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lunedì 18 luglio 2022

LA CIFRA DEL SORRISO....INTERVISTA A MARCELLO TONINELLI




Oggi per il blog ho il piacere di intervistare un disegnatore, fumettista, autore e saggista veramente poliedrico. Un artista che nella sua lunga carriera ha saputo, da bravo toscano, fondere nelle sue creazioni quell' umorismo tra il leggero e  il sarcastico che i toscani da sempre hanno come cifra stilistica: MARCELLO TONINELLI
Marcello oltre ad essere un  bravo autore in attività dagli anni '70 (famoso per le sue parodie a fumetti dantesche e dei classici di tutti i tempi, Dall'Odissea ai Promessi Sposi, usate spesso anche nelle scuole ), ha fatto la "gavetta" da giovanissimo nell'editoria dei tascabili sexy!  
Ha di fatto collaborato  non solo alla famigerata serie cult PANCOZZI (parodia erotica del film Fantozzi), ma anche a TELEROMPO , LE SEXY OPERETTE e alle altrettanto "famigerate" serie DONNA RAGNA e LE FANTASTICHE 4....Fumetti spesso ospitati nel nostro blog e oggetto di culto trai più fanatici nerd della fumettistica vintage erotica e mai del tutto dimenticati. Toninelli ha poi pubblicato anche romanzi, saggi di vario genere e proprio per questo ho voluto fare quattro chiacchiere con lui, un po' per carpirgli qualche aneddoto del suo passato nei sexy vintage e un po' per riscoprire e far scoprire a chi di voi ancora non dovesse conoscerla questa sua eclettica personalità intelligente , sarcastica, ma  sempre sorridente...



Tippy: Ciao Marcello, innanzi tutto grazie per averci concesso un'intervista; seconda cosa importantissima: possiamo darci del tu?

Marcello: Mi offenderebbe il contrario!


T: Bene, la tua lunghissima carriera di fumettista inizia da quando avevi 19 anni ho letto…Come è nata la tua passione per il disegno e il fumetto e come sei poi arrivato a tramutare la tua passione in un lavoro?

M: È nata con l'arrivo dei primi fumetti (il Monello) in casa mia, quando avevo 4-5 anni. Fu amore a prima vista, e già a 10 anni io e mio fratello Marco ci scrivevamo e disegnavamo i “giornalini” fatti in casa, ognuno con la propria casa editrice (la mia si chiamava Edizioni Eagle). Verso i 17-18 anni, a scuola, scarabocchiando sui quaderni per stare più attento alla spiegazione della professoressa, ho buttato giù i primi schizzi e le prime battute di Dante e Virgilio, approdati subito dopo il diploma sulla rivista Off Side che cercava nuove strip italiane. Il progetto di una Divina Commedia a fumetti piacque immediatamente, e mi misero al lavoro. Lì iniziò tutto...




T: Nella tua professione hai spaziato in vari generi: comico, parodia, avventuroso, storico, fantastico ed erotico, c’è un genere che invece non hai mai affrontato e nel quale ti sarebbe piaciuto cimentarti?

M: Forse un fumetto nero, con un bel personaggio con la K. Editorialmente ormai siamo fuori tempo massimo, per una cosa del genere, ma ho nel cassetto un progettino che unirebbe questa mia passione alla proposta politica che ho espresso nel saggio “Democrazia davvero”. Perciò, chissà; se troverò mai il tempo per farlo, potrei anche togliermi lo sfizio, per puro divertimento.








T:  Come e quando sei arrivato a lavorare anche per i tascabili erotici? In quale serie o collane hai dato il tuo contributo?


M; Dopo la chiusura di Off Side e, deciso a fare il fumettista, essermi licenziato dalla banca dove avevo lavorato per tre anni, cercavo disperatamente lavoro. Bonvi, che aveva apprezzato il mio Dante, mi presentò a Silverio Pisu dell' Ediperiodici. Mi dettero da disegnare qualche parodia di “Caroselli” sul loro mensile Telerompo... ma mi vergognavo così tanto dei miei disegni, che interruppi la mia collaborazione. Finché un appassionato di Genova che gestiva una fanzine, Nino Bernazzali, non mi mi indirizzò al GeStudio di Gianni Bono. Fra varie collane sexy che stavano curando per un editore milanese, mi affidarono il primo numero de Le Sexy Operette che cercava di cavalcare il successo di produzioni televisive come “No, no Nanette” e “La vedova allegra”. Visto che con l'inchiostrazione facevo proprio pena, mi affiancarono Domenico Marino che, nei mesi successivi, mi insegnò a tenere in mano un pennello, così quando lui fu chiamato ad altri lavori potei realizzare da solo le tavole. E, quando anche lo sceneggiatore lasciò la serie, mi affidarono pure i testi. Nel frattempo tentarono di fare anche una parodia di Fantozzi, e mi fecero disegnare anche quella. Ne uscirono solo cinque numeri, più un extra in formato più grande. Per quello realizzai le mie primissime copertine. In seguito ho collaborato, solo come inchiostratore, a un altro paio di collane dello stesso editore: La Donna Ragna poi diventata Tarantola, e Le Fantastiche Quattro, poi rimaste in Tre.

T: A proposito di Donna Ragna e Fantastiche 4...E' vera la storia che la Marvel fece causa alla Galax editrice e gli autori furono appunto costretti a cambiare i titoli ?

M; Per quanto ne so, furono Luciano Secchi e/o Andrea Corno a minacciare querela. Ma bisognerebbe chiedere a Bono, per avere notizie più precise.

T: Allora lancio un appello al mitico Gianni Bono, se mai leggesse questa intervista e volesse concedercene una, sarebbe curioso saperne di più...Tornando a te invece, qual è il personaggio o la serie erotica che ti ha entusiasmato di più disegnare?


M: Parlare di entusiasmo è eccessivo. Era solo lavoro. All'interno del quale cercavo di “farmi scuola” da autodidatta con l'aiuto dei colleghi più capaci di me... ed è stata un'ottima scuola. Visto che l'editore aveva un'unica richiesta, cioè una ventina di pagine di scene erotiche in ogni numero, per il resto quando arrivai a scrivermi le storie da solo cominciai a fare qualche “esperimento” sia nei testi che nel disegno, per una ulteriore crescita tecnico-artistica.


T: Allora  c'è un personaggio o  una serie sexy vintage che avresti tanto voluto disegnare anche tu, ma che invece magari hai seguito solo come lettore?

M;  Ci sono state serie che ho amato da lettore... Isabella, Messalina, Jungla, Al Capone, Calamity Jane... ma non ho mai avuto desiderio di disegnarne qualche episodio, anche perché gli autori che le realizzavano erano molto più bravi di me. Sarebbe stato assurdo andarmi a cercare una figuraccia, nel confronto...


T:  In vendita su Amazon troviamo vari tuoi volumi, ma in particolare per noi lettrici e lettori del blog ce n'è uno molto curioso: “Le Sexy Parodie”, di cosa tratta il volume, raccoglie fumetti inediti o tuoi lavori vintage del passato?

M: Raccoglie alcuni degli “esperimenti” interni a Le Sexy Operette di cui parlavo prima, i meglio riusciti. Li ho estrapolati dagli albi, tagliando via le parti sexy più banali, e rimaneggiati correggendo i testi e aggiungendo qualche tavola nuova.





T: Come è stato  invece disegnare la versione sexy di un popolare film cult come Fantozzi che di erotico aveva ben poco, soprattutto come personaggio? Ricordi se al’ epoca i produttori, gli ideatori del film o Villaggio stesso ebbero qualcosa da ridire con la casa editrice?

M; Se non ricordo male, Bono mi disse che avevano chiesto i diritti del personaggio per chiamare la testata direttamente Fantozzi, ma la richiesta economica fu eccessiva, così ripiegarono su una parodia ribattezzando il personaggio Pancozzi. Ne “Le Sexy Parodie” c'è un ulteriore episodio che avevo scritto e disegnato all'interno delle Sexy Operette e per evitare problemi di copyright , gli ho di nuovo cambiato nome in Raspozzi!








T: Se invece dovessi disegnare oggi una sexy serie , non per forza parodistica, su quale soggetto o personaggio la faresti?

M: Forse recupererei il personaggio di una mia strip, la giornalista Susanna Scoop, e le farei affrontare ogni volta – in modo parodistico, visto che è la mia cifra più personale – un fatto della cronaca o della vita politica. Magari venderebbe pure.


T: Che ricordi e curiosità hai del tuo lavoro svolto per i sexy fumetti degli anni ‘70 e ‘80?

M: Beh, da un lato sicuramente il ricordo di colleghi e colleghe che in quei quattro anni di pubblicazione de Le Sexy Operette ho avuto il piacere di conoscere, soprattutto quelli che non ci sono più: la bravissima, gentilissima e simpatica Andreina Repetto, che scrisse i testi dei primi numeri; poi il carissimo amico Salvatore Deidda e tutti gli altri, invece ancora viventi, da Domenico già citato, al brasiliano Wilson Vieira ecc.

Sul fronte degli aneddoti, ricordo soprattutto i rischi che le Sexy Operette hanno corso di chiudere... alla partenza. Il primo numero l'avevo disegnato da cani, e l'inchiostratore non aveva potuto fare più di tanto per metterci una pezza. L'editore, dopo averlo visto, non voleva andare avanti. Poi ci ripensò e si passò a produrre il secondo. Io, cominciando ad appoggiarmi alle fotografie, ero riuscito a mettere insieme un prodotto finalmente presentabile, ma un qui pro quo tra il titolare dello studio e la sceneggiatrice fece di nuovo andare in bestia l'editore. Bono aveva suggerito ad Andreina di mettere nella storia molte scene di sesso omosessuale che, a suo parere, “piacevano molto”. Lui pensava a scene lesbiche; la Repetto, da donna, si indirizzò invece sui maschietti. E venne fuori un numero pieno di uomini che si inchiappettavano. All'editore si drizzarono i capelli in testa. Lavorando un po' di biacca e china per attenuare le scene più esplicite, mandarono comunque in stampa anche quella seconda uscita... dopo di che per fortuna andò tutto liscio. Nata, come la maggior parte di quelle testate, per durare un paio d'anni, Le Sexy Operette si guadagnò invece la sua fettina di successo e andò avanti per quasi quattro. 







T: Ringraziamo Marcello Toninelli per questa simpatica e interessante intervista, lo ringraziamo anche per averci , con le sue opere, regalato dei sorrisi che fanno sempre bene, sorrisi di cui probabilmente c'era bisogno in quegli anni passati (i così detti anni di piombo), ma  dei quali c'è estremamente bisogno ancora oggi.  La cifra del sorriso e della leggerezza che contraddistingue i suoi lavori sia erotici che di altri generi,  la potete riscoprire nei suoi volumi pubblicati dalle Edizioni Foxtrot che potrete acquistare direttamente sul loro sito  CLICCANDO QUI   o in esclusiva su Amazon CLICCANDO QUI. Come citavamo nell'intervista è interessante per noi cultori del genere, soprattutto  il volume LE SEXY PARODIE che raccoglie diversi episodi completi tratti non solo da serie come Le Sexy Operette, Sandokaz, Supermazz, Arsenio Lumpen... Nel volume c'è poi anche una versione sexy del suo Dante e l'episodio speciale di Pancozzi fuori la serie regolare, rinominato (come citava l'autore nell'intervista) Raspozzi ! Fumetti che oggi sono rarissimi da recuperare in cartaceo, introvabili anche tra le bancarelle dell'usato e quindi il libro è assolutamente "un must have" per le biblioteche dei collezionisti e appassionati! 

8 commenti:

  1. Un saluto a Marcello, che in questi giorni ho "incontrato" su un Totem del 1982 a cui aveva mandato un divertente disegno (pubblicato nella rubrica della posta) per avere in cambio un poster. Le Sexy parodie è un volumetto molto interessante, che pecca solo per qualità di alcune scansioni. Non sono certo capolavori, ma una testimonianza di "come eravate"; io ero un bravo bambino di famiglia cattolica e i "fumettacci" non li potevo comprare (mi sono rifatto dopo!!).

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  2. Splendida intervista, grazie a Tippi e soprattutto grazie a Marcello per aver condiviso la sua esperienza con noi.

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  3. Ricordo con piacere e nostalgia le Sexy Operette... faccio i complimenti a Marcello Toninelli e, ovviamente, a Tippy per la bella intervista!

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  4. Anche a me è piaciuta moltissimo l'intervista e Toninelli è stato davvero disponibilissimo, raccontandoci tante cose interessanti. per cui lo ringrazio anche da parte mia. In quanto a Tippy...beh, lei diventa ogni volta sempre più brava nel ruolo di intervistatrice, ci è proprio tagliata di brutto. Insomma, sono sempre più fiero della mia amica e socia. Voi tutti la immaginate come un'icona del sesso, e lo è, senza alcun dubbio, dato che fa sognare tutti (ma proprio tutti), ma la ragazza ha dei talenti che nemmeno immaginate. Grande Tippy, grandissima!!!

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  5. How I wish if I had had such an innovative and prolific comics scene in my country in the early 1980s.

    Obrigado!

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  6. Grande intervista ad un grande autore: nonchè un toscanaccio di quelli veri.... alla Monicelli :)

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  7. Woww! Allora Tippy Conte mi hai ascoltato??😉👏👏👏
    Felice di aver contribuito a rendere il giusto onore ad un bravissimo autore e anche se lui non lo vuole ammettere ( troppo modesto sei...) è stato ed è un pezzo importante della storia del fumetto sexy italiano

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  8. Bella intervista! Il libro mi incuriosisce molto, lo prenderò su Amazon, grazie!!

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