Per questo weekend ho pensato di tirare fuori dall'archivio un albo che avrei voluto pubblicare già da tempo e per due motivi: il primo, per prendermi una breve pausa dalle solite collane antologiche di cui mi occupo, alternandomi a Tippy e a Daice, quando non sono alle prese con le serie con personaggi fissi che però, come ben sapete, su questo blog hanno una "periodicità" (per dirla come se fossimo una casa editrice) mensile; il secondo: perché trattasi di una collana mai apparsa qui su Zero in Condotta. Sto parlando de "Il Bordello", una testata che l'Ediperiodici pubblica dal maggio del 1986 al dicembre del 1987, per un totale di 18 numeri, più uno Speciale Estivo, supplemento al n.13, dal titolo pirandelliano "Quattro personaggi in cerca di..." La collana, di genere sexy-umoristico, contiene all'interno due episodi per albo, ma a rotazione vengono presentate le avventure di quattro diversi protagonisti, parodie di noti personaggi storici: Napoleon Cognac, Penelope e Ulisse, Re Artù e Culio Cesare (al quale l'albo che leggerete oggi è dedicato).
Non deve trarre in inganno il titolo della testata, per "bordello" non si intende affatto un postribolo o una casa di tolleranza, il termine è più semplicemente riferito al disordine, scompiglio o casino che questi illustri personaggi semineranno, nel corso delle loro sgangherate avventure, nelle loro rispettive epoche storiche. Quando un albo è dedicato a uno di questi personaggi, la sua avventura occuperà totalmente tutte le pagine dell'albo, Riguardo gli autori, le avventure narrate in questa serie vengono realizzate dallo Studio Giolitti tramite i disegnatori Luca Vannini che si occupa di Napoleone, Mario Jannì di Ulisse e Cesare e Alberto Del Mestre di Re Artù. Le copertine sono realizzate dalla coppia Jannì-Vannini che si firmano con la sigla "Malu", composta dalle iniziali dei loro nomi.
L'albo che vi apprestate a leggere è il n.4 della collana, le scan risultano anonime e chiediamo al nostro amico CHARLES, dato che la fonte di provenienza di questo fumetto è proprio il suo blog vintagecomix, se può darci lumi in proposito, in modo da poter ringraziare l'autore.
"Culio Cesare" ci offre una divertente storia con protagonista il celebre imperatore romano, disegnata da un Mario Jannì in ottima forma. L'umorismo è un po' di bassa lega, abbastanza "pecoreccio" se vogliamo, ma riesce comunque a strappare più di una risata, accompagnato da scene di sesso molto crude e violente. Cesare vince tutte le sue battaglie (o quasi) grazie alle esagerate dimensioni del suo "arnese". Tutta la storia verte su chi siano in realtà i più cazzuti (come avrete capito, non solo in termini di più potenti e spietati come guerrieri) tra romani, galli e elvezi. Insomma, alla fine vince chi ce l'ha più grosso. Ma sarà davvero Cesare ad avere il "fallo" più lungo, grosso e duro di tutti e a rappresentare i romani come "I più grandi chiavatori di tutta la terra?" Perché si vocifera che un certo Vercingetorige, principe e condottiero dei galli...
Non aggiungo altro, lasciandovi al piacere della lettura. Ci "acchiappiamo" nei commenti.
ISI