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venerdì 15 maggio 2020

I MITICI FUMETTI: ZORA IN...VAMPIRE A VENEZIA (EPISODIO N.20)



IN QUESTO EPISODIO: Zora, dopo aver portato a termine la propria missione, quella di uccidere il professor Jefferson (vedi episodio precedente “Ossessione”), giunge a Venezia, ma qui, dopo aver raggiunto l’Hotel Colini, dove aveva appuntamento con Frau Murder, scopre che dell’amica non vi è nessuna traccia. Sola e senza un soldo, la donna cerca di prostituirsi non tardando ad essere adescata da  un uomo, solo dall’apparenza, ricco. Una volta nell’appartamento dell’uomo, Zora lo morde e poi lo uccide per impedirgli di risvegliarsi come vampiro. Non riuscendo a recuperare più di cinque scudi, segno che la vittima in realtà doveva passarsela male, la vampira si impossessa di un dipinto originale di Canaletto affisso ad una delle pareti dell’abitazione. L’intento di Zora è quello di mettersi alla ricerca di Frau Murder, ma anche quella di ricavare un po’ di danaro dalla vendita del dipinto che potrebbe fruttarle almeno un milione di scudi. Recatasi nella sala d’aste di Venezia, Zora punta gli occhi su un compratore molto ricco, noto collezionista di opere d’arte, il Duca Valdemaron. Adescatolo all’uscita, Zora gli propone l’acquisto del Canaletto, ma quando il giorno dopo si presenta con la tela al palazzo del Duca per concludere la trattativa, una grandissima sorpresa la attende, insieme ad una nuova e pericolosa missione da compiere.


E riprendiamo da dove ci eravamo interrotti con questo albo, Anno II n.14 del 24 agosto del 1973, 20º episodio in ordine cronologico delle avventure della nostra bionda e sexy vampira. Le scan sono opera di Aquila Della Notte che ringraziamo.

In realtà, Aquila, entrato in possesso di tutta la collezione completa di Super Zora, ha dato il via al progetto di digitalizzazione di tutti (si spera) i 91 numeri di questa ristampa, pubblicando le proprie release sul sito ddunlimited, scaricabili tramite Emule. Ristampa che riproponeva due episodi per volta, partendo quindi dal n.1 per finire con il n.182. Io però vi presenterò un’episodio per volta, corredato dalla copertina dell’albo originale (quelle utilizzate per Super Zora sono infatti, nella maggioranza dei casi, diverse da quelle originali) saltando quelle storie riuscite meno, ma cercando di mantenere sempre il filo della continuity narrativa. Infatti, prima di questo episodio, c’era una storia divisa in due albi che ho deciso di saltare per due motivi: il primo è che era disegnata malissimo, almeno secondo i miei gusti, con la maggior parte dei disegni copiati un po’ da Leone Frollo, un po’ dallo stesso disegnatore di Zora, Birago Balzano. Il secondo motivo è rappresentato invece dal fatto che la storia, contenuta nei due albi intitolati “Il Sogno di Zora” e un “Tuffo nel Sangue”, rispettivamente i numeri 18 e 19 in ordine cronologico (o i numeri 12 e 13 dell’Anno II, se volete), era costituita da un sogno, o meglio ancora, da un incubo che la nostra protagonista vive mentre trascorre la sua prima notte all’Hotel Colini di Venezia. Storia, vi assicuro, del tutto trascurabile e che rappresenta una sorta di parentesi, prima di proseguire da dove invece ci eravamo fermati, vale a dire al finale di “Ossessione”. Ho preferito quindi riallacciare proprio da quel finale che avevate avuto modo di leggere il mese scorso.

Sul fronte sesso in questa storia troverete ben poco, mentre per il resto il tutto risulta piacevole pur nella sua semplice struttura, ma, cosa più importante, come tanti altri albi che seguiranno, "Vampire a Venezia" da inizio a un ciclo di avventure tutte concatenate tra loro che ci aiuteranno ad assistere allo sviluppo sempre più crescente di questo personaggio. Sarà mia cura occuparmi, quindi, della scelta delle storie migliori da pubblicare, dando allo stesso tempo, come già detto, una sorta di continuità narrativa atta a ricostruire tutte le vicissitudini più importanti della protagonista.


Non mi resta quindi che salutarvi e a darvi appuntamento nei commenti.


BUONA LETTURA

ISI