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sabato 19 giugno 2021

I MITICI FUMETTI: ATTUALITÀ PROIBITA IN...L'ADOLESCENTE PUTTANA (STORIA C - ALBO N.28)



Oggi stravolgerò, in accordo con la mia Boss, un po' il mio modo di proporvi le varie collane antologiche sia della Edifumetto che della Ediperiodici. L'albo che vi presento oggi, infatti, non viene pubblicato in versione integrale, la storia che vi appresterete a leggere è la c), ovvero la terza delle quattro contenute al suo interno. Il motivo? Semplice: era l'unica pubblicabile, le altre...del tutto inutili. Mi ero già espresso in precedenza sulla questione delle collane antologiche, sostenendo che queste rappresentavano un'enorme serbatoio a cui attingere e quindi la garanzia di avere sempre qualcosa da pubblicare, ma che era diventato, da tempo, sempre più difficile trovare storie decenti da pubblicare. Personalmente scartavo decine e decine di albi, poiché dopo averli letti o non ce n'era proprio nessuna che mi era piaciuta, oppure ce n'era solo una carina o passabile tra le due/tre/quattro storie contenute, raramente ne ho trovate un paio all'interno di uno stesso albo. Così ho pensato di adottare il sistema di estrapolare solo quelle che per storia e disegni siano almeno più godibili, stratagemma che in passato aveva già adottato anche la nostra Tippy.

Andiamo quindi con questo n.28 di ATTUALITÀ PROIBITA, il cui titolo in copertina è "IL LAIDO DEPILATORE", data di uscita: settembre 1984. Le scan sono opera di CHARLES (ne dubitavate?) che ringraziamo.

La storia che ho scelto, intitolata "L'ADOLESCENTE PUTTANA", disegnata da PIERLUIGI CERVEGLIERI, ci narra di Guendalina, una lolita molto sexy e vogliosa, ospite del collegio femminile HUMANA CARITAS, luogo in cui, a dispetto del nome che porta, succedono un certo genere di cosine non proprio tanto umane e caritatevoli , senza contare che sia il Preside che l'anziana istitutrice Miss Nora, sono entrambi due deviati. Tra giochini sessuali e severe punizioni, a un certo punto però accade qualcosa che porterà Guendalina e la sua amica del cuore, Annie, ad evadere, in tutti i sensi, da questo inferno. Cosa succederà alle due giovani lolite? Leggete per scoprirlo.

Ho sempre amato il genere di storie ambientate all'interno di collegi femminili, scuole e istituti vari, soprattutto con protagoniste giovani e vogliose lolite. Questa storia è scritta in modo semplice e scorrevole, l'intreccio non è di quelli complessi, ma offre una serie di situazioni che sotto il profilo erotico, che poi è la cosa che mi interessa di più, ho trovato piuttosto eccitanti, soprattutto la scena iniziale di sesso che Guendalina rivive in sogno. Data la natura peperina della nostra protagonista, un po' si intuisce dove la storia poi vuole andare a parare, la si dà per scontato, ma il tutto resta comunque abbastanza godibile, almeno per i miei gusti. I disegni di Pierluigi Cerveglieri che insieme a Gianni Pinaglia aveva dato vita a diversi episodi di "Hostess" con protagonista la biondissima e fighissima Tippy Conte che tutti noi adoriamo (allo stesso modo della sua omonima), pur non essendo il Top, li ho trovati molto funzionali alla storia e, cosa più importante, nelle scene di sesso convincono abbastanza. Fateci sapere le vostre impressioni nei commenti. Buona lettura e buon sabato a tutti.

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3 commenti:

  1. Buongiorno, e come sempre grazie per l'ottimo, prezioso lavoro.
    Per quanto riguarda la storia, credo ci sarebbero stati tutti gli elementi per renderla davvero stuzzicante: ma il disegno (fatemelo dire) forse non l'ammazza, ma sicuramente l'azzoppa.
    Di gran classe - e pertinente! - la citazione da Le 120 giornate di Sodoma'...
    Per quanto riguarda la pubblicazione dei numeri antologici, sono pienamente d'accordo sull'utilità di gettare le scorie e tenere le pepite d'oro: anche se a volte alcune scorie possono trasmettere il 'clima' di una certa epoca del fumetto - e non solo del fumetto.
    Ciao e buona domenica.

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  2. Grazie e Buona domenica anche a te. Per quanto riguarda i disegni, sono d'accordo, Cerveglieri non è proprio uno di quei disegnatori che fanno gridare al miracolo, ma ahimè, tolti forse 15, al massimo 20, tra quelli con un nome e che erano davvero bravi e quelli comunque onesti e con una buona mano, tutti gli altri, purtroppo, sono quello che sono, da quelli scarsi proprio, a quelli mediocri, a quelli che raggiungono appena la sufficienza. E dato che sceneggiatori davvero bravi scarseggiavano e la maggior parte delle storie venivano affidati a disegnatori dalla mano poco felice....che facciamo? Quando non becchiamo niente di quelli bravi, non pubblichiamo nulla? Ci si accontenta, purtroppo.

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  3. No no, per carità. Secondo me, poi, in questa storia la sceneggiatura non è affatto da buttar via. Per continuare la metafora, meglio zoppo che morto...

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