venerdì 22 novembre 2024

I MITICI FUMETTI: SUPER ZORA IN...PIPÌ - ZORA BAMBINA (ALBO N.63)


L'appuntamento con gli appassionati di questo personaggio sta diventando un po' travagliato e irregolare sul nostro blog, ma la colpa è da attribuirsi esclusivamente al sottoscritto e al proprio tempo disponibile che si è drasticamente ridotto rispetto al passato. L'impegno e la passione però restano e non vi abbandono di certo, come la bella Zora non abbandonerà i suoi fedeli lettori ed infatti...eccola di nuovo tra noi con due nuovi episodi tratti dal n.63 della ristampa Super Zora: "Pipì" e "Zora Bambina". Dopo il ritorno di Frau Murder avvenuto nello scorso numero (lo trovate QUI), lo sceneggiatore, Rubino Ventura, decide nuovamente di separare le strade delle due amiche (ma tranquilli, la rivedremo presto) e di lasciare la nostra Zora ancora una volta da sola ad affrontare la sua prossima avventura. Nel titolo del primo episodio è racchiusa la causa che attuerà nella nostra bella e sexy vampira una trasformazione a livello fisico che avrà davvero dell'incredibile e il titolo del secondo episodio funge addirittura da vero e proprio spoiler che ben serve a farvi intuire a che cosa andrete incontro. Inutile, quindi, accennarvi la trama, cosa che da un po' di tempo ho deciso di non fare più, scegliendo di fornire solo pochissime righe per incuriosirvi e invogliarvi alla lettura. Quello che vorrei invece fare oggi è soffermarmi sul lavoro del disegnatore Birago Balzano. C'è, infatti, chi lo considera un disegnatore di poco conto, uno che disegnava assai male e qualcuno è arrivato persino a dire in qualche commento che "disegnare di merda" sarebbe diventato addirittura sinonimo di arte. Ma le cose non stanno così. Da ex disegnatore erotico professionista, sono stato sempre il primo a sottolineare le tante lacune artistiche di questo disegnatore e la sua scarsa abilità tecnica, ma sono stato anche sempre il primo a sostenere che Birago Balzano resta l'unico disegnatore (anche perché la serie non ne ha avuti tantissimi) ad aver disegnato la migliore Zora in assoluto. Un controsenso? Niente affatto. Dipende da cosa lo si giudica, se si fanno paragoni con un'artista dal segno raffinato ed elegante come quello di Leone Frollo, tanto per citare il MIO artista preferito in assoluto, diciamo che distorcere un po' il naso sarebbe anche lecito. Ma i disegni devono saper comunicare emozioni anche quando il loro segno estetico può apparire discutibile e questa abilità Birago Balzano ce l'aveva eccome. E in quanto al "segno discutibile", sono d'accordo solo in parte, dal momento che parliamo di un disegnatore che ha realizzato la quasi totalità delle storie, sfornando migliaia di tavole a ritmi davvero forsennati che, sacrificando di molto la qualità grafica a favore di una maggiore velocità di esecuzione (provateci voi a disegnare albi di cento e passa pagine ognuno in una o due settimane al massimo di lavoro), è riuscito comunque a donare un'identità grafica ben definita a una serie diventata un vero e proprio cult dell'epopea vintage dei fumetti erotici. Ma voi vi rendete conto di chi si è cimentato coi disegni di Zora oltre al suo ideatore grafico che, a detta di molti suoi detrattori, "disegnava di merda?". Ve lo dico io: Salvatore Stizza: non certo uno stile grafico piacevole da vedere, disegnatore mediocre il cui segno può aver magari "funzionato" su tante testate diverse alle quali ha collaborato, ma che con Zora non aveva proprio nulla a che fare, personaggio al quale non riusciva proprio a dare bellezza estetica e fascino erotico. Carmine Corsi, detto Giovannino, artista dello Studio Del Principe: l'odioso disegnatore titolare della serie Sukia, quello che disegnava i personaggi come se fossero tutti dei vecchi, con le occhiaie e delle parrucche al posto dei capelli, colui che ha rovinato tanti episodi del Tromba e non solo, assolutamente inadatto a Zora. Manlio Truscia: autore solamente di un paio di episodi che si rifaceva spudoratamente allo stile di Balzano, ma freddo e scolastico al massimo. Studio Montanari: anche qui si parla di soltanto un paio di albi, "Il Sogno di Zora" e "Un tuffo nel sangue", con le matite di Claudio Lo Presti e le chine di Giuseppe Montanari e Ernesto Grassani  da me volutamente saltati su queste pagine per gli orrendi disegni e la storia assolutamente fuori tema che aveva rappresentato solo una parentesi che spezzava le vicende che si stavano seguendo per consentire a Balzano di riprendersi da improvvisi problemi di salute che lo avevano costretto a restare fermo per qualche mese. E per finire, il duo composto da Pino Antonelli e Gianni Pinaglia presenti con maggior frequenza in ZORA NUOVA SERIE, un'accozzaglia di disegni copiati a destra e a manca da altri autori con una Zora davvero inguardabile. Chi vogliamo citare più? Giovanni Romanini con gli unici due albi realizzati all'interno della serie regolare e qualche albo extra fuori serie? Romanini era un'artista di livello, ma il suo stile, dovuto alla grande influenza di un grande come Magnus,del quale è stato suo inseparabile braccio destro per decenni, a mio avviso mal si adattava a Zora. Chi resta? Solo lui, il suo creatore grafico, Birago Balzano, il cui segno sicuramente è degenerato in maniera spaventosa negli ultimissimi anni di vita editoriale del personaggio, ma che fino a quando si era mantenuto su standard quantomeno accettabili (come la Zora del periodo in cui risalgono le storie che stiamo attualmente pubblicando), aveva fornito i più bei primi piani di Zora che si siano mai visti,  una sensualità davvero unica nelle figure femminili anche con piccole (talvolta) imperfezioni anatomiche, delle atmosfere uniche (ambienti, luoghi...), gusto invidiabile su moltissimi tagli e inquadrature, un ottimo bilanciamento del bianco e nero e una regia assolutamente funzionale alla serie, perché un fumetto deve essere saper raccontato anche con i disegni oltre che con i testi. Se questo, come è stato detto, era un disegnatore che disegnava col "deretano", significa allora che chi non ne ha rispetto e lo critica gratuitamente, di fumetti non capisce assolutamente NULLA e lo inviterei, come ho già fatto, a leggersi altro. Non voglio quindi esagerare, ma vi invito davvero a rifarvi gli occhi su quanto sia stato invece particolarmente bravo e comunicativo Balzano nel rappresentare una Zora come non si era mai vista prima, nel secondo episodio che leggerete oggi, di cui ringraziamo Aquila della Notte e Mal 32 per le scan.

Buona lettura.

ISI

 

7 commenti:

  1. bellissimi episodi di Zora grazie per averli postati

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  2. Ottimi episodi, molto intriganti , rimane l'apprensione per il seguito. Grazie infinite per la pubblicazione.
    -Germano-

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  3. Ciao Isi; innanzitutto grazie il tempo che sottrai ai tuoi impegni e ai tuoi piaceri - anche se mi permetto di pensare che la tua collaborazione al blog sia uno di questi, una considerazione che non diminuisce di un grammo il tuo merito. Nello specifico del tuo post, in cui mi sembra affiorare una certa amarezza, è chiaro che affermare che Birago Balzano disegni di merda è una str..., una stupidaggine, scusa: ma tu non scoraggiarti, ricorda che la perfino Bibbia dice che 'infinito è degli stolti il numero...' . Non ti curar di loro, quindi... e ancora grazie!

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    1. A volte si è legati, come nel mio caso, a cose del passato che ti sono rimaste nel cuore, poiché sono per l'appunto legate a ricordi, momenti indimenticabili della propria vita e che purtroppo non ritorneranno più. Ebbene Zora fa parte di una di queste cose, fa parte di quel mondo del fumetto che ho sempre amato e vissuto a 360°, come lettore appassionato prima e come professionista dopo. La mia passione per i fumetti non si è mai spenta, credo di aver letto e, almeno in parte possedere ancora, fumetti di ogni genere, non solo erotici, di aver seguito il cammino di tutti, ma proprio TUTTI, i disegnatori mondiali, la scuola americana dei Supereroi, quella Spagnola, Argentina, Francese, Belga e, naturalmente quella italiana. Parlo per conoscenza profonda e non esprimo sentenze gratuite come invece fanno tanti. Rispetto i gusti di ognuno, poiché ognuno hai i propri artisti preferiti come è giusto che sia, non mi piace però chi spara cazzate a zero su qualcuno, senza avere abbastanza conoscenza della materia per poterlo fare e allora dici giusto, quando succede affiora in me una certa amarezza. Zero in Condotta è forse l'unico blog di fumetti di uno specifico genere che per l'intelligenza e la passione della sua giovane creatrice Tippy Conte, cerca di riportare in luce uno spaccato importante della storia della nostra editoria a fumetti, dai fumetti erotici sono poi venuti fuori la stragrande maggioranza di nomi di autori che sono diventati nel corso della loro carriera degli autentici maestri che ci invidiano in tutto il mondo, la lista sarebbe lunga. Ma la cosa fondamentale che ci distingue da altri siti dove si scaricano fumetti e basta é che noi funzioniamo come una sorta di edicola virtuale, con delle uscite programmate, una ricerca continua su cosa pubblicare e da far leggere ai nostri, in maniera assolutamente gratuita e senza doversi subire nessun tipo di pubblicità. Ma l'autentica ciliegina sulla torta, cosa che non fa assolutamente nessun sito o blog che sia, che offre fumetti da leggere o scaricare sono i post di presentazione di ogni albo che pubblichiamo, dei veri e propri editoriali che realizziamo albo per albo per fornire a chi ci segue ogni sorta di informazione possibile, direi che questa è stata la grande mossa vincente di Tippy Conte. Con queste premesse, noi della redazione che ci lavoriamo, è chiaro che ci aspettiamo poi dei commenti costruttivi e non certo distruttivi. Critiche positive, e ovviamente anche negative, su questo o quell'altro fumetto a livello di storia, disegni, contenuti, etc. purché fatte con criterio e nel pieno rispetto verso certi autori che magari non piacciono proprio, ma che non sono più in vita. E delle volte questo rispetto, purtroppo non c'è.

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    2. Caro Isi, io penso che stiate facendo un lavoro che resterà, e che da insegnante, scusa la presunzione, piuttosto stimato, non ho nessuna difficoltà a definire culturale. Non saprei direi se sono più interessanti le premesse o i fumetti: un dilemma che lascio volentieri irrisolto. Naturalmente ci sono i gusti. Lo splatter, ad esempio, non incontra il mio, ma chi se ne frega: se non ho voglia di leggermi Storie Blu, le salto (anche se ammiro sinceramente i disegni e a volte il congegno di qualche sceneggiatura). Non sempre i disegni sono memorabili ma, signore e signori, di Leone Frollo ne nasce uno ogni secolo...
      Parli di mancanza di rispetto:. Bravo. Io aggiungo irriconoscenza. Devo dire però che la stragrande dei commenti va nel segno contrario. Le note autenticamente velenose, che pure fanno male, sono sovrastate da ringraziamenti e complimenti. Io, per quello che valgono, ci aggiungo i miei. Ancora grazie.

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    3. Grazie a te, Milton. E continua a seguirci. Ah...anche a me non piace lo Splatter e, per una questione di gusti, non riesco a leggere testate come "Storie Blu" e simili, insomma, non sono per niente un simpatizzante di Carmelo Gozzo che per la maggior parte dei lettori di questo blog è un mito intoccabile. Non mi piace, quindi...non lo leggo, punto. Infatti chi se ne occupa è il mio collega e Socio, Daice, grande estimatore di quel genere. Lui sa tutto e può parlarne con conoscenza e passione. Così come la nostra Tippy ama l'erotismo fatto bene in ogni sua forma, soft o hard che sia ed ha un debole (come me del resto) per le fiabe, non solo erotiche, ma anche classiche, nonché amante del genere commedia e grandissima fan del Tromba e del Camionista (che divertono tanto anche me) e basta leggere le sue presentazioni per rendersi conto di quanto sia preparata in materia. A me invece piace Zora, certe storie mi piacciono di più, altre meno, altre proprio per niente. Ma a me piace da impazzire proprio LEI come personaggio e per la monumentale carica erotica che emana. E poi...amo tutto di Leone Frollo, Biancaneve in primis di cui mi sono occupato ampiamente su questo blog (e continuerò a farlo) e tutti gli altri suoi personaggi, Lucifera, Naga la Maga, Yra la Vampira...(di cui spero di occuparmene poi) che a distanza di decenni ancora mi emozionano e mi riempiono gli occhi per l'enorme bellezza dei disegni. Insomma, ognuno di noi tre della redazione cura con amore determinati generi e lo facciamo con onestà e rispetto verso tutti gli autori, anche quelli che magari, per una questione di gusti personali, non ci piacciono. Nessuno ci paga e sottraiamo il nostro tempo al lavoro, alla famiglia, solo per pura passione, una passione che ci piace condividere con voi, nostri fedeli lettori. Un abbraccio e grazie per le belle parole.

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