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venerdì 30 settembre 2022

I MITICI FUMETTI: SUPER ZORA IN...ZORA NEL 1975 - LA VAMPIRA CONVERTITA (ALBO N.38)



IN QUESTI EPISODI: Zora e la sua amica Frau Murder si sono sperdute nel deserto del Sahara (per leggere episodio precedente CLICCA QUI). Bevuta dell'acqua infetta trovata all'interno di una grotta...ai loro corpi succede qualcosa di terribile!!! Purtroppo, i guai delle due amiche non terminano qui, dal momento che ben presto scopriranno di essere state catapultate, non si sa bene come, in un'altra epoca, con un balzo temporale in avanti che le porta nel 1975!!! Nell'avventura successiva invece, Zora (che come saprà chi sta seguendo le sue avventure, attualmente si è stabilita a Tangeri) riceve un invito dal Sultano del Marocco che intende affidarle una missione molto scottante: uccidere nientepopòdimeno che sua santità il Papa. Ma le cose, come vedrete, prenderanno una piega totalmente imprevista.

Lasciataci l'estate alle spalle, le temperature si sono notevolmente abbassate e giornate di pioggia sono oramai all'ordine del giorno. E cosa c'è di meglio, quando fuori piove (senza possibilmente fare danni), che starsene seduti su un comodo divano, sorseggiare un caffè o un cicchettino di liquore per scaldarsi e leggersi un bel fumetto sexy vintage come questo albo n.38 di Super Zora, contenente le storie: "Zora nel 1975" e "La Vampira Convertita", due titoli che fanno chiaramente intuire l'argomento delle trame di entrambi gli episodi. Il tutto confezionato dal sottoscritto, grazie alle fantastiche scan e al grande lavoro di editing di Aquila della Notte e Mal32 che ringraziamo.

È un'annata questa, quella del 1975, che forse racchiude le più belle storie di Zora, serie che in quel periodo era al top delle vendite della Edifumetto di Renzo Barbieri. Rubino Ventura, lo storico sceneggiatore di questa serie, dà come sempre libero sfogo alla propria fantasia e, senza spiegazione alcuna (tanto non serve, non stiamo leggendo mica Martin Mystere?), spedisce Zora e Frau nel futuro, nello stesso futuro dove le loro avventure vengono raccontate in una serie a fumetti. L'idea è carina, all'epoca mi colpì molto, anche se oggi sostengo che poteva essere sfruttata ancora meglio. Ad ogni modo, sia questa storia che quella successiva, dove la reale natura della nostra sembra voler prendere tutta un'altra piega, sono godibilissime e si leggono tutte d'un fiato, sorrette dai soliti disegni di Birago Balzano che funzionano, manco a dirlo, alla grande. Ricordo come fosse ieri il periodo in cui uscirono in edicola questi due episodi, acquistati dai miei zii (all'epoca vivevo con loro a casa dei nonni materni) lettori di fumetti accanitissimi e io, appena undicenne, che glieli rubavo per poterli leggere e poi farli sparire per collezionarli, nascondendoli nei posti più impensabili...beh, non tanto "impensabili", in realtà,..visto che qualche volta mia nonna li trovava e minacciava puntualmente di farli a pezzi! Chiudo gli occhi e torno con la mente a quell'epoca, fatelo anche voi, immergetevi nell'atmosfera, godetevi questi due episodi e fateci sapere se vi sono piaciuti nei commenti.

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11 commenti:

  1. La Zora è sempre la Zora, c'è poco da fare! Quella del viaggio nel tempo è una storia davvero stramba, sembra scritta in privazione di sonno, mentre la seconda sembra ben più articolata e coerente. Sempre un gran piacere leggervi, grazie infinite per il vostro enorme lavoro.
    -Germano-

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    1. Stramba è dir poco, ma comunque piacevole da leggere. Si, Germano, non potrei essere più che d'accordo : Zora è sempre Zora.

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  2. Come scrive giustamente Germano, Zora è sempre Zora! Il primo episodio è strano, ma divertente, e l'elemento meta-narrativo dei fumetti di Zora è davvero interessante. Questo dimostra che molti autori del fumetto sexy italiano, a modo loro, sapevano sperimentare e i Grant Morrison della scuola britannica dei comics emersi negli anni ottanta in fondo non avevano inventato niente che non fosse già stato fatto prima. Ottimo anche il secondo episodio incentrato sul Papa. Il fatto che Zora sia stata rapidamente convertita conferma un dettaglio che già era emerso in precedenza e che cioè Zora non è del tutto malvagia, ma ha una parte positiva, ed è su questo che il Pontefice fa leva. Questo rende la nostra splendida vampira un personaggio realmente complesso e sfaccettato.

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    1. Si, Ventura aveva già avuto modo di sottolinearlo rendendo Zora madre di Alina, figliail che la vampira prima perde e poi ritrova, e quando lo fa decide di lasciarla lì dov'è, con un futuro assicurato. In quel caso, la scena madre di quell'episodio, altamente drammatica, era costituita dall'abbandono da parte di Zora della propria bambina, mentre distrutta e in lacrime abbandonava il palazzo reale. Da pelle d'oca.!!!

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  3. Cavolo, lessi il secondo episodio durante la leva militare... giravano certi giornalacci in caserma... :D
    Era il 1988, manco sapevo che fosse una storia del 75, mancavano la copertina e alcune pagine... comunque ricordo che mi colpì per la profondità delle tematiche, l'introduzione della figura di Leone 14... e il satan-pompino di Frau Murder.
    Dovevo sospettarlo che era una storia metà anni 70, visto anche la tematica alla "suor Emanuelle"...
    Chissà quanto aveva girato quel fumetto prima di capitare nella nostra camerata :D

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  4. Ciao a tutti... il papa Leone XIV della storia non è mai esistito, ma certamente il nome non è stato scelto a caso: Leone XIII (e siamo lì...) fu un papa vissuto nell'Ottocento (e siamo lì...) passato alla storia oltre che l'enciclica 'rerum novarum' anche per le sue visoni infernali di diavoli di demoni (e vampire? E siamo lì...). Rubino Ventura sapeva il fatto suo.
    P.S.: comunque, Zora che si fustiga nuda pensando a una consorella non me la dimenticherò facilmente...

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  5. Non solo il Papa citato nella storia non è mai esistito e Ventura, sicuramente, come hai fatto notare, voleva alludere a Leine XIII, ma mi sembra anche che il disegnatore, BIrago Balzano, si sia poi ispirato addirittura a tutt'altro per quanto riguarda la fisionomia che ricorda moltissimo quella di Angelo Roncalli, ovvero Papa Giovanni XXIII il cui pontificato era terminato nel 1963

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Proprio così: il 'papa buono'. E' certamente lui: l'unico, del resto, che avrebbe potuto 'convertire' Zora... senti, Isi, lo possiamo dire che c'era più cultura nei fumettacci che in prima serata tivù oggi?

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