Pagine

sabato 3 ottobre 2020

I MITICI FUMETTI: SUPER ZORA IN...WUDU - LO SPOSALIZIO DI SATANA (ALBO N.14)



IN QUESTI EPISODI: A bordo della mongolfiera di Marlon Karlyte (per vedere episodio precedente CLICCA QUI), Zora e Frau Murder ascoltano il racconto delle avventure dell'uomo che conosce il segreto Wudu per ridare la vita ai cadaveri. Resesi conto che l'uomo è un pazzo pericoloso, le due vampire lo spingono giù dalla mongolfiera e l'uomo precipita in mare dove viene divorato dagli squali. Il vento spinge la mongolfiera fino in Grecia, dove le nostre, finalmente sbarcano. Qui fanno la conoscenza del principe  Costantino Kavafis che le invita al proprio castello. Al principe risulta chiarissimo che interessa Zora, così Frau finge di partire per lasciare campo libero all'amica, la quale, avendo capito che il principe è molto ricco, spera di farsi sposare. Purtroppo, Costantino nasconde un terribile segreto. Dopo i tagici avvenimenti accaduti al castello, Zora raggiunge Frau al Pireo e le due si imbarcano su una nave diretta a Barcellona. A bordo, Zora conosce Jean Villon, un famoso medium milionario e la sera stessa, insieme a Frau Murder, la nostra partecipa ad una seduta spiritica che metterà in pericolo il loro segreto. Smascherate, le due amiche stanno per essere giustiziate a bordo, ma la nave subisce un abbordaggio da parte dei pirati che salvano le nostre, ma poi le rapiscono. Il capo dei pirati, Uncino (nessuna parentela con l'omonimo Capitano di Peter Pan), dopo essersi sollazzato con Zora, decide di venderla, insieme a Frau, come schiave al Pascià di Algeri.

Ed eccoci arrivati al n.14 della ristampa Super Zora che contiene gli episodi 27 e 28 (in ordine cronologico) delle avventure della nostra bionda e sexy vampira. Due episodi davvero molto succosi a livello di eventi e di sesso. Ringraziamo, come sempre, l'amico Aquila della Notte per l'ottimo lavoro di scan e editing e Mal32 per la donazione. A livello storico, vi ricordo invece che le due storie, riferite alla serie originale, corrispondono ai numeri 21 e 22 della seconda annata; alla fine del fumetto troverete le due copertine originali.

Prosegue, quindi, il nostro viaggio insieme alla vampira più amata dei nostri fumettacci. Le storie sono un continuo crescendo, ricchissimo di eventi avventurosi tutti concatenati e senza respiro, sicuramente uno dei periodi più felici della storia di questo personaggio che quando si trova in coppia con la sua amica Frau Murder, riesce a regalare tante emozioni ai suoi fan più fedeli, insieme a momenti erotici che hanno fatto un po' la storia di questa lunghissima serie. Anche i disegni di questo periodo appaiono più curati, probabilmente perché insieme alle matite del suo creatore grafico Balzano Birago, collaborava alle chine Saverio Micheloni. Entrambe le storie hanno un buon ritmo e, finalmente, l'elemento sesso comincia ad essere molto più presente. L'autore dei testi, Rubino Ventura, già sceneggiatore di Biancaneve e Lucifera, personaggi entrambi disegnati dall'indimenticabile Leone Frollo, è solito ripetere certe stuazioni all'interno delle serie da lui curate, fidatevi, io che ho letto tutte le sue opere ho ravvisato molte similitudini che, citarle tutte ora sarebbe impossibile, ma posso sottolineare che il fatto che Zora e Frau vengono vendute come schiave è successo anche a Biancaneve e Lucifera, così come anche Biancaneve e Lucifera hanno viaggiato entrambe a bordo di una mongolfiera nel corso delle loro avventure. Cliché che si ripetono, quindi (e sono tantissimi), evidentemente davvero molto cari allo sceneggiatore. 

A completare questo albo, trovate poi una storia extra, sempre di Zora, dal titolo "La Chiromante di Biarritz", disegnata dal maestro Stelio Fenzo. Storia apparsa originariamente sul n.3 della testata "ORROR". Personalmente, non mi piace l'interpretazione che Fenzo dà di Zora, trovo che il suo segno sia davvero poco adatto a questo personaggio, ma sul fatto che sia stato un maestro del fumetto, su questo non si discute. Fatemi sapere che cosa ne pensate al riguardo. Vi lascio al piacere della lettura.

ISI












































































































































































































































































 

6 commenti:

  1. Ma come...nessun commento?
    Grandissimo il lavoro di Isi che sta pubblicando periodicamente le storie di Zora, grazie agli scan di Aquila.
    Niente da dire, le storie delle prime annate sono le migliori.
    Per quanto mi riguarda, apprezzo anche la Zora di Fenzo, certo il tratto dei due disegnatori è molto diverso e noi siamo abituati alla Zora di Balzano, per cui al primo impatto "altre Zore" possono risultare... strane. Ma, personalmente, Fenzo è sempre Fenzo, e a me piace sempre e comunque.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, Ponty...i soliti pigroni: Ma io l'ho detto che Stelio Fenzo è uno dei maestri indiscussi del fumetto. No, non credo sia una questione di abitudine, Balzano ne ha saputo azzeccare sia la fisionomia che la fisicità, poi sappiamo che scade in tante altre cose. Anche a me piace Fenzo, solo...non su Zora.

      Elimina
    2. Non conosco bene la serie di Zora, la sto scoprendo leggendola da questo blog. Da profano io però (non me ne vogliate) preferisco i disegni dell'ultimo episodio, li trovo molto più curati e anche più sexy rispetto ai soliti di questa serie che non sempre mi convincono. Capisco però che i fan storici di Zora la amino giustamente disegnata dal suo artista originale. Sicuramente in certe tavole la Zora originale ha uno sguardo più magnetico e di classe giusto per una vampira, mentre nell'ultimo episodio è più "puttanesca" e birichina

      Elimina
  2. Due ottime storie, caratterizzate come sempre da un ritmo narrativo serrato e sincopato. Ho trovato interessante il nome del principe. Costantino Kavafis è stato un poeta greco, molto apprezzato per la sensualità dei suoi versi. Nelle sue opere l'elemento erotico si coniugava con una sensibilità luttuosa, necrofila e decadente, e questo dettaglio, in effetti, si nota nella storia, considerando che il principe si eccita solo in presenza delle mogli defunte. Il connubio Eros/Thanatos tipico della poesia di Kavafis si riflette quindi nella storia di Zora. L'unico elemento discordante è dato dal fatto che le poesie di Kavafis erano spesso e volentieri a sfondo omoerotico. Il Kavafis del fumetto è invece etero. Sarebbe interessante sapere cosa spinse Pederiali/Ventura a usare questo nome. Bello anche il secondo episodio con il detective che ovviamente rievoca Sherlock Holmes. Le storie di Zora erano il risultato di svariate suggestioni culturali e creative e questo è forse l'aspetto più intrigante della collana. Sono poi d'accordo con Isi per ciò che concerne il disegno. L'inchiostratore ha senz'altro reso più valido ed efficace il tratto di Balzano e la sensualità di Zora e Frau è innegabile. Ho apprezzato pure l'episodio disegnato da Stelio Fenzo. In effetti, la sua Zora è diversa da quella di Balzano, meno seducente, e mi fa pensare più a una milf di una certa età che alla bomba sexy oggetto delle nostre fantasie adolescenziali... ma non è comunque priva di fascino. Be', mi fermo qui, perché il mio post è già chilometrico!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È talmente un piacere leggerti che non devi farti problemi di scrivere risposte chilometriche. Come sempre, lascio a te le citazioni colte, confesso che non sapevo affatto chi fosse Costantino Kavafis, leggerti ci insegna sempre qualcosa. Grazie, Sergio.

      Elimina
    2. Mi unisco ad Isi nei doverosi ringraziamenti a Sergio per i suoi post sempre interessantissimi e illuminanti.

      Elimina

Commenta