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venerdì 16 marzo 2018

I MITICI FUMETTI: ZORA in....ATLANTIDE (EPISODIO N.211)


IN QUESTO EPISODIO: La bellissima Zora insieme al suo complice Dracula stanno affrontando una spedizione nel deserto del Sahara guidata dal professor Hoggiez. Quest'ultimo è convinto di trovare, la tra le dune, le prove dell'esistenza della mitica Atlantide. Durante la durissima traversata però si scatenano tra gli uomini desideri sessuali incontrollabili, paure e pazzie  che finiranno perisvegliare la sete di sangue dei due vampiri in incognito...

PS: Ultimo episodio della mini-saga di Zora&Dracula, al termine di questo infatti le strade dei due vampiri e complici di malefatte si divideranno e la bionda protagonista continuerà le sue avventure autonomamente o con altri compagni e compagne. Saga iniziata nel migliore dei modi nel collegio gestito da Dracula in una morbosa atmosfera sexy-horroricca di spunti piccanti, ma poi sviluppata, a mio parere, sempre peggio fino a questo ultimo capitolo alquanto noioso e poco appetibile sotto il profilo erotico. Certamente i lettori gay apprezzeranno meglio la parte sexy del fumetto visto che il sesso proposto è tutto esclusivamente omosex. Zora la protagonista sembra più una spalla di Dracula, non la vediamo coinvolta in nessun menage erotico, il suo splendido corpo nudo è mostrato solo in due brevissime vignette prima del finale...un vero spreco insomma. Probabilmente una  serie di  grande successo come questa, che contava moltissimi episodi, ogni tanto doveva concedersi altre varianti sessuali ok, ma resta comunque un peccato e uno spreco quando la protagonista (o il protagonista) di una serie combina poco o nulla, non trovate? I disegni restano come al solito splendidi, il punto di forza di questa mini-saga interna alla serie, la sceneggiatura invece come dicevo prima, perde i colpi sul finale, iniziata bene nei primi capitoli, ma poi naufragata (o insabbiata forse è meglio dire vista l'ambientazione) negli ultimi. 
Sarà che non ho mai sopportato le avventure ambientate nel deserto, le ho sempre trovate noiosette, abbinate poi ai vampiri le trovo veramente troppo forzate. Vedere Dracula, principe delle tenebre, nudo sotto il sole, tra le dune, mi fa un po' ridere...Zora sappiamo ha l'immunità ai raggi solari, ma tutti questi vampiri club-med non mi convincono molto. Preferisco i classici e tenebrosi esseri notturni. Comunque sia ringrazio DONATO CAZZESE per averci fornito l'intera sequenza di episodi con il ritorno di Dracula e speriamo di rivedere presto la bella Zora coinvolta in altri episodi sensuali e piccanti disegnati dall'ottimo GIANNI PINAGLIA...





























































6 commenti:

  1. Immagino le bestemmie del povero lettore etero nel 1980...
    dopo i bei capitoli precedenti compra questo numero sperando in una bella orgetta tra Zora Dracula e il Prof. e invece si becca un numero tutto gay..
    Abbastanza inspiegabile in un fumetto come Zora basato sulle grazie della protagonista.
    Comunque anche in questo numero Zora disegnata da Pinaglia è irresistibile.

    Osvaldo


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  2. Zora è da sempre la mia serie preferita, malgrado questo episodio risulti un po' debole. I disegni sono splendidi e la predominante atmosfera gay della trama non credo che sia casuale. Quando Dracula sodomizza il professore, per esempio, notiamo che questi raggiunge l'orgasmo nel momento in cui muore. Il binomio morte/orgasmo era stato descritto dallo scrittore americano William Burroughs, dichiaratamente gay, in molti suoi romanzi. Di solito la morte avveniva in maniera violenta, anche se Burroughs quasi sempre insisteva sull'impiccagione e non sulle gole squarciate. Non è da escludere che gli autori dell'episodio abbiano tratto ispirazione da lui. Inoltre, quando la storia si conclude, Zora e Dracula si dirigono in Marocco. Burroughs aveva vissuto per molti anni proprio in Marocco, dove tra le altre cose scrisse il suo capolavoro, 'Pasto Nudo'. Si era trasferito là perché poteva drogarsi e fare sesso con i ragazzi più liberamente. A quanto diceva, i costumi erano più disinvolti in Marocco che nei bigotti Stati Uniti degli anni cinquanta. Credo che questi riferimenti nella storia non siano proprio casuali... ma non è nemmeno da escludere che il sottoscritto colga legami e rimandi di vario tipo pure dove non ci sono... bisognerebbe chiedere agli autori!

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    1. Sergio se i riferimenti siano o meno casuali non saprei, di certo quello che scrivi è interessantissimo, colto e dettagliato :)) Grazie, è sempre un piacere, oltre che un momento molto istruttivo, leggere i tuoi commenti.

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    2. Grazie a te!

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  3. Bravo Sergio.
    Certo che se i riferimenti fossero del tutto casuali, sarebbe alquanto strano. Troppe coincidenze.

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