Grazie a questa bella scansione di CHARLES, posso finalmente introdurvi e presentarvi sul blog TEXANA una serie porno western della EDIFUMETTO / SQUALO debuttata nelle edicole italiane nel 1986 e pubblicata per soli 12 numeri più un supplemento speciale. Una serie quindi delle meno note e fortunate, nata nel periodo di crisi della casa editrice e leggendo e osservando questi due episodi che seguono, la crisi si vede. Disegni e sceneggiature sembrano più opera di un fumetto della GALAX che della rinomata EDIFUMETTO. La protagonista Boa Randell detta la TEXANA è la figlia della mitica Calamity Jane ed è una pistolera solitaria, una sorta di Tex Willer in minigonna e con due belle tette che oltre a raddrizzare i torti dei prepotenti nel selvaggio West americano si diverte spesso a raddrizzare anche le parti intime maschili grazie alla sua potente carica erotica. La bionda e coraggiosa Boa nelle sue disavventure subisce spesso anche violenze e torture dai suoi nemici, ma non si arrende mai e i suoi gusti sessuali non hanno confini visto che le piace spassarsela sia con uomini che con donne. I disegni erano di IVO PAVONE e a secondo me alternano tavole più riuscite ad altre meno, ma nel complesso discrete. Molto più belle come al solito le copertine, anche se purtroppo non sono riuscita a trovare il nome dell'autore (o autori). TEXANA quindi rientra nel filone delle sexy eroine western, capitanato dalle più famose e fortunate VARTAN e WALALLA e degenerato poi con le meno interessanti e più esagerate KALAMITY e SAMANTHA della GALAX...Notare la caratterizzazione delle donne, tutte disegnate con degli esagerati labbroni carnosi, tanto somiglianti alle labbra siliconate da bambole gonfiabili che forse già nel periodo fine anni '80 stavano deturpando i volti delle donne dello spettacolo italiano, sul modello delle varie porno star tutte eccessivamente gonfiate e volgari...siamo lontani quindi dalle belle donnine stile pin up disegnate da altri autori, quelle comico burrose di Stelio Fenzo le affascinanti e sensuali femmine dallo sguardo felino di Frollo...Anche nel fumetto fine anni '80 sembra dominare l'era del silicone che rende tutte mono-espressive, ma sopratutto volgari (almeno secondo il mio modesto parere...)...si salva solo in alcune tavole la protagonista, ma che secondo me non raggiunge mai la bellezza e unicità di altre sue "colleghe" del passato...
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sabato 20 maggio 2017
I MITICI FUMETTI: TEXANA in...SALOON FANDANGO (Episodio N.11)
Grazie a questa bella scansione di CHARLES, posso finalmente introdurvi e presentarvi sul blog TEXANA una serie porno western della EDIFUMETTO / SQUALO debuttata nelle edicole italiane nel 1986 e pubblicata per soli 12 numeri più un supplemento speciale. Una serie quindi delle meno note e fortunate, nata nel periodo di crisi della casa editrice e leggendo e osservando questi due episodi che seguono, la crisi si vede. Disegni e sceneggiature sembrano più opera di un fumetto della GALAX che della rinomata EDIFUMETTO. La protagonista Boa Randell detta la TEXANA è la figlia della mitica Calamity Jane ed è una pistolera solitaria, una sorta di Tex Willer in minigonna e con due belle tette che oltre a raddrizzare i torti dei prepotenti nel selvaggio West americano si diverte spesso a raddrizzare anche le parti intime maschili grazie alla sua potente carica erotica. La bionda e coraggiosa Boa nelle sue disavventure subisce spesso anche violenze e torture dai suoi nemici, ma non si arrende mai e i suoi gusti sessuali non hanno confini visto che le piace spassarsela sia con uomini che con donne. I disegni erano di IVO PAVONE e a secondo me alternano tavole più riuscite ad altre meno, ma nel complesso discrete. Molto più belle come al solito le copertine, anche se purtroppo non sono riuscita a trovare il nome dell'autore (o autori). TEXANA quindi rientra nel filone delle sexy eroine western, capitanato dalle più famose e fortunate VARTAN e WALALLA e degenerato poi con le meno interessanti e più esagerate KALAMITY e SAMANTHA della GALAX...Notare la caratterizzazione delle donne, tutte disegnate con degli esagerati labbroni carnosi, tanto somiglianti alle labbra siliconate da bambole gonfiabili che forse già nel periodo fine anni '80 stavano deturpando i volti delle donne dello spettacolo italiano, sul modello delle varie porno star tutte eccessivamente gonfiate e volgari...siamo lontani quindi dalle belle donnine stile pin up disegnate da altri autori, quelle comico burrose di Stelio Fenzo le affascinanti e sensuali femmine dallo sguardo felino di Frollo...Anche nel fumetto fine anni '80 sembra dominare l'era del silicone che rende tutte mono-espressive, ma sopratutto volgari (almeno secondo il mio modesto parere...)...si salva solo in alcune tavole la protagonista, ma che secondo me non raggiunge mai la bellezza e unicità di altre sue "colleghe" del passato...
Tippy, un giudizio così severo non è da te! :D
RispondiEliminaIl tuo giudizio sulle labbra delle fanciulle mi sembra esagerato, e, più in generale, disegni e testi della serie non erano così male, in ogni caso non paragonabili alle schifezze senza trama della Galax!
Altre tre noterelle (e la smetto): la cover pare di Biffignandi, mancano 4 pagine cruciali (da 86 a 89), e la carissima Boa (una delle mie prime "amiche"... la conobbi appena dodicenne!!!) è sempre stata lesbica, come del resto ripete di continuo anche nelle storie; la conclusione è forse stata una pur discutibile "chiusura in bellezza" della serie...
che ti devo dire, a me i labbroni monoespressivi e gli occhi sgranati fanno impressione...e questo fumetto almeno da questi episodi non mi ha proprio entusiasmato, chiedo perdono, ma i gusti son gusti :)))
EliminaNon conoscevo il personaggio, sinceramente, ma nel complesso Boa mi è simpatica. Le storie sono un po' esili ma divertenti e il contesto western è di mio gradimento. I disegni mi sembrano efficaci, sebbene non eccezionali. Ho invece trovato molto interessanti i dialoghi. Abbonda il turpiloquio e danno l'impressione di una certa ripetitività ma, secondo me, rivelano le influenze degli spaghetti western, più quelli di Corbucci che di Leone, e paiono quasi anticipare l'attitudine pulp di Quentin Tarantino.
RispondiEliminame lo aspettavo più pepato, ma la scena dei cow boy che si masturbano nel saloon è dantologia
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