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mercoledì 19 gennaio 2022

I MITICI FUMETTI: SUPER ZORA IN...HA BALLATO UNA SOLA NOTTE - CANINI DI RAZZA (ALBO N.29)



IN QUESTI EPISODI: Per introdursi presso la corte di Luigi di Baviera e riprendersi sua figlia Alina (per leggere episodio precedente CLICCA QUI), Zora è in cerca di un marito nobile e lo trova nel conte Herbert Von Pfennig, squattrinato, bruttarello, ma ben dotato e cosa più importante... cugino del Re. Il matrimonio avviene in brevissimo tempo tramite una semplice cerimonia civile, Von Pgennig si trasferisce nella villa di Zora, la quale scopre con sorpresa che il conte è anche un'ottimo amante. L'occasione per introdursi a corte non manca ad arrivare, dato che sembra essere imminente la festa di compleanno del Re, ma purtroppo qualcosa va storto. La sorella del regnante riconosce in Zora non solo una delle partecipanti ad un'orgia avvenuta a Palazzo di recente, ma bensì la vera madre della bambina che è stata loro venduta dagli zingari e che ha sostituito la principessina Kyra. Ma le brutte sorprese per la nostra non sono finite, poiché viene scoperta anche la sua natura vampiresca. Catturata e imprigionata, Zora viene murata viva e a nulla serve invocare l'aiuto di Satana che questa volta la ignora. Riuscirà la vampira più sexy dei fumetti e madre disperata a trovare un modo per liberarsi e a ricongiungersi con la sua adorata bambina?

Terminata l'avventura alla corte del re di Baviera, Zora raggiunge Vienna dove intende stabilirsi, ma viene drogata e rapita da un individuo molto distinto che le offre un passaggio in carrozza. L'uomo sembra essere strettamente collegato a una serie di misteriosi attentati che stanno seminando il panico nella cittadina austriaca. In quale altro guaio si sarà cacciata stavolta Zora? E soprattutto...come ne uscirà?

Anno nuovo, nuovo albo della ristampa di Super Zora. Questo n.29 raccoglie le storie 59 e 60 in ordine cronologico: "Ha ballato una sola notte" (Zora - Anno IV n.6 del marzo 1975) e "Canini di Razza" (Zora - Anno IV n.7 dell'aprile 1975). Le scan, ottime come sempre, si devono all'impagabile lavoro di Aquila della Notte e del suo fido collaboratore Mal32 che ringraziamo.

È una vera e propria odissea la vita della bionda vampira, con avventure senza respiro collegate l'una dietro all'altra, dove lo sceneggiatore Rubino Ventura si diverte ad inserire il suo personaggio nei contesti più disparati, dove sesso e situazioni drammatiche viaggiano di pari passo. Tralasciando i momenti in cui Ventura si abbandona a situazioni tipiche del genere horror, con il suo personaggio alle prese con mostri vari, cadaveri viventi e qualsiasi altro aborto di natura, che sono le cose che gradisco di meno (non fosse altro per una semplice questione di gusti personali), penso che il meglio di se lo sceneggiatore lo tiri fuori in storie come quelle narrate in questo albo, dove il suo personaggio, a mio avviso, emana il suo inconfondibile fascino di donna d'azione, crudele e determinata quando si tratta di raggiungere i propri obiettivi e di fare sfoggio delle proprie abilità erotiche per sedurre chiunque le serva allo scopo, per poi disfarsene o per vendetta o per semplice convenienza personale. È il contesto avventura, più che l'horror, ad attrarmi e ad affascinarmi nelle storie di Zora, anche quelle più assurde e improbabili. Sì, lo so, è una vampira e i vampiri sguazzano nell'horror e nelle miriadi di sottotrame e sfumature narrative del genere, ma per fortuna l'autore fa sfoggio di una notevole fantasia che gli consente di calare il suo personaggio in una varietà di situazioni davvero diverse e notevoli, insomma, per la serie: "ce n'è davvero per tutti i gusti". Come ho già avuto modo di farvi notare in precedenza, una caratteristica di Ventura è quella di autocitarsi, riproponendo di volta in volta situazioni già ideate per altri suoi personaggi. La situazione in cui si era trovata Biancaneve, alla disperata ricerca di suo figlio Mirko (episodio che trovate qui su ZIC, pubblicato dal sottoscritto), rapito dalla perfida arcinemica Naga che lo aveva ceduto a un orco cannibale per vendicarsi dell'odiata figliastra, si ripete questa volta con Zora alla ricerca di sua figlia Alina, un'occasione per l'autore per concentrarsi sul carattere e sulla determinazione di questi suoi due personaggi cult della storia del fumetto erotico vintage, così diversi tra loro, principessa da favola dalla condotta morale scellerata la prima, vampira crudele e vendicativa la seconda, entrambe legate dalla passione per il sesso, ma anche in grado di provare sentimenti forti e autentici come quelli della perdita di un figlio.

Per quanto riguarda i disegni, i lettori più attenti noteranno certamente un cambiamento di stile a partire dalla tavola 55 della seconda storia "Canini di Razza", dove al disegnatore storico di Zora, Balzano Birago, subentra (per qualche numero) Salvatore Stizza, disegnatore molto modesto e non certo dotato di uno stile accattivante. Un'occasione per testare con i vostri occhi che Zora, a costo di ripetermi, come la disegnava Balzano non la disegnava nessuno, un onore e un merito non da poco per un autore che non eccelleva di certo in tecnica.

Alla prossima.

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6 commenti:

  1. Il secondo episodio ben sceneggiato ( l idea della donna esplosiva non è male e se non erro è stata ripresa in un film di Bava con Ciccio e Franco ) riguardo ai disegni in effetti Zora perde molto in sensualità ( diciamo che è più angelica...)...un giudizio più articolato lo darò nei prossimi numeri ..un ultima domanda : gli episodi disegnati da Romanini quando saranno pubblicati ? Grazie

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  2. Non ho ancora deciso, si tratta di una storia in due albi pensata in maniera un po strana, fungeva da parentesi mentre era in corso una storia disegnats da Balzano, in questa ristampa infatti le due storie vennero saltate, ma io le ho in edizione originale,magari faccio una parentesi e le pubblico insieme il mese prossimo, al posto del doppio albo di Super Zora. Poi sento Tippy che dice.

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    1. ahahah per me va bene...Zora è tutta tua socio :)))

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  3. Come al solito, le storie di Zora sono davvero coinvolgenti. Il primo episodio è interessante perché ci propone Zora in una versione vulnerabile e più umana. La nostra vampira può essere perfida, ma in certi momenti dimostra di non essere del tutto priva di sentimenti, e il fatto di rinunciare a sua figlia, consentendole di avere una vita migliore della sua, lo dimostra. Concordo poi sul fatto che la Zora disegnata da Balzano è davvero sensuale.

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  4. Bellissimi si potrebbe anche vedere la gatta......

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  5. Per quanto riguarda Zora, passare dai disegni di Birago a quelli di Stizza (nomen omen...) è come mettere sulla pasta, invece del burro di panna, la margarina...,

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