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mercoledì 4 maggio 2022
I MITICI FUMETTI: SUKIA in....IL VAMPIRO DELLE NEVI (Episodio N.99)
Dopo molti mesi torna sul blog, grazie alla scansione del nostro amico e collega blogger CHARLES, un episodio (esattamente il numero 99) di SUKIA, mitica vampirona mora, ideale "erede" metropolitana di Zora. Sukia è sempre stata una serie che ha diviso i fan del fumetto sexy vintage, tra estimatori e detrattori. Da una parte tutti siamo d'accordo nell'elogiare la bellezza e attrattiva delle sue copertine come una certa "originalità" nelle storie per quei tempi ,come l'ambientazione "moderna" e metropolitana associata alla tematica vampiresca/horror e soprattutto l'inserimento di un personaggio omosessuale, Gary, che portò per la prima volta in un fumetto italiano le tematiche gay non solo legate all'erotismo. Dall'altra parte invece molti si sono lamentati di disegni interni non sempre all'altezza. FLAVIO BOZZOLI purtroppo aveva uno stile alquanto legnoso e poco espressivo nel tratteggiare i personaggi, le scene erotiche, le proporzioni...Ne abbiamo più volte discusso anche qui sul blog di quanto il glorioso STUDIO DEL PRINCIPE che specialmente con EUGENIO BENNI sapeva regalare a lettrici e lettori quella deliziosa malizia, ideale per le serie commedia sexy, si perdesse poi con altri suoi artisti come Bazzoli forse meno portati per il genere erotico e horror. Altra pecca del fumetto poi la gestione del personaggio Gary stesso, che nato come ironica spalla comica della protagonista, col procedere degli episodi prese sempre più sopravvento in maniera a volte eccessiva, tanto da rubarle la scena anche nelle situazioni erotiche, rendendo Sukia un personaggino sempre più opaco, distaccato e poco interessante. In questo episodio per fortuna la protagonista si riprende la ribalta, dopo un inizio tutto molto "gaio" torna ad essere attiva in tutti i campi, quello dell'avventura horror e quello erotico. L'episodio infatti si apre con Sukia e Gary in vacanza sulle Alpi Svizzere, ospiti di un gruppo di amici omosessuali del ragazzo. Annoiata dall'ennesimo e bizzarro party tramutato velocemente in un' orgia gay, la donna si allontana passeggiando in un isolato sentiero montano imbattendosi in un misterioso vampiro che le succhia il sangue. Da li parte quindi una caccia al succhia-sangue intervallata anche da piccanti momenti hard tutti per lei...Fateci sapere che ne pensate del ritorno della vampirona mora e di questo episodio!!
Eh sì, lo stile di disegno è grossolano, però sappiamo tutti quali erano, nella maggior parte delle serie, le tempistiche di lavorazione (ho sentito di albi prodotti in una giornata!). Non che questo renda bello ciò che non lo è, ma inquadrare un prodotto nella giusta cornice è sempre un esercizio importante. E dico questo pur restando un lettore critico di questa serie. Grazie Tippy e Charles per il gran lavoro che state continuando a portare avanti.
anche questo è vero, caro Germy...però lo era un po' per tutte le serie e gli autori, ma in questo caso a parte errori, prospettive fatte di fretta e poca cura dei particolari probabilmente dovuta agli stretti tempi di consegna, credo sia proprio il tratto e lo stile di questo disegnatore a non piacermi. Molti albi commissionati allo Studio Del Principe hanno i loro difetti, anche le tavole di Eugenio Benni spesso difettano di trascuratezze o sbagli dovuti alla tempistica non agevole...Però lo stile di Benni e altri dello stesso studio era sempre molto gradevole, spesso sensuale, malizioso, non facevano sembrare tutti vecchi anche i personaggi di 15 anni o le protagoniste donne così poco espressive come in questo caso, Sukia sembra colpita da una paresi facciale poveretta o vittima di una plastica facciale che fa sembrare in confronto Valeria Marini un genio dell'espressività...
In una giornata, scordatelo. In due o tre giorni, se si lavorava a 4 o a 6 mani, possibilssimo, ma con una qualità ovviamente scadente. Edoardo Morricone in un'intervista su youtube racconta di aver realizzato un albo doppio di Lucifera in una nottata.... ma nemmeno se non avese fatto le matite ed eseguito i bordi delle vignette a mano, senza righello, sarebbe stato possibile, non credere a certe fandonie.
Non sono mai stato un fan di Sukia, non tanto per i disegni che comunque non erano un granché, quanto per le storie. C'erano spunti interessanti, ma pure troppe cadute di gusto che trovavo disturbanti. Per esempio, quella del deretano parlante è un tipico esempio di ciò a cui mi riferisco. Non escludo, comunque, che gli autori abbiano voluto fare un paio di citazioni. Nei primi del Novecento, un attore francese, il cui nome ora non ricordo, si esibiva nei locali di varietà, facendo concerti con i suoi peti. Da questo elemento nacque il film 'Il Petomane' che alcuni forse avranno visto. Lo scrittore William Burroughs negli anni cinquanta riprese questo aspetto e nel suo libro inserì un personaggio che 'insegnava al proprio culo a parlare' e scrisse un vero e proprio monologo su questo 'culo parlante'. Negli anni settanta l'irriverente Frank Zappa lesse poi questo monologo durante una performance, con l'avallo dello stesso Burroughs. Tornando a Sukia, la storia è divertente, ma esile, e, ammettiamolo, la protagonista non ha mai avuto il fascino e il carisma della sua collega vampira Zora. Tuttavia, l'episodio è di gran lunga migliore di altri e nel complesso funziona.
Eh sì, lo stile di disegno è grossolano, però sappiamo tutti quali erano, nella maggior parte delle serie, le tempistiche di lavorazione (ho sentito di albi prodotti in una giornata!). Non che questo renda bello ciò che non lo è, ma inquadrare un prodotto nella giusta cornice è sempre un esercizio importante. E dico questo pur restando un lettore critico di questa serie. Grazie Tippy e Charles per il gran lavoro che state continuando a portare avanti.
RispondiEliminaanche questo è vero, caro Germy...però lo era un po' per tutte le serie e gli autori, ma in questo caso a parte errori, prospettive fatte di fretta e poca cura dei particolari probabilmente dovuta agli stretti tempi di consegna, credo sia proprio il tratto e lo stile di questo disegnatore a non piacermi. Molti albi commissionati allo Studio Del Principe hanno i loro difetti, anche le tavole di Eugenio Benni spesso difettano di trascuratezze o sbagli dovuti alla tempistica non agevole...Però lo stile di Benni e altri dello stesso studio era sempre molto gradevole, spesso sensuale, malizioso, non facevano sembrare tutti vecchi anche i personaggi di 15 anni o le protagoniste donne così poco espressive come in questo caso, Sukia sembra colpita da una paresi facciale poveretta o vittima di una plastica facciale che fa sembrare in confronto Valeria Marini un genio dell'espressività...
EliminaIn una giornata, scordatelo. In due o tre giorni, se si lavorava a 4 o a 6 mani, possibilssimo, ma con una qualità ovviamente scadente. Edoardo Morricone in un'intervista su youtube racconta di aver realizzato un albo doppio di Lucifera in una nottata.... ma nemmeno se non avese fatto le matite ed eseguito i bordi delle vignette a mano, senza righello, sarebbe stato possibile, non credere a certe fandonie.
EliminaCiao a tutti, qualche appassionato ha i digitali di raccolte complete da scambiare\cedere?
RispondiEliminaNon sono mai stato un fan di Sukia, non tanto per i disegni che comunque non erano un granché, quanto per le storie. C'erano spunti interessanti, ma pure troppe cadute di gusto che trovavo disturbanti. Per esempio, quella del deretano parlante è un tipico esempio di ciò a cui mi riferisco. Non escludo, comunque, che gli autori abbiano voluto fare un paio di citazioni. Nei primi del Novecento, un attore francese, il cui nome ora non ricordo, si esibiva nei locali di varietà, facendo concerti con i suoi peti. Da questo elemento nacque il film 'Il Petomane' che alcuni forse avranno visto. Lo scrittore William Burroughs negli anni cinquanta riprese questo aspetto e nel suo libro inserì un personaggio che 'insegnava al proprio culo a parlare' e scrisse un vero e proprio monologo su questo 'culo parlante'. Negli anni settanta l'irriverente Frank Zappa lesse poi questo monologo durante una performance, con l'avallo dello stesso Burroughs. Tornando a Sukia, la storia è divertente, ma esile, e, ammettiamolo, la protagonista non ha mai avuto il fascino e il carisma della sua collega vampira Zora. Tuttavia, l'episodio è di gran lunga migliore di altri e nel complesso funziona.
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