, che in me nacque la grande passione di disegnare fumetti erotici, diciamo... un pochino di anni fa. Ma il mio vuole essere anche un omaggio ai numerosi fans di questo personaggio che, come me, portano la bella e sexy principessa dai capelli color ebano nel cuore.

E riprendiamo le fila delle avventure esattamente da dove ci eravamo fermati. Ultimata la pubblicazione dei primi (e unici) 6 albi della ristampa Super Biancaneve, si continua con questo n.7 "Il Cuore di Re Kurt", ovviamente parliamo di settimo episodio in ordine cronologico dei 26 in totale realizzati dalla coppia Ventura - Frollo, stavolta ho attinto per le scan all'albo della serie originale in mio possesso che, per i "puristi", come si può tranquillamente leggere anche dalle note editoriali, è l'albo n.5 della seconda annata, uscito nelle edicole italiane nel Maggio del 1973. 

IN QUESTO EPISODIO: Biancaneve, grazie all'aiuto di Robin Hood (per vedere l'episodio precedente CLICCA qui) riesce a fare ritorno dai suoi amici nani, così mentre la bella principessa si preoccupa di farli divertire, Chiappolo, nel tentativo di riuscire a sedurre il principe dei ladri, del quale sembra essersi invaghito, promette di dargli in cambio una manciata di diamanti. L'ingenuità di Chiappolo però è assolutamente disarmante, infatti, Robin Hood capisce subito che il luogo dove il nano è entrato per andare a prendere i diamanti è una vera miniera e nella mente scatta un solo pensiero: riuscire ad arraffare quanti più diamanti possibili, per poi tornare in un secondo momento con un paio di amici e impadronirsi di tutta la  miniera. Stordito e legato Chiappolo, il ladro si dilegua. Insospettiti dall'assenza dei due, gli altri nani, insieme a Biancaneve, si mettono alla loro ricerca e trovato Chiappolo legato, capiscono tutto. Robin Hood va assolutamente fermato prima che possa rivelare ad altri il segreto della miniera e c'è un solo modo: ucciderlo. Biancaneve decide di occuparsene personalmente. Intanto, al castello di Re Kurt, un grave pericolo minaccia la vita del sovrano: sua moglie Naga, innamorata del principe Harold, sta per mettere in atto un piano per eliminare il consorte...

Anche questo episodio si rivela molto ben articolato, con una sceneggiatura molto fluida che rende la lettura molto scorrevole e piacevole. Ventura oltre a preoccuparsi di spiegarci come morì davvero il "Principe dei Ladri" , ci tiene a sottolineare la determinazione e il coraggio di Biancaneve, ormai ben lontana dalla ingenua fanciulla vergine e indifesa conosciuta nei primi episodi, così come ci viene mostrata una Naga più crudele e spietata che mai. I dialoghi, insieme agli splendidi disegni di Frollo, sono il punto di forza di questo fumetto, certe battute andrebbero, secondo me, addirittura incorniciate; vi dico quali sono le mie preferite di questo episodio. La prima è quando Biancaneve colpisce alla testa con un martello Gert lo zingaro, lasciandolo cadavere in una pozza di sangue: "Dev'essere un po' morto!" , questo  l'ingenuo pensiero della principessa. La seconda è quando Harold, scaricato da Naga, si ripresenta a Biancaneve prostrandosi ai suoi piedi: "Perdonami, Biancaneve...ti ho fatto del male, ti ho tradito..." e la fanciulla risponde: "Alzati e sta tranquillo, è acqua passata...e poi anch'io ti ho fatto un sacco di corna!" . Bene, vi lascio alla lettura, fateci sapere nei commenti quali sono state le vostre battute preferite di questo episodio.

BUONA LETTURA

ISI




martedì 16 giugno 2020

I MITICI FUMETTI: CASINO IN...LA MAITRESSE INNAMORATA (EPISODIO N.15)



IN QUESTO EPISODIO: Alla Maison Blanche, una sera come tante, si presenta un nuovo cliente, di bell'aspetto e dall'aria di una persona che economicamente se la passa piuttosto bene. La serata sembra piuttosto fiacca, i clienti sembrano annoiati e indecisi sulle rgazze da scegliere da portarsi in camera, Madame Con punta gli occhi sul nuovo arrivato, sperando che questi, dopo aver scrutato bene tutta la sala, scandagliando attentamente tutte le ragazze con lo sguardo, faccia la sua scelta. E l'uomo la fa, scegliendo proprio la Maitresse. Lusingata ed eccitata dalla novità, la Con accetta e l'uomo, di nome Serge, si dimostra un amante molto passionale, tanto che la donna ha la sensazione di essere tornata indietro a quando aveva vent'anni. La cosa si ripete la sera successiva e quella ancora, ma non solo, Serge inizia a fare una vera e propria corte alla Con al punto che i due finiscono per innamorarsi. Bob non vede di buon occhio la cosa e coinvolge Fifì nelle sue sensazioni negative su Serge. La Con invece sembra vivere una seconda giovinezza e sogna ad occhi aperti, disinteressandosi persino della gestione della Maison. Ma è proprio tutto così come appare? Leggete per scoprirlo.

Ennesimo appuntamento con "Casino", la serie targata Edifumetto con i disegni del grande LEONE FROLLO, di cui oggi vi presentiamo il n.15 apparso nelle edicole nel maggio del 1986, scansionato ed editato per voi tutti dal sottoscritto.

Episodio abbastanza carino e allo stesso tempo un po' amaro, di cui non posso dire altro per non fare spoiler. Per gli amanti delle taglie extra large, lustratevi gli occhi relative alle scene di sesso che vedono come protagonista proprio la corpulenta maitresse della Maison Blanche. Un plauso particolare al disegnatore che è riuscito a rendere appetibili le sequenze erotiche, pur utilizzando un personaggio dal fisico piuttosto "massiccio" (la Con in fondo non è una cicciona orribile, ma solo mooooolto in carne) e non certo giovanissimo come Madame Con. Molto belle, come al solito, le espressioni dei personaggi e la loro recitazione.

Una sceneggiatura semplice, scritta con garbo e che si lascia leggere molto volentieri, ma che ci dà da subito l'impressione di dove voglia andare a parare nel finale, ciò non toglie che il fumetto risulti comunque godibile a livello di ritmo e per la scelta del tema trattato. Per una volta, facciamo a meno delle perversioni a cui siamo abituati e caliamoci tutti in quel sentimento misterioso che, ahimè, domina il modo da sempre, causando gioie (rare) e sofferenze (tante): l'amore. A costo di essere cinico, ma non è molto meglio solo scopare e basta? A voi l'ardua sentenza.

In appendice, preceduto dalla solita illustrazione di Birago Balzano, trovate anche il racconto scritto "Kiara la Carezzatrice" a firma del sempre enigmatico L.N.

BUONA LETTURA

ISI

martedì 2 giugno 2020

I MITICI FUMETTI: SUPER BIANCANEVE IN... LA SCOPERTA DELL'AMORE (EPISODIO N.6)



IN QUESTO EPISODIO: Durante la sua prima volta "in volo", tra le braccia di Alceste, l'uomo Uccello, Biancaneve molla la presa nel momento dell'orgasmo e finisce in un mare brulicante di mostruose creature marine. A salvare la bella principessa dai capelli color ebano ci pensa Sireno, creatura per metà uomo e metà pesce e molto dotato di lingua. Ripreso il cammino nella foresta e diretta alla casa dei sette nani, Biancaneve finisce tra le grinfie del Gigante, mentre Alceste, nel tentativo di salvarla, viene spiaccicato da questi come una zanzara. A salvare la principessa dal suo destino interviene il principe dei ladri, Robin Hood, alla quale la nostra si offrirà spontaneamente, per poi scoprire che il celebre ladro preferisce l'ingresso "secondario". Intanto, Naga, apprende dallo specchio magico che Biancaneve risulta essere la più puttana del reame, un affronto che la perfida regina non può tollerare.

Ed eccoci all'ultimo appuntamento con la ristampa di Super Biancaneve, collana che, nelle intenzioni dell'editore, doveva riproporre tutti i 26 episodi disegnati da Leone Frollo, ma che invece si interruppe dopo solo la sesta uscita in edicola. Su Zero in Condotta, questa storia è già stata pubblicata tempo addietro dalla nostra hostess, utilizzando delle scan a bassissima risoluzione  tratte direttamente dalle tavole originali di Frollo, ora potete godervela in versione HD con Scan e editing gentilmente offerti dal sottoscritto.

Si ferma questa ristampa, dicevamo, ma noi non ci fermiamo affatto e dal prossimo mese le avventure di Biancaneve proseguiranno in ordine cronologico, attingendo agli albi della serie regolare originale in mio possesso.

Che dire? La bella e "ingenua" Biancaneve sembra davvero intenzionata a bruciare tutte le tappe in campo erotico e questo naturalmente non va giù alla sua nemica Naga che si vede battere, oltre che in bellezza, anche in mignotteria. "La scoperta dell'amore" è un albo godibilissimo in tutti i sensi, con una sceneggiatura agile, veloce e divertente, condita da quella giusta dose di erotismo che comincia a scolpire in maniera decisa il carattere del nostro personaggio. Rubino Ventura si trova perfettamente a proprio agio nel ricreare l'atmosfera da fiaba, arricchendola di volta in volta con personaggi sempre più bizzarri o presi in prestito da altre fiabe o da storie della più disparata narrativa. I dialoghi sono divertenti, molto ben scritti e già da questo numero potremo notare la tendenza dell'autore nell'utilizzo di frasi e battute anacronistiche che strizzano l'occhio ai tempi moderni con citazioni di ogni genere, caratteristica che si rivelerà una costante assolutamente vincente di questa saga. Dal canto suo, Leone Frollo si dimostra essere sempre di più il disegnatore più adatto a questa serie; le sue ambientazioni, l'atmosfera, i costumi, ma soprattutto la bellezza con la quale riesce a ritrarre tutti i personaggi e a curarne perfettamente tutte le sfumature espressive, rendono questo fumetto davvero un cult di altissimo livello che non poteva non meritare una sua completa versione anche in epoca digitale.

Chiude questo albo la sesta parte di Cappuccetto Rosso, disegnata da Leone Cimpellin e che, purtroppo, data la chiusura prematura della collana, non giungerà a conclusione per sole poche tavole.

Ed ora, come dicono i sette nani nell'ultima tavola della storia: "Andiam, andiam...andiamo a scopettar!". Fermi! Gia eravate partiti? Andate a leggere, piuttosto e... commentate.

BUONA LETTURA

ISI


sabato 23 maggio 2020

I MITICI FUMETTI: CASINO IN...LA MILLESIMA VOLTA (EPISODIO N.13)








IN QUESTO EPISODIO: Alla Maison Blanche c’è aria di festa. Wilma, una delle ragazze di Madame Con, sta per festeggiare la sua millesima volta. A sorte verrà estratto il fortunato cliente che avrà così l’onore, tra l’altro gratis, di contribuire a far tagliare l'importante traguardo alla solerte lavoratrice. E la sorte sceglie Monsieur Clivet, un attempato signore benestante. Clivet dimostra fin da subito di avere una vera e propria passione per Wilma, le sue visite al casino si fanno sempre più frequenti, così come sempre più frequenti diventano le sue generosissime mance extra, fino a quando l’uomo non propone alla ragazza di…sposarlo. Wilma accetta, ma le cose non andranno esattamente come la ragazza aveva immaginato…

Per questo weekend vi lasciamo in compagnia del 13º numero di “Casino”, scansionato ed editato per voi dal sottoscritto. Testi di RUBINO VENTURA, disegni del maestro veneziano LEONE FROLLO.

Se c’è una cosa da dire sui personaggi maschili di questo grandissimo disegnatore all’ interno di questa serie è che questi vengono, nella quasi totale maggioranza dei casi, raffigurati come uomini dall’ aspetto buffo e poco attraente. Ministri, deputati, onorevoli, tesorieri, segretari di stato e chi più ne ha più ne metta, ci vengono tutti mostrati di certo non nel fiore degli anni, dove abbondano pance prominenti e fisici non esattamente “statuari”. 
Se questo penalizza pesantemente l’aspetto puramente relativo a quella che io chiamo “l’estetica dell’erotismo”, è anche vero che la cosa, specie in una serie ambientata all’interno di una casa di tolleranza, ha una sua, chiamiamola così, “giustificazione”. 
Gli uomini giovani, di bell’aspetto o anche cinquantenni dotati di grande fascino e prestanza fisica, si presuppone che non abbiano “bisogno” di frequentare un casino per farsi una sana e liberatoria trombata, salvo rari casi che ci sono stati presentati dagli autori in alcuni numeri della serie. Ma è anche vero che al tipo di clientela costituita dalla tipologia di uomini illustri sopracitata, si potevano almeno abbinare con maggiore frequenza altre categorie di persone come giovani marinai o soldati, uomini dall’aspetto rude, ma con fisici massici e particolarmente dotati, avventurieri, cinquantenni, nobili e non, di bell’aspetto affetti dalle più turpi perversioni, tutti amanti delle prostitute da casino e invece tipi del genere si sono visti davvero poche volte, disegnati da Frollo in maniera impeccabile. Come non ricordare, ad esempio, l'affascinante Conte Albert Polidor (n.9 "Per amore di una puttana") o  il diciottenne Raymond dai tratti del volto davvero angelici e dotato di un fisico da adone (n.10 "Cuore di Mamma"), per citare giusto un paio degli esempi più riusciti. Monsieur Clivet, il protagonista maschile di questo albo, tanto per cambiare, è invece il solito tipo piccoletto, occhialetti, baffetto, grosso naso, fisico gracilino, accenno di pancetta e…non certo superdotato. Insomma, tutti elementi che non faranno di certo impazzire la nostra Tippy e con lei tutte le altre lettrici rappresentanti del “gentil sesso”, ma questa era, purtroppo, la mentalità degli autori di quel periodo riguardo il tipo di estetica maschile che doveva contrapporsi a quella delle donne, sempre raffigurate (e meno male) come delle gran fighe, argomento del quale si è discusso su questo blog svariate volte. 

E veniamo alla storia. L’idea, quella che un frequentatore di case chiuse possa “innamorarsi” o provare un’attrazione così forte nei confronti di una prostituta, al punto di arrivare a sposarla, non è certo originale e d’altronde non è certo l’originalità il fiore all’occhiello di questa collana, tesa a sviluppare per la maggior parte trame e situazioni alquanto bizzarre dove l’erotismo, che dovrebbe rappresentare la colonna portante, viene trattato in maniera scialba e poco coinvolgente, in parecchi casi addirittura per niente. Tuttavia, al di là della piega che poi la storia prende e della quale non vi anticipo nulla per non spoilerare, qualche momento gradevole c’è, come la marchetta che Wilma, da sposata, si fa con un soldato. Momento gradevole, ma non eccitantissimo al punto da far "volare la mente". Mentre ci terrei a sottolineare  un rapido botta e risposta tra un cliente e Madame Con, all’inizio della storia che continua a rimbombarmi nella mente e che mi ha fatto tanto ridere: quando viene introdotta la torta con dieci candeline a forma di “uccello” per festeggiare l’imminente millesima volta di Wilma. Cliente: “Ma le candeline, chiamiamole così, sono soltanto dieci!”Madame Con: “Mica potevamo farci stare mille cazzi…ognuno di quelli vale per cento!” “Casino” è una serie che va presa così com'è, come ho già avuto modo di dire tante volte, con leggerezza e ironia. Un modo per farsi qualche risata e godere, se non altro, di bellisime tavole disegnate, come al solito, con gusto ed eleganza.

In appendice, introdotto da un'illustrazione di BIRAGO BALZANO, trovate "Il Supplizio di Mona", un racconto erotico scritto di tre pagine ad opera del "misterioso" autore che si firma con le iniziali L.N. Chi sarà mai? Confesso che mi è sempre rimasta una grande curiosità al riguardo.

BUONA LETTURA

ISI

venerdì 10 aprile 2020

I MITICI FUMETTI: CASINO IN...GRIDO D'AMORE (EPISODIO N.12)



IN QUESTO EPISODIO: Dalla Spagna arriva la sensualissima Carmen, una nuova ragazza pronta a rinfoltire le fila delle professioniste dell'amore della Maison Blanche di Madame Con. La ragazza, però, ha un problema, non riesce a trattenere il suo grido di piacere quando giunge all'apice dell'orgasmo, grido dotato di un'elevata intensità, in grado di oltrepassare qualsiasi barriera. A una prima valutazione (e come dimostreranno poi i fatti), la cosa viene vista come un fatto negativo, le urla di Carmen potrebbero costituire un serio problema legato al disturbo della quiete pubblica, specialmente nelle ore notturne, rischiando di compromettere le attività della casa di piacere più famosa di Parigi. Tuttavia, la situazione saprà essere sfruttata al meglio dall'abilissima maitresse sia prima che... dopo, quando avverrà qualcosa di assolutamente terribile e inatteso. Dopo Carmen, sarà la volta di una nuova ragazza ad essere assunta, il suo nome è Vania e come la precedente è dotata di un corpo veramente mozzafiato. L'unico neo di Vania è quello di avere il particolare vezzo di nascondere il proprio volto, preferendo scopare con i clienti indossando un cappuccio. Che cosa nasconderà mai? Quale sarà il suo segreto? Leggete per scoprirlo.

12° episodio di "Casino" tratto dalla mia personale collezione di albi disegnati da Leone Frollo, scansionato ed editato dal sottoscritto.

La formula utilizzata dallo sceneggiatore questa volta è quella di rappresentare due situazioni, all'interno dello stesso albo, completamente differenti e slegate tra loro. Nella prima storia seguiamo la vicenda di Carmen che parte abbastanza bene, con tutti i relativi risvolti che si succedono in maniera graduale e veloce, con un buon ritmo e ottime sequenze splendidamente disegnate, come sempre, dal maestro veneziano. Quello che mi è piaciuto di meno è però il finale che trovo sia troppo "soffocato" e lasciato lì, con un senso quasi di "incompletezza", come se una volta esaurita l'idea di partenza non si sapesse più che cosa inventarsi. Nella seconda storia si ha invece la netta sensazione che tutta la vicenda che ruota intorno alla nuova arrivata, Vania, si snodi in maniera troppo frettolosa, come se si fosse buttato giù qualcosa a caso pur di completare le restanti tavole per poter completare il numero di pagine previste dall'albo. Inoltre la sorpresa finale, a mio avviso, è intuibilissima. In definitiva un albo che mi è piaciuto così e così, ma almeno ci si possono deliziare gli occhi davanti a dei disegni davvero impeccabili. Come sempre, l'ultima parola spetta a voi. Buon venerdì a tutti e...

BUONA LETTURA

ISI