Per questo weekend vi lasciamo in compagnia di un bell'albo corposo contenente ben tre storie. Trattasi del n.16 dei ventuno albi pubblicati dalla Ediperiodici dal 1991 al 1994 di "LABBRA CALDE", nient'altro che un ricopertinato che ristampa tutte le storie apparse nella collana "HARD INTERNATIONAL", questo numero contiene, infatti, le storie che erano state pubblicate nel n.19/20. Molto bella, a mio avviso, la copertina di Marco Soldi che diventerà poi il copertinista di "Julia", la detective con le fattezze di Audrey Hepburn creata da Giancarlo Berardi ed edita dalla Sergio Bonelli Editore.
Le scan sono gentilmente offerte e realizzate dall'instancabile guru dei fumettacci, il nostro amico per sempre CHARLES che ringraziamo.
E veniamo ai contenuti: la prima storia che apre l'albo "Ecstasy, la pillola del piacere", disegnata da MAURO LAURENTI, ci porta nel mondo dei Rave Party, molto di moda negli anni '80. I Rave erano una sorta di raduno da parte di giovani che si abbandonavano alla musica elettronica underground, di solito organizzati in mezzo alla natura o in luoghi deserti (magazzini abbandonati, fabbriche dismesse, etc.). Insomma, una megafesta dove i D.J. erano soliti sparare dalle casse dei loro impianti musica martellante al massimo della potenza. La storia ci parla di tre ragazzi italiani, Carlo, la sua ragazza Sandra e Tony che, durante un viaggio a Londra, cercano di procurarsi delle pasticche di ecstasy con l'intento di utilizzarle, una volta tornati in Italia, per organizzare un rave all'insegna dello sballo totale. Jay, il D.J. amico di Carlo che deve procurare le pillole del piacere, invita i tre a un Rave che si tramuterà poi in una mastodontica orgia. Tornati nella loro Rovigo, i tre amici cercano di ripetere l'eccitante esperienza vissuta in Inghilterra, ma i risultati saranno un tantino...diversi.
La seconda storia "Nessuno è perfetto", della quale non sono riuscito ad identificare il disegnatore, si svolge invece in Germania, nei pressi della mitica Foresta Nera. Mentre il giovane Rolf si trova alla guida della propria auto, per evitare di investire un cinghiale, si schianta contro un albero. Andato in cerca di soccorsi, si imbatte in una bellissima e bionda ragazza, Liselotte, con la quale si ritroverà, di lì a poco, a farci sesso. Ma Liselotte non è affatto quello che sembra...
La terza storia "Beffa a lieto fine", vede ai disegni il veterano ALBERTO DEL MESTRE e si svolge in una non meglio identificata cittadina antica della Toscana. Calandrino è un poeta al quale la natura non ha dotato certo di un bell'aspetto, amante delle donne, soffre la pena di non essere da loro ricambiato. Immedesimandosi un po' nel ruolo di Don Chisciotte Della Mancia, Calandrino cerca invano la sua Dulcinea e un giorno, durante una manifestazione artistica, crede di individuarla nella moglie di un Ministro invitato ad inaugurarla. Innamoratosi a prima vista della donna, Calandrino chiede a Teodora, una sua amica, di aiutarlo nell'impresa di conquistarla. Riuscirà il nostro a far prevalere la sua bellezza spirituale e a fare colpo sulla sua amata?
Tre storie senza infamia e senza lode che si leggono con estrema facilità, condite da belle immagini di sesso (almeno le prime due). La più costruita delle tre, a livello di sceneggiatura, è sicuramente l'ultima che pecca però proprio nelle scene di sesso, un po' per il personaggio di Calandrino che farà sicuramente storcere il naso alla nostra Tippy ( ben dotato sì, ma bruttarello forte) e un po' per i disegni di Del Mestre che, personalmente, ho sempre trovato poco erotici. Della prima storia si possono apprezzare i disegni di Laurenti che, pur non apparendo al massimo della forma come nella serie "La Dottoressa", risultano comunque molto efficaci nelle scene hard, mentre la storia, pur offrendo una panoramica sul mondo dei Rave Party, risulta piuttosto piatta, affidandosi solo alla "sorpresa" finale. Anche nella seconda, tra l'altro molto breve, il tutto è affidato al colpo di scena (chiamiamolo così) finale, mentre i disegni, pur non essendo questa gran cosa, sono dotati di una ligne claire piacevole un po' alla francese, dove le sequenze di sesso, se non altro, funzionano bene, trovo solo davvero orribile la figura di Liselotte nell'ultima tavola, disegnata davvero molto male a livello anatomico.
Fateci sapere nei commenti quale è stata la vostra preferita.
Buona lettura a tutti.
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