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sabato 26 giugno 2021

I MITICI FUMETTI: CASINO IN...LINGUA DOLCISSIMA (EPISODIO N.17)



Avevo pubblicato l'ultimo albo di questa serie a Gennaio, avendo esaurito tutti gli albi che avevo a disposizione della mia collezione personale, ma poi, con mia grande sorpresa, mentre sistemavo un po' la mia fumettoteca, mi sbuca fuori, un po' ingiallito dal tempo, un albo privo di copertina e frontespizio, contenente, fortunatamente tutta la storia integra. L'albo è quello che vi apprestate a leggere oggi, davvero l'ultimo (almeno per ora). Si tratta di CASINO n.17 "Lingua Dolcissima" - datato luglio 1986. Scan e editing (stavolta davvero in tempo record) a cura del sottoscritto.

"Lingua Dolcissima" ci narra la storia di Beatrice, un nuovo acquisto di Madame Con per la sua Maison Blanche. La ragazza è davvero stupenda e dotata di un'arte erotica che presto riesce ad oscurare la professionalità delle altre colleghe. Beatrice appare però un po' viziosetta, guarda le sue colleghe un po' con la puzza sotto il naso e ama starsene in disparte, godendo di privilegi particolari che le altre ragazze non hanno. Tutto questo suscita, ovviamente, gelosie e invidie. D'altro canto, il suo arrivo alla Maison consente alla bella e corpulenta maitresse di fare affari d'oro e lunghe file di clienti attendono ogni giorno il proprio turno per saggiare le delizie erotiche che la nuova arrivata è in grado di offrire.Le cose si complicano quando Mirna, una delle altre ragazze, passa dall'iniziale avversione contro la collega più gettonata della casa a un'incontrollabile attrazione fisica che, addirittura, sfocerà in qualcos'altro. Quali saranno le conseguenze? Leggete per scoprirlo.

Non c'è nulla da fare, sono costretto a ripetermi ogni volta, ma i disegni di Leone Frollo sono davvero qualcosa di meraviglioso, come dice la mia Boss Tippy Conte, Frollo poteva permettersi di disegnare veramente di tutto, storie belle o storie brutte, eroticissime o proprio per nulla, il suo tratto la faceva sempre da padrone, una gioia assoluta per gli occhi e io, grande estimatore di questo artista, non potrei essere più che d'accordo. La sceneggiatura di Rubino Ventura è, come sempre, semplice e funzionale e si lascia leggere molto volentieri, peccato però che a me non emozioni particolarmente tutto l'impianto strutturale di questa serie, non gradendo il genere di storie che hanno come protagoniste delle prostitute professioniste. Il disegno del maestro veneziano, ormai nel pieno della sua maturità artistica, renderà purtroppo orfana questa serie del suo elegantissimo tratto, dato che l'abbandonerà, lasciando il testimone al bravo Tito Marchioro, anch'egli veneziano,  per dedicarsi a "Mona Street", personaggio di cui sarà anche autore dei testi e che lo lancerà, dopo una lunga carriera sui tascabili erotici, nel mondo dell'erotismo d'autore, racccogliendo stima e consensi (ampiamente strameritati) in tutto il mondo.

Buon sabato a tutti e buona lettura. 

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5 commenti:

  1. Ottima storia. La prostituzione sarà eterna e i postriboli sono la sua migliore regolamentazione. Merlin era troppo stupida per capirlo.

    Antonio

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  2. Una storia che non avrebbe sfigurato in una raccolta di novelle di Maupassant, Zola o qualsiasi altro naturalista francese. Per quanto riguarda i disegni di Leone Frollo, poi... ringrazio il Cielo di non avermi fatto finire quest'albo tra le mani quando ero adolescente: la scena lesbo tra Beatrice e Mirna mi sarebbe costata, almeno, due diottrie...

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  3. ottima storia ed ottimi disegni.
    grazie

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  4. Semplicemente bellissimo.
    Grazie anche da parte mia. Stupendo lavoro quello che fate

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  5. Come al solito, i disegni di Frollo sono magnifici.

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